ALMANACCO DI SUDAFRICA 2010: 24 GIUGNO

La storia essenziale della Coppa del Mondo di Sudafrica 2010 raccontata, giorno dopo giorno, partita dopo partita, attraverso i tabellini e le reazioni della stampa delle nazioni in campo: una carrellata di prime pagine che fornisce uno spaccato di cultura sportiva, emozioni, tecnica giornalistica e non, design editoriale che permette di costruire un racconto non convenzionale della Coppa del Mondo 2010.



SLOVACCHIA-ITALIA 3-2 (primo tempo 1-0)

MARCATORI: Vittek (S) al 25’ p.t.; Vittek (S) al 28’, Di Natale (I) al 36’, Kopunek al 44’ s.t., Quagliarella (I) al 47’ s.t.

SLOVACCHIA (4-2-3-1): Mucha; Pekarik, Skrtel, Durica, Zabavnik; Strba (dal 42’ s.t. Kopunek), Kucka; Stoch, Hamsik, Jendrisek (dal 49’ s.t. Jendrisek); Vittek (dal 47’ s.t. Sestak). (Pernis, Cech, Salata, Weiss, Sapara, Kuciak, Holosko, Jakubko, Kozak). All. Weiss.

ITALIA (4-3-3): Marchetti; Zambrotta, Cannavaro, Chiellini, Criscito (dal 1’ s.t. Maggio); Montolivo (dall’11’ s.t. Pirlo), De Rossi, Gattuso (dal 1’ s.t. Quagliarella); Pepe, Iaquinta, Di Natale. (De Santis, Bonucci, Bocchetti, Palombo, Marchisio, Camoranesi, Gilardino, Pazzini). All. Lippi.

ARBITRO: Webb (Ing).

NOTE: spettatori 53.412. Espulsi. Ammoniti Strba, Cannavaro, Vittek, Pekarik, Chiellini, Pepe, Mucha, Quagliarella. Recupero: 3’ p.t., 4’ s.t.

Corriere dello Sport


Pravda


PARAGUAY-NUOVA ZELANDA 0-0

PARAGUAY (4-3-3): Villar; Caniza, J.Caceres, Da Silva, Morel; Riveros, V.Caceres, Vera; Santa Cruz, Valdez (20′ st Benitez), Cardozo (20′ st Barrios). (Veron, Bonet, E.Barreto, Santana, D.Barreto, Torres, Lucas, Ortigoza, Alcaraz, Gamarra). All. Martino.

NUOVA ZELANDA (3-4-3): Paston; Reid, Nelsen, Smith; Bertos, Elliott, Vicelich, Lochhead; Killen (34′ st Brockie), Fallon (23′ st Wood), Smeltz. (Sigmund, Brown, Moss, Barron, Mc Glinchey, Clapham, Mulligan, Boyens, Christie, Bannatyne). All. Herbert.

ARBITRO: Nishimura (Giappone).

NOTE: Giornata nuvolosa, terreno in buone condizioni. Spettatori: 45.264. Angoli: 2-0 per il Paraguay. Ammoniti: V. Caceres (P), Santa Cruz (P), Nelsen (N). Recupero: 1’pt; 3’st.

Ultima Hora Waikato Times


DANIMARCA-GIAPPONE 1-3 (primo tempo 0-2)

MARCATORI: Honda (G) al 17’, Endo (G) al 30’ p.t.; Tomasson (D) al 36’, Ozazaki (G) al 42’ s.t.

DANIMARCA (4-2-3-1): Sorensen; Jacobsen, Agger, Kroldrup (dall’11’ s.t. Larsen), S. Poulsen; C. Poulsen, Jorgensen (dal 34’ p.t. J. Poulsen); Rommedahl, Tomasson, Kahlenberg (dal 18’ s.t. Eriksen); Bendtner. (Andersen, Christensen, Kvist, Mtiliga, Jensen, Gronkjaer, Enevoldsen, Beckmann). All.: Olsen .

GIAPPONE (4-3-3): Kawashima; Komano, Nakazawa, Tanaka, Nagatomo; Matsui (dal 29’ s.t. Ozazaki), Abe, Endo; Hasebe, Honda, Yo. Okubo (dal 43’ s. t. Konno). (Narazaki, Eiji, Kawaguchi, Yuji, Yuichi, Iwamasa, Yuto, Uchida, S. Nakamura, K. Nakamura, Inamoto, Tamada). All.: Okada.

ARBITRO: Damon (Sudafrica).

