Alla stretta finale l’Italia ‘A’ di Gianluca Guidi e Giampiero De Carli è inciampata: una sconfitta 22-27 contro la Romania che priva gli italiani del titolo, mandandolo tra le braccia della Namibia, vittoriosa per 21-16 sulla Georgia mentre i Jaguares argentini passeggiavano 33-13 su una Scozia ‘A’ di seconde scelte. Troppa la lentezza da parte dei mediani di mischia, annoso problema delle nazionali italiane, e risultato limitato solo grazie all’ottimo lavoro di Luciano Orquera.
Orquera è l’oggetto misterioso del rugby italiano. Nativo di Córdoba come quel Diego Dominguez di cui l’Italia non ha mai trovato l’erede, l’italo-argentino è approdato in Italia, a Mirano, nel 2002 per poi vestire dall’anno successivo la maglia del Petrarca Padova. Scelto da John Kirwan per vestire la maglia numero dieci della nazionale, esordì nel novembre 2004 e fu l’apertura del Sei Nazioni pochi mesi dopo. Di quel periodo si ricorda un giocatore un po’ acerbo e con qualche insicurezza sui piazzati, ma si ricordano anche due mete di intercetto: una ai danni degli Stati Uniti nel test match di Biella e una, memorabile, bucando la linea di trequarti che avrebbe portato il Galles allo storico Grande Slam nel 2005. Orquera fu successivamente accantonato, vedendosi preferire Ramiro Pez e Andrea Scanavacca, ma trovò la strada della Francia, via Auch, per poi riuscire a ritagliarsi spazi importanti e dimostrare l’avvenuta maturazione in un Brive in cui a concorrere con lui per la numero 10 c’era l’inglese Andy Goode. Eppure Orquera è rimasto dimenticato sia dalla nazionale ‘A’ sia da quella maggiore. Ora che è quasi trentenne è auspicabile un suo utilizzo più ampio nei test di novembre, in ottica 2011, rispetto a un Gower discreto, ma limitato, e che in prospettiva ha meno da dare.
Proprio i calci di Orquera, e il suo gioco, hanno mantenuto a galla l’Italia ‘A’, mentre Dan Dumbrava accumulava punti su punti e i rumeni andavano in meta prima con il pilone Popescu e poi all’ala con Catalin Fercu. Partita disputata punto a punto e contestata maggiormente dalla piazzola fino a sette minuti dalla fine quando, con l’Italia ridotta in quattordici uomini per l’ammonizione del pilone Ravalle, Dumbrava marcava il sorpasso con un piazzato e poi, trasformando la meta in bandierina di Fercu chiudeva la partita, portando la Romania per la prima volta oltre il break. Buona prova per la Romania che, con l’arrivo di Romeu Gontineac, ex-giocatore da poco ritiratosi, sembra aver migliorato le proprie prestazioni: in European Nations Cup i rumeni avevano lasciato a desiderare, e per la nazionale si profilava una crisi nerissima.
Risultato migliore quello della Nazionale Italiana Vigili del Fuoco che a Calvisano (Brescia) si è aggiudicata il primo Tre Nazioni per Vigili del Fuoco, superando la Francia e una selezione britannico/irlandese.
ITALIA ‘A’ – ROMANIA 22-27 (16-14)
Stadium Arcul de Triumf, BucarestITALIA ‘A’: Pace – Majstorović, A.Pratichetti, Quartaroli (63′ Chiesa), Sgarbi – Orquera, Semenzato (61′ Toniolatti) – Erasmus, Minto (45′ Orlando), R.Barbieri – E.Pavanello, A.Pavanello (c) – Di Santo (57′ Ravalle), Festuccia (54′ Giazzon), Muccignat (70′ An.De Marchi).
ROMANIA: Vlaicu – Ciuntu, Dimofte, Cazan (26′-30′, 41′ Gal), Fercu – Dumbrava, Sirbu (71′ Surugiu) – Carpo, Tonita, Burcea (58′ Ianus) – Ursache, Socol (c) – Maris, Radoi (69′ Popescu), Popescu (55′ Basalau).
Arbitro: Jonker (RSA)
Giudici di linea: Arciero (CAN), MacPherson (SCO)
MARCATORI 1′ p. Orquera ITA 3-0 2′ m. Popescu ROU 3-5 9′ p. Dumbrava ROU 3-8 12′ p. Orquera ITA 6-8 18′ m. Sgarbi t. Orquera ITA 13-8 30′ p. Dumbrava ROU 13-11 39′ p. Orquera ITA 16-11 40′ p. Dumbrava ROU 16-14 Fine Primo Tempo 16-14
42′ p. Dumbrava ROU 16-17 63′ p. Orquera ITA 19-17 66′ amm. Ravalle ITA 71′ p. Dumbrava ROU 19-20 73′ m. Fercu t. Dumbrava ROU 19-27 77′ p. Orquera ITA 22-27 FINALE 22-27
Damiano Benzoni