FACCIAMO LE CARTE ALLE MAGNIFICHE 16 DI SUDAFRICA 2010

Rassegna tattica delle 16 squadre che hanno superato la prima fase.

JabulaniSweet Sixteen in salsa sudafricana e ognuna ha un motivo per essere passata avanti (soprattutto rispetto all’Italia, la squadra peggiore di tutte a livello tattico). Capiamo perché da ieri tutte hanno la possibilità di vincere la Coppa.

URUGUAY: Il vecchio attacco triangolo fa vittime ma, purtroppo, non proseliti. In un calcio per forza di cose nuovo, tornare al 10  ch assiste il 9e l’11 è davvero impossibile. Da dire che i 3 numeri non sono mai fissi come un tempo, ma Cavani, Forlan e Suarez si muovono non danno punti di riferimento. Se poi metti insieme la classe a lavoro di Cavani, la leadership silenziosa di Forlan e l’astuzia assassina di Suarez….

COREA DEL SUD: È uscita la capacità di soffrire e recuperare dei coreani, contro l’Uruguay troppo confusa la manovra. I due ragazzi di centrocampo hanno sofferto la malia degli uruguagi e tutto è finito mestamente.

GHANA: 4-5-1 mobile e giovane con difesa bloccata e centrocampo difficilissimo da affrontare per freschezza atletica e classe. L’attacco fa perno intorno ai movimenti di Gyan Asamoah che vendere è stato un delitto e sulla capacità di tutti i centrocampisti di fiondarsi a rete senza preoccuparsi delle energie calanti.

USA: Il migliore mediano del torneo, Bradley, non è bastato agli Stati Uniti per reggere le scorribande ghanesi. Nell’ultima partita il problema della pochezza di Altidore ha fatto sì che Dempsey si è dovuto spostare in attacco, facendo perdere l’imprevedibilità dei suoi inserimenti. I terzini volenterosi e nulla più, avessero avuto anche un po’ di classe gli USA non avrebbero fatto le valigie.

INGHILTERRA: Capello ha cambiato l’Inghilterra o l’Inghilterra ha cambiato Capello. 4-4-2 abbastanza classico, con l’unica nota strana di un Ashley Cole che copre tutta la fascia rispetto al solito esterno sinistro di ruolo. Gerrard e Lampard possono coesistere solo con il guardaspalle Berry e Rooney con Defoe ha ancora meno situazioni per essere pericoloso.

GERMANIA: La storia tedesca, rimestata con tocchi di naturalizzazioni varie. Questa è la Germania di Loew che gioca con due ali che possono fare tutto, una mezzapunta d’attacco e un centravanti boa. Podolski, Muller, Ozil e Klose come Grabowski, Holzenebein, Hoeness, Muller. Finirà come l’altra volta?

ARGENTINA: Rapsodia e disciplina al potere. È vero ci sono pochi schemi nella squadra di Maradona (al di là di qualche spunto mourinhano come il gioco sulle fasce degli attaccanti Di Maria-Tevez), ma ognuno fa quello che deve fare; l’ala sinistra fa l’ala sinistra, il terzino fa il terzino, il centravanti il centravanti. Affidarsi all’estro dei propri giocatori non è un peccato, ha fatto vincere “quasi” sempre.

OLANDA: L’Olanda forse è l’unica squadra, insieme al Brasile che può fare tutto, che può giocare con il 4-2-3-1. Davanti alla difesa si completano Van Bommele e Jong e le mezze punte si chiamano Robbern, Snjder, Kuyt, classe, fantasia, velocità e fatica. Van Marwijk ha deciso, come Maradona, di non metterci tanto mano, facendo benissimo.

SLOVACCHIA. Squadraccia che solo nel nostro girone poteva andare avanti. Hamsik, l’unico che può inventare qualcosa è fuori forma, ha un centravanti di fisico e un centrale di tigna, il resto sono persone che corrono e scalciano.

BRASILE: In qualsiasi modo li fai giocare vanno forte, anche se io non sono convinto che nelle partite difficili l’11 di Dunga riesce a far saltare il banco. La difesa è incredibile, ma i due a schermo sono lenti e le mezze punte possono essere controllate. Ma il tabellone è troppo semplice (l’Olanda è storicamente una preda facile) per non arrivare in finale.

CILE: La squadra con il gioco migliore, Bielsa è riuscito a creare un nuovo modello di gioco dove ad essere sfruttate sono le fasce e la capacità di non dare punti di riferimento. Chi, per primo in Italia imita il gioco cileno farà grandi cose.

PARAGUAY: Anche questa squadra senza il nostro girone avrebbe fatto poca strada. Tipica squadra quadrata che gioca accorta e con ripartenze ragionate. Vederla giocare è una palla.

GIAPPONE: Vedi Corea del Sud con un centrocampo meno mobile ma con maggiore classe negli uomini. Sarà la sorpresa perché il Paraguay è inguardabile.

SPAGNA: Del Bosque è l’allenatore perfetto per questa squadra già costruita dai club. Ognuno deve fare quello che fa durante l’anno e non deve preoccuparsi degli altri, che sanno bene che fare. L’unica cosa da evitare è far vedere Villa esterno sinistro come contro l’Honduras ma accentrarlo il più possibile.

PORTOGALLO: Ruota troppo intorno alle lune di Cristiano che prende in groppa la squadra e se la porta appresso. Se Ronaldo fa le partite della vita, può arrivare lontano, altrimenti arrivederci.

Jvan Sica