La Formula 1 lascia Montreal con avvenimenti meno esplosivi rispetto alla collisione turca tra Webber e Vettel, ma certo non meno interessanti. Pensiamo alla soddisfazione di aver ritrovato la piccola perla di Montreal nel panorama parecchio anonimo dei circuiti del calendario 2010; o al meritatissimo primo posto in classifica mondiale di Lewis Hamilton, ricercato e voluto a suon di rimonte furiose da fondo griglia e sorpassi da cineteca, nonostante si stesse creando intorno a lui un’aura da bello e impossibile al cospetto del compagno Button; o alla – c’è da credere momentanea – pausa delle formidabili Red Bull; per non parlare della super prestazione di Alonso in grado di arrivare a pochi secondi dalla vittoria con una vettura che in altre mani non è sembrata un granché.
Tutti aspetti positivi ed eccitanti? No, perché un fondo di malinconia viene al pensiero di quel tedesco sette volte campione del mondo che proprio non riesce a entrare nella realtà da corsa di questo combattutissimo 2010. free cloud server E chissà se mai ci entrerà.
Andrea Corbetta