EL TRI FUORI A TESTA ALTA

L’Argentina passa ai quarti di finale, ma il Messico non delude ed è fermato solo da due errori.

Carlos Tevez
Foto: Ansa.it

Esprime un buon gioco, ma questo non basta. Finisce quindi ancora una volta agli ottavi contro l’Argentina, esattamente come accaduto nel 2006, il Mondiale messicano. Questa volta, a dispetto di quanto accadde quattro anni fa, sono bastati i novanti minuti regolamentare agli argentini per regolare i propri avversari, che comunque si sono fatti valere eccome. Esattamente come accaduto nel pomeriggio all’Inghilterra, poi, decisivo ai fini dello sbloccare il match è stato un errore arbitrale, questa volta compiuto dalla terna italiana: Ayroldi e Rosetti non notano infatti la nettissima posizione di fuorigioco di Tévez, liberissimo nell’insaccare di testa a porta vuota. Una volta convalidato quel gol, quindi, ecco arrivare anche l’attimo di follia di Osorio, che regala scioccamente il 2 a 0 ad Higuaín, chiudendo di fatto il match.

Come dicevo, comunque, a livello di gioco sono stati sicuramente superiori i messicani, bravi a sfruttare in campo in tutta la sua ampiezza per poi provare a bucare centralmente la non certo irreprensibile difesa argentina.

Il gol più bello della serata lo segna, comunque, Tévez: il suo destro da fuori si infila infatti imparabile alla sinistra di un Pérez che per quanto appesantito non avrebbe potuto parare quel missile nemmeno se si fosse reincarnato in Jašin. Bello anche il goal di Hernández, che si conferma punta molto interessante: curiosi, quindi, di vedere cosa possa combinare in quel di Manchester.

Sempre tra le fila messicane, poi, sarà interessante seguire l’evoluzione di un giocatore come Barrera, che sarebbe bene qualche nostro dirigente si decida a portare in Italia. Allo stesso modo interessantissimi anche, per il futuro, i gioiellini dell’ex under 17 campione del mondo, Dos Santos e Vela. Squadra giovane, quindi, questo Messico. Se saprà crescere a dovere nei prossimi quattro anni chissà che non possa superare lo scoglio degli ottavi, nel corso della prossima competizione iridata.

Domenica 27 giugno 2010
ARGENTINA-MESSICO 3-1 (2-0)
Soccer City, Johannesburg (RSA)

ARGENTINA : Romero – Otamendi, Demichelis, Burdisso, Heinze – Maxi Rodríguez (87’ Pastore), Mascherano, di María (79′ Gutiérrez) – Messi – Tévez (69′ Verón), Higuaín. All. Maradona.

MESSICO: Pérez – Juárez, Osorio, Rodríguez, Salcido – dos Santos, Márquez, Torrado, Guardado (61′ Franco) – Hernández, Bautista (46′ Barrera). All. Aguirre.

ARBITRO: Rosetti (ITA)

MARCATORI: 26′ Tévez (ARG), 33′ Higuaín (ARG), 52′ Tévez (ARG), 71′ Hernández (MEX)

NOTE: spettatori 84.377. Ammonito Márquez. Recupero 2’ p.t., 3′ s.t.

Francesco Federico Pagani

WORLD LEAGUE: L’ITALVOLLEY OTTIENE UN’IMPORTANTE VITTORIA SULLA FRANCIA

Vittoria vitale per la nazionale italiana, che resta in gioco per il primo posto nella World League.

I cinque punti su sei ottenuti dalla Serbia obbligavano i ragazzi di Anastasi a raccogliere il risultato pieno è così è stato. Allo stesso tempo il punticino perso in Oriente dai serbi lascia ben sperare in prospettiva primo posto in World League. Quella dell’Italia è una vittoria davvero importante per la classifica poiché consente di raggiungere quota 18 a soli due punti dalla Serbia.

