Tutti i riflettori erano puntati sul big match del girone C Turchia-Grecia, con i primi che partivano leggermente favoriti in virtù del fattore campo. Una rivalità da sempre fortissima tra i due paesi, tant’è che si temeva per l’ordine pubblico vista la rissa di poche settimane fa tra Grecia e Serbia, altra rivalità molto sentita. Ma, al momento, non si hanno fortunatamante notizie di incidenti. E così, a far da padrone – come dovrebbe sempre essere – è il basket giocato ed in particolare la Turchia guidata da Ersan İlyasova, immarcabile per la difesa greca: 26 punti e il ruolo di leader della squadra per l’ex Barça. Brillano anche i due giovani centri della Turchia, Semih Erden ed Ömer Aşik, autori di punti importanti contro una squadra fisica come la Grecia. Ellenici che, al contrario delle precedenti partite, ottengono poco da Vassilis Spanoulis: 1/5 da tre per il neoacquisto dell’Olympiakos, mentre Sofo Schortsanitis, al rientro dopo la squalifica, mette a segno 9 punti in tredici minuti, ma con 3/7 ai liberi, quattro palle perse e cinque falli subiti.
La Russia cerca in tutti i modi di perdere contro la Costa d’Avorio e quasi ci riesce: gli africani si portano a due punti di distacco ad una manciata di secondi dal termine. Ma Edi commette il quinto fallo, la Russia mette a segno i due tiri liberi e Diabate sbaglia: la Costa d’Avorio si sveglia bruscamente dal sogno e la partita finisce 72-66 per i russi. La Russia, comunque, non potrà concedersi queste clamorose distrazioni quando le avversarie saranno ben più consistenti della nazionale africana.
Perde invece la Cina: nonostante Yi Janlian, che continua a giocare alla grande – disperati i tifosi dei New Jersey Nets, che continuano a chiedersi se sia lo stesso giocatore che non è ancora riuscito a farsi apprezzare in America – , il Porto Rico coglie un successo importante grazie ad una super prestazione di Ángel Vassallo, ala di 198, ventiquattrenne in rampa di lancio che, dopo una buona stagione in Francia, si sta mettendo in mostra in questo Mondiale. Da segnalare anche la prestazione di José Barea, nove assist (e 13 punti) per lui.
Classifica alla mano, la Turchia fa un passo in avanti importante verso il primo posto, il Porto Rico scavalca la Cina nella corsa per il quarto posto mentre Russia e Grecia dovrebbero giocarsi il secondo posto.
Nel girone D, seconda sconfitta per la Spagna di Sergio Scariolo: dopo la Francia, è la Lituania che sconfigge i campioni europei in carica per 76-73. La squadra che doveva essere l’antagonista principale agli Stati Uniti sta faticando parecchio in questo inizio di Mondiale ed è la notizia più interessante da analizzare. Gli iberici dovranno obbligatoriamente conquistare due vittorie contro Libano e Canada, ma potrebbero comunque non bastare per ottenere un piazzamento migliore dell’attuale terzo posto: Francia e Lituania hanno due punti in più, stasera si sfideranno per il primo posto, ma tutte e due hanno il vantaggio degli scontri diretti sugli iberici. Situazione complessa per Scariolo, eppure anche agli Europei dell’anno scorso la Spagna non partì bene, salvo poi dominare nella fase ad eliminazione diretta.
La Lituania invece era partita a fari spenti viste le tante assenze e la mancanza di pressione può spiegare questo buon inizio. Sorprendente anche Jonas Mačiulis, ala di Milano che in Italia si è sempre fatto notare per la sua cronica discontinuità e che, invece, sta giocando piuttosto bene con la nazionale.
Il Canada è ancora a secco di vittorie, sebbene sia riuscita a mettere in seria difficoltà anche la Francia (68-63 per i Bleus), dopo aver fatto sudare la Lituania. E invece arriva un’altra sconfitta: tanti complimenti, ma poche vittorie a guardarla cinicamente. Una squadra giovane ed in crescita che si è trovata a dover ripartire senza un fenomeno come Steve Nash, a guardarla in modo più costruttivo. Resta imbattuta la Francia grazie soprattutto a Nicolas Batum, giovane ala dei Portland Trail Blazers, che ha saltato la prima parte della stagione a causa di un grave infortunio. Ora ci sarà la difficile sfida contro la Lituania e chi vince si assicura quasi certamente il primo posto.
Senza storia, invece, l’ultima partita del girone: la Nuova Zelanda del capocannoniere Kirk Penney asfalta il Libano per 108-76 (26 punti di Penney).
Andrea Marchesi