GIRONE G: BRASILE E PORTOGALLO COME NELLE PREVISIONI

Brasile e Portogallo passano il turno nel girone dove la Costa d’Avorio di Didier Drogba non è riuscita a giocare il ruolo atteso da terzo incomodo protagonista.

Brasile-Portogallo
Foto:Ansa.it

Si conclude con un nulla di fatto tra le due protagoniste principali il Girone G, il gruppo di Sudafrica 2010 che ha riservato meno sorprese nel torneo. Brasile e Portogallo, praticamente sicure della qualificazione, non hanno punto nei 90 minuti ricchi solo di nervosismo e gioco duro figlio della grande rivalità tra i due paesi: più ammonizioni, sette tutte nel primo tempo, che occasioni da goal hanno segnato un pareggio a reti inviolate che promuove i verdeoro in prima posizione e i lusitani in seconda posizione per gli ottavi di finale di martedì.

Nell’altra partita del girone, una fin qui deludente Costa d’Avorio ha tentato un tardivo risveglio nella partita contro la Corea del Nord ben consapevole che solo una goleada di proporzioni storiche unita ad una vittoria del Brasile avrebbe consentito un rocambolesco passaggio del turno. Due reti nei primi venti minuti ad opera di Yayà Tourè e di Romaric hanno acceso le speranze degli ivoriani che però non sono andati oltre un inutile 3-0 siglato al 37′ del secondo tempo da Kalou.

Massimo Brignolo

F1: PROVE LIBERE DEL VENERDI’ A VALENCIA

A Valencia le prime prove libere sembrano premiare le scelte Ferrari con il miglior tempo di Alonso inseguito dalle Red Bull

Fernando Alonso
Foto: Dimitar Dilkoff(AFP

Prima giornata di prove a Valencia con qualche piccola sorpresa.  Nel primo turno, trascorso a pulire il circuito, e verificare assetti e aggiornamenti, Rosberg si è levato lo sfizio di essere il più veloce, davanti al duo Mclaren, e al resto del gruppo. Numerose le escursioni fuori pista, a causa dell’asfalto ancora troppo “verde” per le Formula 1, tutte senza conseguenze particolari. Da segnalare Bruno Senna che perde uno specchietto e costringe i commissari a sospendere la sessione per rimuovere i detriti dalla pista.

Pista che migliora in quanto a tenuta nella sessione pomeridiana – con una temperatura sull’asfalto di 45° – e timori della vigilia di Lewis Hamilton che prendono corpo.  L’inglese temeva le prestazioni delle Ferrari dopo le attese modifiche agli scarichi nel retrotreno, e in parte cosi è stato.

Alonso davanti a tutti, con gli aggiornamento tecnici alla F10 che sembrano mantenere le promesse in decimi dichiarate alla vigilia. E se un Alonso – che gioca in casa – nelle prime posizioni ce lo si poteva aspettare, sono le due Red Bull che sembrano invece digerire meglio del previsto il tracciato di Valencia. Vettel secondo per un nulla, Webber alle sue spalle, di un nulla e poco più. Certo che fa sorridere guardare alle Red Bull seconda e terza come a una specie di sorpresa, ma alla vigilia le lattine volanti venivano date per per spacciate sul tracciato spagnolo, e invece sembrano a livello totalmente in lotta con quelle che erano accreditate dei favori del pronostico, ovverosia le due Mclaren.

Davanti a Lewis Hamilton infatti anche Rosberg, poi sesto Kubica, con una Renault che ha deciso di non utilizzare l’F-Duct, sempre a mordere la coda ai primi, Massa, autore di un testacoda che ha costretto la direzione di gara a esporre la bandiera rossa, Sutil, Button e Barrichello a chiudere i primi dieci. Undicesimo Schumacher, dietro di lui Liuzzi, mentre Trulli chiude al ventesimo posto a un secondo abbondante dall’ultimo dei normali, la Toro Rosso di Alguersuari. Nonostante il miglior grip sulla pista in parecchi hanno testato le vie di fuga, e tra questi anche Vettel, Webber e Kubica. Ma è venerdì, e in Formula 1 di venerdì i tempi lasciano il tempo che trovano, per cui aspettiamo domani per avere qualche conferma, perlomeno in termini di prestazione pura.