Rispetto al sestetto schierato venerdì, Anastasi introduce due le novità, Fei per un pur positivo Lasko e Birarelli per un impalpabile Sala. È tutta un’altra Italia; gli azzurri giocano un ottimo primo set soprattutto dopo l’innesto di Savani per Parodi. Rispetto a due giorni fa Vermiglio chiama in causa con più continuità i centrali, il muro funziona e soprattutto gli azzurri non permettono mai ai francesi di prendere il ritmo. Così facendo anche il secondo set diventa preda di Fei e compagni. Nel terzo set gli azzurri commettono però l’errore di sottovalutare i francesi che partono forte creando un break importante. I ragazzi di Anastasi recuperano dimostrando carattere ma il set finisce 25 a 23 per i transalpini. Dopo lo stop per infortunio l’ottimo Fei mostra sulla distanza qualche segno di cedimento. Anastasi però conferma i suoi che, grazie a un Savani irresistibile a alla costante presenza a muro di Mastrangelo, gelano il palazzetto di Tolosa e portano a casa la vittoria.

L’Italia quindi reagisce prontamente allo scivolone di Parigi. Il ritorno di Fei è fondamentale soprattutto in ottica mondiale. Con un ancora incerto Parodi non si può certo rinunciare a Savani, oggi davvero straripante. Top scorer con 21 punti lo schiacciatore si è fatto anche apprezzare per una difesa in tuffo finita millimetricamente nelle mani del palleggiatore. Consueto contributo carismatico di Černic che però è stato meno efficace di venerdì in attacco e ottima prestazione dei centrali Mastrangelo e Birarelli. Ancora una volta N’Gapeth si è rivelato il migliore in campo per i francesi; nel finale però è dovuto uscire per un brutto infortunio alla caviglia.

Domenica 27 giugno 2010
FRANCIA ITALIA 3–1
(19-25; 22-25; 25-23; 23-25)
Tolosa (FRA)

FRANCIA: Hardy-Dessources 6, Vadeleux 7, Toniutti,  N’Gapeth 17, Maréchal 3, Kieffer (c) 9, Henno (l) (Rouzier 15, Tolar 5, Geiler 9, Rowlandson, Takaniko).

ITALIA: Mastrangelo 15, Parodi 2, Vermiglio (c) 1, Fei 18, Birarelli 11, Černic 9, Manià (l) (Maruotti n.e., Savani 21, Travica n.e., Lasko, Buti 1).

Nicola Sbetti

I PUMAS ASFALTANO LA FRANCIA: EMISFERO SUD – EMISFERO NORD 4-0

Il rugby dell’emisfero nord fatica: Francia travolta dall’Argentina, mentre Galles e Irlanda cedono il passo a All Blacks e Australia e Samoa si aggiudica la Pacific Nations Cup.

Brutte notizie per l’Europa del rugby: oltre all’Italia travolta dagli Springboks le altre tre europee in gioco nel weekend cedono il passo ad altrettante squadre dell’emisfero sud. Particolarmente preoccupante per lo stato di salute del rugby dell’emisfero boreale la sconfitta della Francia che, dopo la bastonata subita dal Sudafrica, è crollata pesantemente di fronte ai Pumas.

Al José Amalfitani di Buenos Aires l’Argentina ha trionfato 41-13 sui Bleus capitanati da Dusatoir. Il solito ottimo Morgan Parra e la meta di Julien Malzieu, oltre a un tight five di prim’ordine con nomi come Szarzewski, Mas, Papé e Nallet, non sono riusciti ad arginare la nazionale biancoceleste che, guidati da un incontenibile Felipe Contepomi (autore di due mete e 31 punti), hanno dilagato anche grazie alle marcature del numero otto Juan Martín Fernández Lobbe e dell’ala Lucas González Amorosino. Un’Argentina molto fisica che ha messo in difficoltà la Francia riuscendo ad alternare fasi di gioco prolungato e solido rasente ai raggruppamenti ad inaspettate aperture al largo. Per la Francia necessario un esame di coscienza: le due larghissime sconfitte patite dalla nazionale di Lievremont sono preoccupanti a un anno dalla Coppa del Mondo, ma potrebbero anche dare la sveglia a una squadra che ha bisogno di nuove motivazioni e di scrollarsi di dosso una sorta di appagamento da Grande Slam.