NOTE: spettatori 27.967. Ammoniti Kroldrup, Bendtner, C. Poulsen per gioco scorretto; Endo, Nagatomo per comportamento non regolamentare . Angoli 6-4. Tiri in porta 5 (1 traversa)-8 (1 palo). Tiri fuori 5-4. In fuorigioco 0-3. Recuperi: 2’ p.t. 4’, s.t..

Ekstra Bladet Sports Nippon

CAMERUN-OLANDA 1-2 (primo tempo 0-1)

MARCATORI: Van Persie (O) al 36′ pt; Eto’o (C) su rigore al 20′, Huntelaar (O) al 38′ st.

CAMERUN (4-4-2): Souleymanou; Geremi, Mbia, Nkoulou (28’st R.Song), Assou-Ekotto; Makoun, Chedjou, Nguemo, Bong (12’st Aboubakar); Eto’o, Choupo-Moting (27’st Idrissou). (Kameni, Ndy Assembe, Bassong, A.Song, Emana, Webo, Matip, Eyong, Mandjeck). All.: Le Guen.

OLANDA (4-2-3-1): Stekelenburg; Boulahrouz, Heitinga, Mathijsen, Van Bronckhorst; Van Bommel, De Jong; Kuyt (21’st Elia ), Sneijder, Van der Vaart (28’st Robben); Van Persie (14’st Huntelaar). (Vorm, Boschker, Van der Wiel, Ooijer, De Zeeuw, Braafheid, Schaars, Babel, Afellay). All.: Van Marwijk.

ARBITRO: Pozo (Cile).

NOTE: cielo sereno, terreno in buone condizioni. Spettatori 60 mila circa. Ammoniti Kuyt, Nkoulou, Van der Vaart, Van Bronckhorst, Mbia. Angoli 6-1 per il Camerun. Recupero: 1′, 2′.

De Telegraaf

Massimo Brignolo

HOCKEY GHIACCIO: GLI AWARDS DELLA NHL

Finita la stagione NHL, vengono assegnati gli Oscar della Stagione: il MVP è lo svedese Henrik Sedin, ma sono molti altri i premiati.

Daniel Sedin
AP Photo

Con la fine della stagione e in attesa del draft di Los Angeles per l’Nhl è giunta l’ora di assegnare gli “oscar del ghiaccio”. Vediamo come è andata:

Hart Memorial Trophy – vincitore HENRIK SEDIN

Il premio più antico e prestigioso dell’hockey su ghiaccio, quello che designa il migliore giocatore della stagione, è stato vinto dal terzo in comodo. Henrik Sedin, centro ventinovenne dei Vancouver Canucks, con una stagione superba, in cui oltre a 29 reti è stato in grado di fornire ben 83 assist per un totale di 112 punti, è riuscito a emergere sullo schiacciante duopolio mediatizzato Ovechkin – Crosby. Per lo svedese si tratta di un giusto premio per una carriera fantastica che andrà però condiviso in famiglia con il gemello e compagno di linea Daniel (29 reti e 56 assist).

Vezina Trophy – Vincitore: RYAN MILLER

Il numero 30 che ormai da sei anni difende la gabbia dei Buffalo Sabres ha ottenuto il trofeo più prestigioso fra i portieri. Miller nel corso della stagione ha parato il 93% dei tiri, vincendo 69 incontri e ha concluso per ben cinque volte un incontro imbattuto. Con la vittoria del Vezina Il ventinovenne del Minnesota, argento olimpico ad Vancouver, entra nell’olimpo dei migliori portieri di sempre nella storia dell’Nhl accanto a mostri sacri come Roy, Hasek e Brodeur.

James Norris Memorial Trophy – Vincitore: DUNCAN KEITH

Il trofeo che viene assegnato al miglior difensore della regular season è stato assegnato per la prima volta al ventiseienne difensore canadese dei Chicago Blackhawks. Per tutta la stagione Keith ha guidato con l’autorevolezza di un veterano la difesa degli Hawks fino alla vittoria della Stanley Cup. 82 presenze in stagione regolare e 22 ai playoff ne hanno fatto un highlander del ghiaccio soprattutto quando, durante la serie contro San José, ha trovato la forza di rientrare sul ghiaccio nonostante sette denti rotti.

Frank J. Selke Trophy – vincitore PAVEL DATSYUK

Per il terzo anno consecutivo il centro russo dei Detroit Red Wings ha ottenuto il riconoscimento in quanto attaccante che ha dimostrato maggiori qualità nella fase difensiva. Ovviamente per il trentunenne fenomeno russo la fase difensiva è solo una delle sue molteplici qualità dato che nel corso della stagione è andato a segno 27 volte collezionando ben 43 assist.