Di seguito comunque i tempi della seconda sessione:

1. Fernando Alonso Spain Ferrari 1:39.283
2. Sebastian Vettel Germany Red Bull-Renault 1:39.339
3. Mark Webber Australia Red Bull-Renault 1:39.427
4. Nico Rosberg Germany Mercedes GP 1:39.650
5. Lewis Hamilton Britain McLaren-Mercedes 1:39.749
6. Robert Kubica Poland Renault 1:39.880
7. Felipe Massa Brazil Ferrari 1:39.947
8. Adrian Sutil Germany Force India-Mercedes 1:40.020
9. Jenson Button Britain McLaren-Mercedes 1:40.029
10. Rubens Barrichello Brazil Williams-Cosworth 1:40.174
11. Michael Schumacher Germany Mercedes GP 1:40.287
12. Vitantonio Liuzzi Italy Force India-Mercedes 1:40.387
13. Vitaly Petrov Russia Renault 1:40.618
14. Kamui Kobayashi Japan BMW Sauber-Ferrari 1:40.906
15. Pedro de la Rosa Spain BMW Sauber-Ferrari 1:40.945
16. Sebastien Buemi Switzerland Toro Rosso-Ferrari 1:41.115
17. Nico Hulkenberg Germany Williams-Cosworth 1:41.371
18. Jaime Alguersuari Spain Toro Rosso-Ferrari 1:41.457
19. Heikki Kovalainen Finland Lotus-Cosworth 1:42.467
20. Jarno Trulli Italy Lotus-Cosworth 1:42.993
21. Timo Glock Germany Virgin-Cosworth 1:43.811
22. Lucas di Grassi Brazil Virgin-Cosworth 1:43.854
23. Bruno Senna Brazil HRT-Cosworth 1:44.095
24. Karun Chandhok India HRT-Cosworth 1:44.566

Andrea Corbetta

L’ITALIA SENZA CASTROGIOVANNI REPLICA CON IL SUDAFRICA

Secondo test match a East London per l’Italrugby che prova Sepe, Cittadini, Picone e Derbyshire e deve fare a meno di Martin Castrogiovanni.

Per un’Italia che lascia mestamente il Sudafrica, ce n’è una che ci rimane ancora per qualche giorno: la nazionale di rugby affronta nel secondo test match del tour estivo gli Springboks, dopo aver subito una sconfitta contenuta settimana scorsa a Witbank, dove il risultato finale era stato 29-13. Un risultato che i sudafricani cercheranno di raddrizzare cercando di replicare piuttosto la performance di due settimane fa contro la Francia, fatta di cinismo e intensità.

Gli occhi del Sudafrica saranno puntati su Gio Aplon, al suo esordio con la maglia numero 15 della nazionale sulle spalle, in una posizione per cui gli Springboks faticano a trovare soluzioni. Un posto che potrebbe essere facilmente occupato da François Steyn, sistematicamente ignorato dal CT Peter de Villiers. I due centri saranno de Jongh e Fourie, mentre Jean de Villiers verrà spostato all’ala per coprire Aplon. Confermata la mediana Januarie-Morné Steyn, assieme alle terze linee Spies e Louw, a fianco dei quali tornerà Schalk Burger. Turno di riposo per Matfield, sostituito in seconda linea da Andries Bekker, mentre torna a indossare la fascia di capitano il tallonatore John Smit, che portò gli Springboks a sollevare la Coppa del Mondo tre anni fa.