Sabato 26 giugno 2010
ARGENTINA – FRANCIA 41-13 (19-6)
Estadio José Amalfitani, Buenos Aires (ARG)

ARGENTINA: Rodríguez – Amorosino, Tiesi, Fernández (77′ Agulla), Carballo – F.Contepomi, Vergallo – J.M.Fernández Lobbe, Campos (55′ Leguizamón), Fessia – Albacete, Carizza – Scelzo (56′ Figallo), Ledesma (65′ Creevy), Roncero (62′ Ayerza).

FRANCIA: Porical – Clerc, Mazars (51′ Mermoz), Fritz, Malzieu – Trinh-Duc, Parra (61′ Yachvili) – Picamoles, Bonnaire (50′ Lamboley), Dusatoir (c) – Nallet (50′ Pierre), Papé – Mas (72′ Poux), Szarzewski (61′ Guirado), Barcella.

ARBITRO: Dickinson (AUS)

MARCATORI
2′ p. Porical FRA 0-3
4′ p. F.Contepomi ARG 3-3
8′ p. F.Contepomi ARG 6-3
18′ p. Parra FRA 6-6
26′ p. F.Contepomi ARG 9-6
36′ amm. Fritz FRA
37′ p. F.Contepomi ARG 12-6
40′ m. J.M.Fernández Lobbe t. F.Contepomi ARG 19-6
Fine Primo Tempo 19-6
48′ mt. F.Contepomi ARG 26-6
53′ m. Malzieu t. Parra FRA 26-13
59′ m. Carballo ARG 31-13
62′ p. F.Contepomi ARG 34-13
68′ mt. F.Contepomi ARG 41-13
FINALE 41-13

Molto meglio l’Irlanda, battuta di misura dall’Australia. Nessuna meta per gli irlandesi, i cui punti sono giunti da cinque calci piazzati dell’erede di Ronan O’Gara, Jonathan Sexton, mentre l’Australia ha varcato la linea di meta in due occassioni con il mediano Luke Burgess e l’apertura Quade Cooper, vincendo una gara molto equilibrata per 22-15. La vittoria è arrivata grazie al maggior possesso di cui han goduto gli Wallabies contro una prima linea ultimamente parecchio sofferente e grazie a un’ottima prestazione della cerniera dei mediani. L’Irlanda ha tenuto il campo egregiamente rimanendo in vantaggio per buona parte del primo tempo, ma ha bisogno di fornire maggiore solidità in mischia per attivare una buona linea di trequarti: Paddy Wallace e O’Driscoll ai centri, gli Ulstermen Bowe e Trimble alle ali, con Kearney estremo e Sexton a fare da metronomo.

Sabato 26 giugno 2010
AUSTRALIA – IRLANDA 22-15 (16-15)
Suncorp Stadium, Sydney (AUS)

AUSTRALIA: O’Connor – Mitchell, Horne (41′ Beale), Giteau, Ashley-Cooper – Cooper, Burgess – Brown, Pocock, Elsom (c) – Chisholm, Mumm – Ma’afu, Faingaa, Daley (54′ Slipper).

IRLANDA: Kearney (53′ Murphy) – Bowe, B.O’Driscoll (c), P.Wallace, Trimble – Sexton, O’Leary – Henry (68′ Ruddock), Jennings, Ronan – M.O’Driscoll (71′ Tuohy), O’Callaghan – Buckley (41′ Court), Cronin (70′ Varley), Healy.