Calder Memorial Trophy – vincitore TYLER MYERS

Il  ventenne difensore statunitense dei Buffalo Sabres ha vinto il trofeo come giovane esordiente dell’anno. Ha disputato tutte le partite realizzando 11 reti e 37 assist. Alle sue spalle si sono piazzati il portiere dei Red Wings, Howard e il centro degli Avalanche, Duchene.

Lady Byng Memorial Trophy – vincitore MARTIN ST LOUIS

Dopo quattro anni di dominio incontrastato del russo Pavel Datsyuk anche Martin St. Louis può finalmente aggiungere il Lady Bryng al suo ricchissimo palmares. Questo particolare trofeo viene assegnato al giocatore che oltre alle elevate  prestazioni ha saputo anche combinare sportività e condotta da gentiluomo.  Il trentacinquenne dei Lightning quest’anno ha concluso la stagione regolare con 29 reti e 65 assist per un totale di 94 punti e pur giocando con la consueta cattiveria agonistica ha concluso la stagione regolare con pochissimi minuti di penalità sulle spalle.

Bill Masterton Memorial Trophy – vincitore JOSE THEODORE

Il Masterton viene assegnato a quei giocatori che esemplificano al meglio le qualità di perseveranza, sportività e dedizione all’hockey su ghiaccio. Può essere assegnato a un atleta un’unica volta. Il commosso Jose Theodore ha vinto perché dopo la morte del figlio nel 2009 è stato in grado di riprendersi giocando con i Capitals la sua migliore stagione dal 2002, quando aveva conquistato sia il Vezina che l’Hart trophys. In regular season Theodore ha ottenuto 30 vittorie in 47 partite parando il 91% dei tiri.

King Clancy Memorial Trophy – vincitore SHANE DOAN

Al capitano dei Phoenix Coyotes, da sempre impegnato in attività di beneficenza all’interno della propria comunità e autore quest’anno di 18 reti e 37 assist, non poteva sfuggire il King Clancy Memorial Trophy che viene assegnato annualmente al giocatore che ha meglio esemplificato qualità di leadership dentro e fuori il ghiaccio.

Ted Lindsay Award – vincitore ALEX OVECHKIN

Premio di consolazione per Alex Ovechkin che viene nominato “most outstanding player” per la terza volta consecutiva. Piccola consolazione per un cannibale di premi individuali a cui però manca ancora il grande acuto con la propria squadra.

NHL Foundation Player Award – vincitore RYAN MILLER Buffalo Sabres (Giocatore che ha dimostrato maggior impegno, perseveranza e gioco di squadra)

Mark Messier Leadership Award – vincitore SIDNEY CROSBY Pittsburg Penguins (Giocatore che si è maggiormente distinto nella leadership attraverso il buon esempio dentro e fuori il campo)

Jack Adams Award – vincitore DAVE TIPPETT Phoenix Coyotes (Allenatore che ha contribuito maggiormente al successo della squadra)

2009-2010 NHL All-Star Team: PORTIERE: Ryan Miller, Buffalo Sabres. TERZINO: Duncan Keith, Chicago Blackhawks. TERZINO: Mike Green, Washington Capitals. CENTRO: Henrik Sedin, Vancouver Canucks. ALA DESTRA: Patrick Kane, Chicago Blackhawks. ALA SINISTRA: Alex Ovechkin, Washington Capitals.


Nicola Sbetti

ALMANACCO DI SUDAFRICA 2010: 23 GIUGNO

La storia essenziale della Coppa del Mondo di Sudafrica 2010 raccontata, giorno dopo giorno, partita dopo partita, attraverso i tabellini e le reazioni della stampa delle nazioni in campo: una carrellata di prime pagine che fornisce uno spaccato di cultura sportiva, emozioni, tecnica giornalistica e non, design editoriale che permette di costruire un racconto non convenzionale della Coppa del Mondo 2010.



SLOVENIA-INGHILTERRA 0-1 (Primo tempo 0-1)

MARCATORE: Defoe al 23′ p.t.