Per l’Italia l’assenza più pesante è quella di Martin Castrogiovanni, uscito dopo nemmeno venti minuti di gioco per problemi alla schiena nel match di Witbank. Due cambi quindi in prima linea, con Lorenzo Cittadini a sostituire l’italo-argentino del Leicester e Fabio Ongaro tallonatore al posto di Ghiraldini. Cambia quasi tutto anche nel resto della mischia, dove l’unico punto fisso resta capitan Parisse: in seconda linea giocheranno Bortolami e Del Fava, mentre i flanker saranno Vosawai e Derbyshire. Nell’asse 9-10-15 Mallett cambia solo il mediano di mischia, facendo partire Simon Picone in luogo di Tebaldi, mentre sulla linea dei trequarti l’ingresso di Canale permette di spostare Masi a primo centro, e Robertson vien messo a riposo per dare a Michele Sepe un’occasione di farsi vedere.

Sudafrica – Italia
Test match – diretta Sky Sports 2 alle ore 15
Buffalo City Stadium, East London

SUDAFRICA
ITALIA
Gio Aplon 15 Luke McLean
Jean de Villiers 14 Michele Sepe
Jaque Fourie 13 Gonzalo Canale
Juan de Jongh 12 Andrea Masi
Bryan Habana 11 Mirco Bergamasco
Morné Steyn 10 Craig Gower
Ricky Januarie 9 Simon Picone
Pierre Spies 8 Sergio Parisse (c)
François Louw 7 Manoa Vosawai
Schalk Burger 6 Paul Derbyshire
Andries Bekker 5 Marco Bortolami
Bakkies Botha 4 Carlo Antonio Del Fava
Jannie du Plessis 3 Lorenzo Cittadini
(c) John Smit 2 Fabio Ongaro
Gurthrö Steenkamp 1 Salvatore Perugini
R
Chiliboy Ralepelle 16 Leonardo Ghiraldini
BJ Botha 17 Franco Sbaraglini
Flip van der Merwe 18 Quintin Geldenhuys
Dewald Potgieter 19 Alessandro Zanni
Ruan Pienaar 20 Tito Tebaldi
Butch James 21 Riccardo Bocchino
Wynand Oliver 22 Matteo Pratichetti
Peter de Villiers CT Nick Mallett


Arbitro: Keith Brown (NZL)
Giudici di linea: Andrew Small (ENG), Andy MacPherson (SCO)
Television Match Official: Graham Hughes (ENG)

Damiano Benzoni

ANTEPRIMA ULTIMA GIORNATA – GIRONI G/H

Brasile già qualificato e Portogallo con un piede agli ottavi, tutto ancora da giocare nel girone H.

GIRONE G

Squadra Pts V N P GF GS DG
Brasile 6 2 0 0 5 2 +3
Portogallo 4 1 1 0 7 0 +7
Costa d’Avorio 1 0 1 1 1 3 -2
Camerun 0 0 0 2 1 9 -8

Brasile certo del passaggio agli ottavi, Corea del Nord senza più possibilità di passare il turno, Costa d’Avorio costretta a sperare in una larga sconfitta del Portogallo e a segnare una messe di gol ai nordcoreani: così si può riassumere il girone G. Ai portoghesi basta anche solo un pareggio per passare il turno, ma anche nel caso in cui il Brasile interrompa la serie positiva di diciotto partite dei lusitani, la Costa d’Avorio difficilmente potrà scavalcarli e passare il turno. Pesano infatti come macigni sugli ivoriani i sette gol segnati dal Portogallo alla Corea del Nord, che regalano alla squadra iberica un vantaggio difficilmente colmabile in termini di differenza reti: Portogallo +7, Costa d’Avorio -2 con solo una rete messa a segno. Un divario che gli ivoriani devono colmare con 10 gol, sperando per esempio di replicare i Magnifici Sette dei portoghesi e vedere il Brasile dilagare 3-0.