ARBITRO: Lawrence (NZL)

MARCATORI
2′ p. Sexton IRL 0-3
9′ p. Sexton IRL 0-6
12′ p. Cooper AUS 3-6
17′ m. Burgess AUS 8-6
22′ p. Sexton IRL 8-9
29′ p. Sexton IRL 8-12
33′ p. Cooper AUS 11-12
35′ p. Sexton IRL 11-15
39′ m. Cooper AUS 16-15
Fine Primo Tempo 16-15
52′ p. Giteau AUS 19-15
61′ p. Giteau AUS 22-15
FINALE 22-15

Positiva anche la prova del Galles che, dopo esser stato travolto dagli All Blacks settimana scorsa, stavolta ha concesso molto di meno ai neozelandesi pur uscendo dal campo sconfitto 29-10. Parte del merito va a un’ottima prestazione dell’apertura Dan Biggar, il nuovo nome dei Dragoni per la maglia numero 10, anche se la grande abilità dei gallesi è stata quella di rallentare il ritmo di gioco della Nuova Zelanda, impedendole di dilagare come fece la scorsa settimana anche grazie a una difesa migliore. Per gli All Blacks qualche dubbio riguardo la mischia chiusa, apparentemente in fase calante. Per i gallesi in meta il centro Jamie Roberts, mentre per i neozelandesi sono andati in meta Cory Jane e Aaron Cruden, quest’ultimo alla sua prima realizzazione a livello internazionale. Diciassette punti al piede per un Dan Carter che non perdona nessuna infrazione da parte del Galles.

Sabato 26 giugno 2010
NUOVA ZELANDA – GALLES 29-10 (13-3)
Waikato Stadium, Hamilton (NZL)

NUOVA ZELANDA: Muliaina – Jane, Kahui, Stanley (55′ Ranger), Guildford – Carter (71′ Cruden), Cowan (48′ Weepu) – Read (63′ Whitelock), McCaw (c), Kaino – Donnelly (48′ Thomson), Thorn – Tialata (59′ Woodcock), Mealamu (71′ de Malmanche), Woodcock (21′-26′, 56′ Franks).

GALLES: Byrne – Halfpenny, J.Davies, Roberts, Prydie (69′ Harries) – Biggar (64′ S.Jones), Phillips (66′ R.Rees) – R.Jones (c) (26′ McCusker), G.Thomas, J.Thomas – Al.Jones, B.Davies (56′ D.Jones) – Ad.Jones (63′ Mitchell), M.Rees (66′ Bennett), James.

ARBITRO: Kaplan (RSA)

MARCATORI
3′ p. Halfpenny WAL 0-3
13′ p. Carter NZL 3-3
24′ m. Jane t. Carter NZL 10-3
41′ amm. Byrne WAL
42′ p. Carter NZL 13-3
Fine Primo Tempo 13-3
44′ p. Carter NZL 16-3
51′ p. Carter NZL 19-3
55′ p. Carter NZL 22-3
69′ amm. Whitelock NZL
71′ amm. G.Thomas WAL
77′ m. Roberts t. S.Jones WAL 22-10
80′ m. Cruden t. Weepu NZL 29-10
FINALE 29-10

Infine, nel rugby minore, Samoa ha vinto per la prima volta la Pacific Nations Cup, superando Figi, Tonga e Giappone. Una vittoria giunta anche grazie alla mancanza nella competizione dei Junior All Blacks, una squadra di seconde scelte della nazionale neozelandese che però ha sempre spadroneggiato nelle edizioni precedenti. Samoa, dopo aver perso 31-23 contro un sorprendente Giappone settimana scorsa, aveva bisogno di battere i propri avversari diretti, i figiani, con bonus e tredici punti di distacco. Il risultato finale, 31-9, non rende forse l’idea della drammaticità del finale di partita, visto che fino a sette minuti dalla fine i samoani avevano messo a segno solo tre mete, senza quindi raggiungere il bonus, scattato solo al 73′ con la seconda marcatura di Alafoti Faosilivia. Nell’altro incontro della giornata il Giappone ha ottenuto un’altra vittoria, stavolta ai danni di Tonga con il risultato di 26-23. L’ala della nazionale allenata da John Kirwan, Hirotoki Onozawa, deve segnare ancora una meta per entrare nella top ten dei maggiori realizzatori di mete a livello internazionale di sempre: al momento, con quaranta realizzazioni, è appena fuori dalla top ten a pari merito con l’australiano Chris Latham e un’altra marcatura permetterebbe al giapponese di eguagliare due mostri sacri come l’irlandese Brian O’Driscoll e il gallese Gareth Thomas. La classifica è guidata da un altro giapponese, Daisuke Ohata, autore di 69 mete in 58 partite internazionali ufficiali disputate.