SLOVENIA (4-4-2): S. Handanovic; Brecko, Suler, Cesar, Jokic; Koren, Birsa, Kirm (dal 33′ st Matavz), Radosavljevic; Ljubijankic (dal 17′ st Dedic), Novakovic (J. Handanovc, Dzinic, Ilic, Krhin, Seliga, Filekovic, Komac, Stevanovic, Mavric). All: Matjaz Kek

INGHILTERRA (4-1-3-2): James; Johnson, Upson, Terry, A. Cole; Barry, Gerrard, Lampard, Milner; Rooney (dal 27′ st J.Cole), Defoe (dal 40′ st Heskey) (Green, Hart, Dawson, Lennon, Crouch, Warnock, Wright-Phillips, Carrick). All. Fabio Capello.

ARBITRO: Wolfgang Stark (Germania).

NOTE – Spettatori 36.893. Ammoniti: Jokic, Birsa e Dedic per gioco scorretto, Johnson per simulazione. Angoli: 12 a 2 per l’Inghilterra. Recuperi 0 e 3′.

Ekipa


The Independent


STATI UNITI-ALGERIA 1-0 (primo tempo 0-0)

MARCATORE: Donovan al 46′ s.t.

STATI UNITI (4-4-2): Howard; Bornstein (dal 35′ s.t. Beasley), Demerit, Bocanegra, Cherundolo; Dempsey, Bradley, Edu (dal 19′ s.t. Buddle), Donovan; Altidore, Gomez (dal 1′ s.t. Feilhaber). (Spector, Onyewu, Holden, Clark, Torres, Guzan, Goodson, Hannemann). All. Bradley.

ALGERIA (3-4-2-1): M’Bolhi; Bougherra, Halliche, Yahia; Kadir, Yebda, Lacen, Belhadj; Ziani (dal 24′ s.t. Guedioura); Matmour (dal 40′ s.t. Saifi); Djebbour (dal 21′ s.t. Ghezzal). (Gaouaqui, Mansouri, Boudebouz, Bellaid, Laifaqui, Chaouchi, Medjani, Mesbah, Ardoun). All. Saadane.

ARBITRO: De Bleeckere (Belgio).

NOTE: Spettatori: 49.365. Angoli: 5-4 per l’Algeria. Espulso: 48′ s.t. Yahia per doppia ammonizione. Ammoniti: Yebda, Altidore, Yahia, Lacen, beasley. Recupero: 1′; 4′.

Miami Herald Le Buteur


GHANA-GERMANIA 0-1 (primo tempo 0-0)

MARCATORE: Ozil al 15′ st.

GHANA (4-1-4-1): Kingson; Pantsil, J.Mensah, Jonathan, Sarpei; Annan; Tagoe (19′ st Muntari), K.Boateng, Asamoah, A.Ayew (47′ st Adiyiah); Gyan (37′ st Amoah). (Agyei, Inkoom, D.Boateng, Appiah, Ahorlu, I.Ayew, Addy, Owusu Abeyie). All.: Rajevac.

GERMANIA (4-2-3-1): Neuer; Lahm, Friedrich, Mertesacker, Boateng (28′ st Jansen); Khedira, Schweinsteiger (36′ st Kroos); Muller (22′ st Trochowski), Ozil, Podolsk; Cacau. In panchina: Aogo, Tasci, Kiessling, Wiese, Badstuber, Marin, Butt, Gomez. Allenatore: Loew 6. ARBITRO: Simon (Brasile).

NOTE: spettatori 83.391. Ammoniti Ayew e Muller. Serata fredda, cielo sereno. Terreno di gioco in buone condizioni. Angoli 7-4 per la Germania. Recupero: 1′; 3′.

Jornal do Desportos Hamburger Morgenpost

AUSTRALIA-SERBIA 2-1

MARCATORI: Cahill (A) al 23’, Holman (A) al 28’, Pantelic (S) al 38’ s. t.

AUSTRALIA (4-2-3-1) Schwarzer; Wilkshire (dal 36’ s.t. Garcia), Beauchamp, Neill, Carney; Culina, Valeri (dal 20’ s.t. Holman); Emerton, Cahill, Bresciano (dal 20’ s.t. Chipperfield); Kennedy. (Galekovic, Federici, Jedinak, Rukavytsya, Milligan, Vidosic). All. Verbeek.

SERBIA (3-5-2) Stojkovic; Vidic, Lukovic, Obradovic; Ivanovic, Kuzmanovic (dal 33’ s.t. Lazovic), Stankovic, Ninkovic, Jovanovic; Krasic (dal 16’ s.t. Tosic), Zigic (dal 22’ s.t. Pantelic). (Isailovic, Rukavina, Kolarov, Kacar, Pantevic, Milijas, Petrovic, Subotic, Mrdja, Djuricic). All. Antic.

ARBITRO: Larrionda (Uruguay).