Il pronostico: Brasile 100%, Portogallo 98%, Costa d’Avorio 2%, Corea del Nord 0%

GIRONE F

Squadra Pts V N P GF GS DG
Cile 6 2 0 0 2 0 +2
Spagna 3 1 0 1 2 1 +1
Svizzera 3 1 0 1 1 1 0
Honduras 0 0 0 2 0 3 -3

Nonostante guidi la classifica del girone a punteggio pieno, il Cile non può ancora dirsi sicuro della qualificazione. Ai cileni basterebbe fare un punto contro la Spagna per assicurarsi l’ottavo, ma in caso di sconfitta le cose si complicherebbero parecchio: in caso di vittoria elvetica su Honduras Spagna, Svizzera e Cile si ritroverebbero in tre a pari merito con sei punti. In tal caso la Spagna godrebbe di una differenza reti migliore a quella dei cileni che, quindi, dovrebbero fare il raffronto delle reti con quelle della Svizzera. Per aver la certezza del passaggio del turno la Spagna è obbligata a vincere, mentre se pareggiasse dovrebbe sperare in un risultato positivo di Honduras. Nella remota possibilità di una sconfitta spagnola e di una vittoria honduregna, Spagna, Svizzera e Honduras si giocherebbero il secondo posto e il passaggio di turno alla differenza reti. Gli honduregni sono quasi del tutto fuori dai giochi: solo una vittoria cilena e una goleada contro gli svizzeri li potrebbe far approdare agli ottavi di finale.

Il pronostico: Cile 65%, Spagna 70%, Svizzera 60%, Honduras 5%

ALMANACCO DI SUDAFRICA 2010: 24 GIUGNO

La storia essenziale della Coppa del Mondo di Sudafrica 2010 raccontata, giorno dopo giorno, partita dopo partita, attraverso i tabellini e le reazioni della stampa delle nazioni in campo: una carrellata di prime pagine che fornisce uno spaccato di cultura sportiva, emozioni, tecnica giornalistica e non, design editoriale che permette di costruire un racconto non convenzionale della Coppa del Mondo 2010.



SLOVACCHIA-ITALIA 3-2 (primo tempo 1-0)

MARCATORI: Vittek (S) al 25’ p.t.; Vittek (S) al 28’, Di Natale (I) al 36’, Kopunek al 44’ s.t., Quagliarella (I) al 47’ s.t.

SLOVACCHIA (4-2-3-1): Mucha; Pekarik, Skrtel, Durica, Zabavnik; Strba (dal 42’ s.t. Kopunek), Kucka; Stoch, Hamsik, Jendrisek (dal 49’ s.t. Jendrisek); Vittek (dal 47’ s.t. Sestak). (Pernis, Cech, Salata, Weiss, Sapara, Kuciak, Holosko, Jakubko, Kozak). All. Weiss.

ITALIA (4-3-3): Marchetti; Zambrotta, Cannavaro, Chiellini, Criscito (dal 1’ s.t. Maggio); Montolivo (dall’11’ s.t. Pirlo), De Rossi, Gattuso (dal 1’ s.t. Quagliarella); Pepe, Iaquinta, Di Natale. (De Santis, Bonucci, Bocchetti, Palombo, Marchisio, Camoranesi, Gilardino, Pazzini). All. Lippi.

ARBITRO: Webb (Ing).

NOTE: spettatori 53.412. Espulsi. Ammoniti Strba, Cannavaro, Vittek, Pekarik, Chiellini, Pepe, Mucha, Quagliarella. Recupero: 3’ p.t., 4’ s.t.

Corriere dello Sport


Pravda


PARAGUAY-NUOVA ZELANDA 0-0

PARAGUAY (4-3-3): Villar; Caniza, J.Caceres, Da Silva, Morel; Riveros, V.Caceres, Vera; Santa Cruz, Valdez (20′ st Benitez), Cardozo (20′ st Barrios). (Veron, Bonet, E.Barreto, Santana, D.Barreto, Torres, Lucas, Ortigoza, Alcaraz, Gamarra). All. Martino.