Damiano Benzoni

CICLISMO – IL SUCCESSO DI PINOTTI CHIUDE LA SETTIMANA TRICOLORE

Tutti i risultati della Settimana Tricolore che ha assegnato i titoli italiani

Marco PinottiNessuna sorpresa nella giornata conclusiva dei campionati italiani di ciclismo. Marco Pinotti, il miglior cronoman italiano degli ultimi anni e reduce da un ottimo giro d’Italia, si riconferma campione d’Italia rifilando un minuto secco a Cataldo e ottenendo la seconda vittoria in stagione. In campo femminile terzo tricolore a cronometro in carriera per Tatiana Guderzo. Fra gli under 23 il successo va a Mammini.

Si chiude così la Settimana tricolore; ottima la cornice di pubblico, peccato solo per l’annullamento delle gare in linea dell’hand bike e dei paralimpici.

Tutti i risultati:

Sabato 19 giugno 2010
Mogliano Veneto (Tv)
Hand Bike e Paralimpici
Cronometro Uomini:
MH1: Mauro Cattai (società  Basket e Non Solo) 26’03’. MH2: Vittorio Podestà (HCR Team) 23’42”. MH3: Giovanni Achenza (S.I.S.A. ASD). MH4: Alessandro Zanardi (GSC Giambenini) 23’44’’. MT2: Giorgio Farroni (Endurancenter Giacomazzi) 30’38”. MB: Luca Pizzi – Ivano Pizzi (Pol.Dil. Eureka) 19’28”. MC1: Massimo Bortoletti (Basket e Non Solo) 28’18”. MC2: Fabrizio Macchi (UC Trevigiani Dynamon Bottoli) 21’55”. MC3: Paolo Viganò (GS Fiamme Azzurre) 21’42”. MC4: Roberto Margna (Enduracenter Giacomazzi) 21’54”. MC5: Andrea Tarlao (Enduracenter Giacomazzi) 20’12”.
Cronometro Donne:
H1 Graziella CALIMERO (CUS Verona) 46’03”. H2: Francesca FENOCCHIO (Sportabili Alba) 29’35”. WH3: Valeria CORAZZIN (Basket e Non Solo) 35’42”. WB: Patrizia SPADACCINI-Daniela FLORIDUZ (SC Fontanafredda-Basket e Non Solo) 24’05”. WC4: 1°Silvana VINCI (Team MG K Vis-LGL-Viner) 27’08”. WC5: 1°Desirè CRISAFULLI (Moveo ASD) 29’35”.
Allievi Uomini – prova a cronometro – 8,6 Km
1. Riccardo Donato ASS. DILETT. U.C. MIRANO 11’39’’
2. Federico Zurlo A.S.D.POSTUMIA 73 DINO LIVIERO a 8″
3. Philippe Chini U.S.AURORA PETROLVILLA GROUP a 10″
Allievi Donne – prova a cronometro – 8,6 Km
1. Sara Romanin C.S. LIBERTAS SCORZE’ 13’00”
2. Ilaria Bonomi OFF.ALBERTI U.C. VAL D’ILLASI a 7″
3. Jessica Schiavo G.S. C.M.B. CYCLE WOMEN a 7″
Juniores Uomini – prova a cronometro – 20,9 Km
1. Luca Sterbini GUAZZOLINI CORATTI – FASSA BORTOLO 26’31”
2. Stefano Verona GS BERTI MOBILI BENASSI a 13″
