L’ottavo di finale tra Paraguay e Giappone entrerà nella storia solo per il primo approdo ai quarti della Albirroja – sarebbe stata uguale portata storica nel caso dei nipponici – e non certo per il gioco e il livello tecnico espresso in campo tra due squadre troppo preoccupate di non scoprirsi nell’ottavo meno nobile dell’intero programma. Anche le buone individualità e potenzialità espresse nei turni precedenti come nel caso di Barrios, l’argentino naturalizzato paraguayano, e di Honda sono rimaste invischiate nelle sabbie mobili del timore di offrire il destro all’avversario.
Poche le occasioni in una partita bloccata: la traversa colpita da Matsui al 22′ del primo tempo dopo 20 minuti di noia è pareggiata dal salvataggio sulla linea di Nakazawa su tiro di Benitez all’inizio del secondo tempo a segnare un sostanziale equilibrio che dura 120 minuti, fino al momento dei calci di rigore decisivi.
E anche il dischetto sembra non riuscire a separare le due contendenti, solo la traversa colpita Komano nel terzo turno di rigori sancisce il harakiri giapponese mentre la realizzazione finale di Cardozo fa esplodere la gioia della Albirroja che all’ottava partecipazione alla fase finale della Coppa del Mondo raggiunge per la prima volta i quarti e completa il timbro sudamericano su questa edizione: Uruguay, Argentina, Brasile e Paraguay nelle prime otto sono fenomeno da analizzare.
Marted’ 29 giugno 2010
PARAGUAY-GIAPPONE 5-3 d.c.r. (0-0)
PARAGUAY: Villar; Bonet, Da Silva, Alcaraz, Morel; Vera, Ortigoza (dal 30’ s.t. Barreto), Riveros; Santa Cruz (dal 4’ p.t.s. Cardozo), Barrios, Benitez (dal 14’ s.t. Valdez). All. Martino.
GIAPPONE: Kawashima; Komano, Nakazawa, Tanaka, Nagatomo; Matsui (dal 20’ s.t. Okazaki), Hasebe, Abe (dal 35’ s.t. K. Nakamura), Endo, Okubu (dal 1’ s.t.s. Tamada); Honda. All. Okada.
ARBITRO De Bleeckere (Bel).
Sequenza rigori Barreto (P) gol, Endo (G) gol; Barrios (P) gol, Hasebe (G) gol; Riveros (P) gol, Komano (G) traversa; Valdez (P) gol, Honda (G) gol; Cardozo (P) gol.NOTE Ammoniti Matsui, Nagatomo, Honda, Endo, Riveros.
Massimo Brignolo