All’Odegar si scontrano le finaliste della passata stagione, sul ghiaccio c’è anche John Parco (capitan scudetto) che per il momento ha accettato il doppio ruolo: allenatore delle giovanili e giocatore in caso di bisogno.
Il Renon parte molto forte e colpisce subito con il suo giocatore più rappresentativo; quel Dan Tudin, top scorer lo scorso anno, lesto a sfruttare lo spazio concesso dalla difesa vicentina per superare Perugini dopo una grande azione personale. Sull’onda dell’entusiasmo del gol realizzato, la compagine altoatesina riesce a imporre un certo predominio sull’incontro.
Nella seconda metà del primo drittel si fa vedere anche l’Asiago, soprattutto con la prima linea formata da Ulmer e dai fratelli Heinrich. Gran pattinaggio ma ancora poca concretezza.
A meno di due minuti dal termine il Renon raddoppia con Scelfo, fortunato a intercettare il rebound sul tiro di Baker ma abile a freddare Perugini.
Nel secondo tempo, pur con qualche distrazione di troppo in difesa, l’Asiago riparte all’arrembaggio. L’onda d’urto dei giallo-rossi però viene meno con la penalità del rissoso Adam Heinrich. Le più grande occasioni del terzo capitano sulle stecche dell’Asiago, ma Cloutier è lesto ad anticipare in tuffo Borrelli lanciato a rete e, quando il portiere franco-canadese non ci arriva, ci pensa la traversa a salvare i lupetti dell’altopiano.
Il nervosismo nel finale del secondo tempo, fra penalità e risse, spezzetta la partita e il risultato resta invariato.
Nel terzo tempo, con l’Asiago in superiorità numerica, il Renon colpisce nuovamente, questa volta in contropiede e chiude l’incontro. La transizione è gestita da Ramoser e conclusa dall’ex ampezzano Watson.
Per gli altoatesini si tratta della seconda Supercoppa Italiana e del terzo trofeo nella sua storia. Il migliore, date per scontate le performances di Cloutier e Tudin, è stato, senza ombra di dubbio, il difensore finlandese Nyrhinen che ha impressionato per solidità difensiva e abilità negli inserimenti. Positiva, nonostante le tre reti subite, la prova del nuovo portiere dell’Asiago, Andrew Perugini che ha tenuto a lungo a galla i suoi.
Una supercoppa non varrà mai uno scudetto ma questo successo rende meno amara la finale scudetto persa per 4-0. In ogni caso il Renon è apparso molto più pronto fisicamente dei rivali.
Giovedì 16 settembre 2010
ASIAGO – RENON 0-3 (0-2; 0-0; 0-1)
Pala Odegar, Asiago
ASIAGO: Perugini (Pavone); De Marchi, Gorza, Kovacevic, Miglioranzi, Plastino, Rossi, Strazzabosco; Benetti, Borrelli, Busa, Henrich A., Henrich M., Parco (C), Presti, Stevan, Tessari M., Tessari N., Ulmer, Vigilante. Coach: John Harrington.
RENON: Cloutier (Niederstatter); Bregenzer, Buckley, Gruber, Nyrhinen, Ploner F., Ploner K.; Ansoldi, Baker, Daccordo (C), Fauster, Higgins, Ramoser, Rasom, Scelfo, Spinell, Tudin, Watson. Coach: Erwin Kostner.
RETI: Tudin (Baker, Ploner); Scelfo (Tudin, Baker); Watson (Ramoser).
Nicola Sbetti