3. Mirko Trosino TEAM AMBRA CAVALLINI VANGI a 15″
Juniores Donne – prova a cronometro – 15,4 Km
1. Susanna Zorzi ARTUSO-LIEVORE DETERSIVI-AVANTECH 22’28”
2. Viviana Gatto ARTUSO-LIEVORE DETERSIVI-AVANTECH a 1″
3. Rossella Ratto CASSINA RIZZARDI a 13″
Martedì 22 giugno 2010
Vidor (Tv)
Juniores Uomini – prova in linea – 138,6 Km
1.Paolo Simion GIORGIONE ALISEO VENTILCONV. 3h28’02’’
2. Ignazio Moser U.S. MONTECORONA
3. Luca Wackermann CICL. BIRINGHELLO
Mercoledì 23 giugno 2010
Riese Pio X (Tv)
Juniores Donne – prova in linea – 82,2 Km
1. Susanna Zorzi ARTUSO-LIEVORE DETERSIVI-AVANTEC 2h15’28’’
2. Elena Cecchini SC VECCHIA FONTANA a 50″
3. Rossella Ratto CASSINA RIZZARDI st
Donne Elites – prova in linea – 137 Km
1. Monia Baccaille G.S. FIAMME AZZURRE 3h44’31”
2. Alessandra D’Ettorre G.S. FORESTALE st
3. Lorena Foresi GS. SAFI PASTA ZARA MANHATTAN st
Giovedì 24 giugno 2010
Motta di Livenza (Tv)
Elites senza contratto – prova in linea – 174,9 Km
1. Federico Rocchetti CASATI NGC PERREL A.S.D. 3h42’01”
2. Thomas Tiozzo S.C. F.W.R. BATA CICLISMO st
3.Marco Da Castagnori EL A.S.DIL. U.C. PISTOIESE 1930 st
Venerdì 25 giugno 2010
Pieve di Soligo (Tv)
Under 23 – prova in linea – 164,8 Km
1. Stefano Agostini G.S. ZALF DESIREE FIOR 4h12’49”
2. Stefano Locatelli BERGAMASCA COLPACK DENARDI st
3. Salvetti Tommaso BRUNERO-CAMEL-PEDALANDO IN LANG st
Sabato 26 giugno 2010
Conegliano (Tv)
Professionisti – prova in linea – 259,6 Km
1. Giovanni Visconti ISD NERI GIAMBENINI 6h46’36”
2. Ivan Santaromita LIQUIGAS-DOIMO a 46″
3. Alessandro Ballan BMC RACING TEAM a 50″
Domenica 27 giugno 2010
Treviso
Donne Elite – prova a cronometro – 26,9 Km
1. Tatiana Guderzo G.S. FIAMME AZZURRE 36’50”
2. Silvia Valsecchi ASD G.S. TOP GIRLS a 23″
3. Noemi Cantele COLUMBIA HTC WOMEN a 33″
Under 23 – prova a cronometro – 26,9 Km
1. Matteo Mammini G.S. MASTROMARCO nd
2. Gianluca Leonardi MARCHIOL-PASTA a 17″
3. Alessandro Stocco U.C. TREVIGIANI DYNAMON BOTTOLI a 21″
Professionisti – prova a cronometro – 37,3 Km
1. Marco Pinotti TEAM HTC-COLUMBIA 44’32”
2. Dario Cataldo QUICK STEP a 1’00”
3. Adriano Malori LAMPRE-FARNESE VINI a 1’38”

Nicola Sbetti e Marco Regazzoni

INGHILTERRA: FALLIMENTO EPICO

Danno e beffa per l’Inghilterra di Capello, travolta 4-1 dai tedeschi ed eliminata dal Mondiale.

