Corsi e ricorsi storici, per la gioia di Giovambattista Vico. Cinque anni fa l’Italia del beach soccer conquistava per la prima volta il titolo continentale, battendo in finale il Portogallo a Marsiglia. Oggi azzurri e lusitani si affrontano nuovamente nella finalissima dell’Euro Beach Soccer League, in programma alle 18 a Lisbona. E sognare, a questo punto, non costa davvero nulla. Tanto più che quattro degli attuali partecipanti alla spedizione azzurra – Carotenuto, Feudi, Leghissa e Rasulo – erano presenti cinque anni fa, quando l’Europeo fu deciso ai rigori.
Se per il Portogallo arrivare a giocarsi l’alloro europeo di fronte al proprio pubblico era l’obiettivo minimo, per l’Italia questa finale è una gradita sorpresa. Dopo l’abbandono di Giancarlo Magrini all’indomani della mancata qualificazione ai Mondiali del prossimo anno, infatti, non era certo facile per Massimiliano Esposito, ex attaccante di Lazio e Napoli chiamato a sedersi sulla panchina della Nazionale, riuscire a creare il giusto amalgama tra i giocatori e mantenere alte concentrazione e motivazioni. E invece, dopo il bel successo contro la Svizzera all’esordio per 8-6, con tripletta del capocannoniere del campionato Gabriele Gori, è arrivata pure la vittoria di misura (6-5) ai danni della favorita Spagna. Un’impresa che ricorda quella contro gli iberici ai Mondiali di Marsiglia di due anni fa, quando gli azzurri si arresero solamente in finale all’invincibile Brasile. Dall’altra parte ci sarà un avversario che ben conosce la squadra italiana: Alan ha recentemente vinto lo scudetto con il Milano, Belchior e Madjer – fu il suo errore dal dischetto, cinque anni fa, a regalare all’Italia il primo titolo europeo – hanno contribuito al quarto posto finale della Roma. Chi la spunterà tra il Portogallo delle stelle e del futebol (de praia) bailado e l’Italia dal collettivo compatto ed omogeneo?
Simone Pierotti