In sei mesi l’Italia del cricket ha ottenuto dei risultati straordinari e superiori a ogni aspettativa. Nell’agosto del 2010 il nostro paese è stato uno dei primi a organizzare un torneo internazionale fuori dall’area del Commonwealth. I quattro campi costruiti o risistemati nella provincia di Bologna costituiranno nei prossimi anni un’ottima eredità per future competizioni di qualsiasi livello. Ai successi organizzativi si sono aggiunti quelli sportivi. L’allenatore Joe Scuderi e il direttore generale Luca Bruno sono riusciti a costruire un gruppo particolarmente competitivo trovando la giusta alchimia fra giocatori provenienti dal nostro campionato, italiani all’estero e i ragazzi che dopo essere cresciuti a livello giovanile sono oggi maturi per la nazionale. Nel torneo casalingo di Bologna, nell’agosto del 2010, l’Italia ha centrato un’inattesa promozione ai danni del più quotato Nepal, mentre nel gennaio del 2011 a Hong Kong gli azzurri sono riusciti a difendere l’acquisita promozione.
La World Cricket League è un torneo dalla formula complessa. Vi partecipano quasi tutti i paesi al mondo dotati di una nazionale di cricket con l’eccezione delle dieci nazioni più forti al mondo, già qualificate di diritto ai quadriennali Mondiali di Cricket. Benché il dichiarato obiettivo della World Cricket League sia quello di sviluppare in tutto il mondo il gioco del cricket, dal punto di vista sportivo il suo fine ultimo è quello di assegnare quattro posti per partecipare ai Mondiali. Nella scorsa edizione, quella che si disputò dal 2007 al 2009 Irlanda, Canada, Olanda e Kenya sono riusciti ad ottenere il pass per i Mondiali che dal 18 febbraio a 2 marzo si disputeranno in India, Sri Lanka e Bangladesh. La corsa ai Mondiali del 2015 è invece ancora apertissima e si concluderà solo nel lontano 2013. L’Italia è virtualmente ancora in corsa ma né nel 2011 né nel 2012 dovrà disputare altri tornei.
La terza divisione infatti sarà la penultima competizione della World Cricket League e si disputerà, con data e luogo da destinarsi, nei primi mesi del 2013. Se l’Italia si piazzasse ai primi due posti, potrebbe accedere al ICC World Cup Qualifier, un torneo in cui 12 squadre si contenderanno i quatto posti per il Mondiale che si disputerà nel 2015 in Australia e Nuova Zelanda.
Sognare non costa nulla anche se un simile risultato sembra davvero fuori portata per il movimento del cricket italiano che, per quanto cresca annualmente a ritmi vertiginosi, è sostanzialmente privo di una visibilità mediatica necessaria ad attrarre quelle sponsorizzazioni necessarie per potenziare l’intero movimento. In attesa di riprendere la World Cricket League nel 2013 la nazionale italiana, autentica trascinatrice dell’intero movimento, potrà concentrarsi quest’estate sulle sfide europee dove andrà riconfermata e difesa la propria posizione nei confronti della Danimarca.