Fonte: ANSA

La sconfitta era nell’aria, ma che potesse essere così pesante era difficile immaginarlo: dopo le brutte prestazioni profuse in un girone più che abbordabile non ci si poteva aspettare molto da un’Inghilterra spenta, sfilacciata e sconclusionata, oltre che spuntata. I problemi dei Figli di Albione non si sono però notati solo là davanti, dove i postumi dell’infortunio patito da Rooney si sono fatti sentire sulle prestazioni dello stesso: prendere quattro reti in un ottavo di finale è sintomo di mancanza della giusta amalgama, in una squadra con falle notevoli. Non si può poi nemmeno attribuire tutta la colpa a James, portiere che comunque ha messo del suo nella sconfitta. La difesa ha fatto acqua, specialmente in mezzo, così come il centrocampo che si è fatto prendere troppo spesso d’infilata. Barry, poi, ha giocato una partita assolutamente negativa. E nonostante questo è stato tolto solo a dieci minuti dal termine. Capello, insomma, ha le sue belle responsabilità al riguardo e nonostante avesse appena rinnovato sino al 2012 si troverà ora sommerso dalle critiche: non è assolutamente detto che il suo rapporto con la nazionale inglese continuerà oltre questo Mondiale.

I tedeschi invece si confermano ancora una volta una squadra capace di esaltarsi sui grandi palcoscenici. Sono infatti loro a detenere il record di presenze in semifinale (traguardo raggiunto in undici occasioni, come loro nessuno mai) e sono proprio loro a dare sempre quell’impressione di solidità contro cui vanno poi spesso a sfaldarsi altre squadre, quand’anche più quotate come è il caso dell’Inghilterra odierna (che, sulla carta, era squadra superiore a quella tedesca). E se in Italia ci disperiamo pensando a quello che sarà della nostra nazionale in Germania il futuro appare radioso: negli ultimi anni, infatti, i tedeschi hanno raccolto anche grandi risultati a livello giovanile e quei ragazzi, alcuni dei quali già in campo oggi, assicurano un futuro di livello a questa squadra.

La partita, comunque, è stata sicuramente influenzata da una decisione arbitrale più che discutibile: poco dopo il goal dell’1 a 2 realizzato da Upson, capace di riaprire il match svettando in mezzo all’area teutonica, era arrivato il pareggio di Lampard, abile a sfruttare un cattivo posizionamento di Neuer per batterlo con un tiro da fuori. Il pallone, però, ha giocato un brutto scherzo agli inglesi e, soprattutto, ad arbitro ed assistente: dopo aver sbattuto contro la traversa è infatti rimbalzato al di là della linea di porta, per poi però uscirne traendo quindi in inganno la terna, che ha deciso di lasciar correre il gioco. Decisione davvero tremenda che ha sicuramente influenzato il match: perché se da una parte è vero che la Germania ha assolutamente meritato di vincere, è anche altrettanto vero che una vittoria così larga è avvenuta solo grazie ai buchi dovuti allo sbilanciamento inglese, con i ragazzi di Capello troppo intenti a cercare il pareggio e presi d’infilata dai contropiedi tedeschi. Quarantaquattro anni dopo il Mondiale inglese, insomma, la Storia ha presentato il conto. Che per i Figli di Albione è risultato salatissimo.

Domenica 27 giugno 2010
GERMANIA – INGHILTERRA 4-1 (2-1)
Free State, Bloemfontein (RSA)

GERMANIA: Neuer – Lahm (c), Friedrich, Mertesacker, Boateng – Schweinsteiger, Khedira – Müller (72′ Trochowski), Özil (83′ Kießling), Podolski – Klose (72′ Gómez).

INGHILTERRA: James – Johnson (87′ Wright-Phillips), Upson, Terry, A.Cole – Milner (64′ J.Cole), Lampard, Barry, Gerrard (c) – Defoe (71′ Heskey), Rooney.

ARBITRO: Larrionda (URU)

GOL: 20′ Klose (GER), 32′ Podolski (GER), 37′ Upson (ENG), 67′ e 70′ Müller (GER)

NOTE: ammoniti Friedrich (GER) e Johnson (ENG). Al 38′ l’arbitro non ha assegnato una rete valida a Lampard (ENG).