NUOVA ZELANDA (3-4-3): Paston; Reid, Nelsen, Smith; Bertos, Elliott, Vicelich, Lochhead; Killen (34′ st Brockie), Fallon (23′ st Wood), Smeltz. (Sigmund, Brown, Moss, Barron, Mc Glinchey, Clapham, Mulligan, Boyens, Christie, Bannatyne). All. Herbert.

ARBITRO: Nishimura (Giappone).

NOTE: Giornata nuvolosa, terreno in buone condizioni. Spettatori: 45.264. Angoli: 2-0 per il Paraguay. Ammoniti: V. Caceres (P), Santa Cruz (P), Nelsen (N). Recupero: 1’pt; 3’st.

Ultima Hora Waikato Times


DANIMARCA-GIAPPONE 1-3 (primo tempo 0-2)

MARCATORI: Honda (G) al 17’, Endo (G) al 30’ p.t.; Tomasson (D) al 36’, Ozazaki (G) al 42’ s.t.

DANIMARCA (4-2-3-1): Sorensen; Jacobsen, Agger, Kroldrup (dall’11’ s.t. Larsen), S. Poulsen; C. Poulsen, Jorgensen (dal 34’ p.t. J. Poulsen); Rommedahl, Tomasson, Kahlenberg (dal 18’ s.t. Eriksen); Bendtner. (Andersen, Christensen, Kvist, Mtiliga, Jensen, Gronkjaer, Enevoldsen, Beckmann). All.: Olsen .

GIAPPONE (4-3-3): Kawashima; Komano, Nakazawa, Tanaka, Nagatomo; Matsui (dal 29’ s.t. Ozazaki), Abe, Endo; Hasebe, Honda, Yo. Okubo (dal 43’ s. t. Konno). (Narazaki, Eiji, Kawaguchi, Yuji, Yuichi, Iwamasa, Yuto, Uchida, S. Nakamura, K. Nakamura, Inamoto, Tamada). All.: Okada.

ARBITRO: Damon (Sudafrica).

NOTE: spettatori 27.967. Ammoniti Kroldrup, Bendtner, C. Poulsen per gioco scorretto; Endo, Nagatomo per comportamento non regolamentare . Angoli 6-4. Tiri in porta 5 (1 traversa)-8 (1 palo). Tiri fuori 5-4. In fuorigioco 0-3. Recuperi: 2’ p.t. 4’, s.t..

Ekstra Bladet Sports Nippon

CAMERUN-OLANDA 1-2 (primo tempo 0-1)

MARCATORI: Van Persie (O) al 36′ pt; Eto’o (C) su rigore al 20′, Huntelaar (O) al 38′ st.

CAMERUN (4-4-2): Souleymanou; Geremi, Mbia, Nkoulou (28’st R.Song), Assou-Ekotto; Makoun, Chedjou, Nguemo, Bong (12’st Aboubakar); Eto’o, Choupo-Moting (27’st Idrissou). (Kameni, Ndy Assembe, Bassong, A.Song, Emana, Webo, Matip, Eyong, Mandjeck). All.: Le Guen.

OLANDA (4-2-3-1): Stekelenburg; Boulahrouz, Heitinga, Mathijsen, Van Bronckhorst; Van Bommel, De Jong; Kuyt (21’st Elia ), Sneijder, Van der Vaart (28’st Robben); Van Persie (14’st Huntelaar). (Vorm, Boschker, Van der Wiel, Ooijer, De Zeeuw, Braafheid, Schaars, Babel, Afellay). All.: Van Marwijk.

ARBITRO: Pozo (Cile).

NOTE: cielo sereno, terreno in buone condizioni. Spettatori 60 mila circa. Ammoniti Kuyt, Nkoulou, Van der Vaart, Van Bronckhorst, Mbia. Angoli 6-1 per il Camerun. Recupero: 1′, 2′.

De Telegraaf

Massimo Brignolo