NOTE: Spettatori 37.836. Ammoniti: Beauchamp, Wilkshire ed Emerton per gioco falloso. Lukovic e Ninkovic per gioco falloso. Recuperi: primo tempo 1’; secondo tempo 3’.

Sportski Zurnal

Massimo Brignolo

WIMBLEDON: LA PARTITA DEI RECORD

Nicolas Mahut e John Isner sono in campo da 9 ore e il loro incontro è stato sospeso per oscurità sul 59-59 nel quinto set

Isner-MahudSono ormai tre giorni che sui campi dell’All England Lawn Tennis and Croquet Club di Wimbledon ha preso il via il torneo più prestigioso del Tennis, l’unico torneo del Grand Slam a disputarsi sull’erba. Tradizioni come le fragole con panna alla Club House, tecnica di gioco diversa, soprattutto nelle prime giornate, per la velocità della superficie e ogni anno qualche storia da inserire nel libro delle curiosità.

Entreranno di sicuro in tutti gli almanacchi del tennis, Nicolas Mahut e John Isner che dopo nove ore di gioco, suddivisi in due giornate, non hanno ancora terminato il loro incontro; è normale la sospensione avvenuta ieri sera per l’oscurità sul due set pari mentre è decisamente fuori dalla norma quanto avvenuto oggi sul campo 18 dove, potenza del servizio e della regola che non prevede il tie break nel set decisivo, sono stati battuti tutti i record.

La partita è stata nuovamente interrotta per oscurità al raggiungimento delle nove ore di gioco dopo che i due si sono dati battaglia per tutta la giornata e attualmente sono andati al riposo notturno sul 59-59 del quinto set: battuto il record di durata – il precedente di 6 ore e 44′ era di Fabrice Santoro e Arnaud Clement stabilito nel 2004 al Roland Garros -, superato il primato per il numero di game disputati (112, tra Pacho Gonzalez e Charlie Passarell, nel 1969) che sino ad ora sono stati 163, polverizzato il record degli ace visti in una partita (180 fino ad ora contro i 108 del precedente primato). E Mahut e Isner che sarebbero passati del tutto inosservati nella storia delle due settimane del torneo inglese hanno avuto la loro giornata di gloria.

Massimo Brignolo

ALMANACCO DI SUDAFRICA 2010: 22 GIUGNO

Ci sono uscite e uscite: c’è chi lascia a testa bassa e chi è fiero di quanto fatto.

La storia essenziale della Coppa del Mondo di Sudafrica 2010 raccontata, giorno dopo giorno, partita dopo partita, attraverso i tabellini e le reazioni della stampa delle nazioni in campo: una carrellata di prime pagine che fornisce uno spaccato di cultura sportiva, emozioni, tecnica giornalistica e non, design editoriale che permette di costruire un racconto non convenzionale della Coppa del Mondo 2010.



MESSICO-URUGUAY 0-1 (primo tempo 0-1)

MARCATORE: Suarez al 43′ p.t.

MESSICO (4-2-3-1): O. Perez; Osorio, Moreno (dal 12′ s.t. Castro), Rodriguez, Salcido; Torrado, Marquez, Guardado (dal 1′ s.t. Barrera); Dos Santos, Blanco (dal 18′ s.t. Hernandez); Franco. (Aguilar, Ochoa, Magallon, Torres, Bautista, Medina, Michel, Chavez). All. Aguirre.

URUGUAY (4-3-1-2): Muslera; M. Pereira, Lugano, Victorino, Fucile; Arevalo, R.D. Perez, A. Pereira (dal 31′ s.t. Scotti); Forlan; Cavani, Suarez (dal 39′ s.t. S. Fernandez). (Gargano, Eguren, Castillo, Abreu, Lodeiro, Gonzalez, A. Fernandez, Caceres, Silva, Godin). All. Tabarez.

ARBITRO: Kassai (Ungheria).

NOTE: Spettatori: 44.530. Angoli: 7-6 per l’uruguay. Ammoniti: Fucile, Hernandez, Castro. Recupero: 1′; 3′.

Esto
El Observador

FRANCIA-SUDAFRICA 1-2 (primo tempo 0-2)

MARCATORI: Khumalo (S) al 20′, Mphela (S) al 36′ p.t.; Malouda (F) al 25′ s.t.

FRANCIA (4-4-2): Lloris; Sagna, Gallas, Squillaci, Clichy; Ribery, Diarra (dal 37′ s.t. Govou), Diaby, Gourcuff; Gignac (dal 1′ s.t. Malouda), Cissè (dal 10′ s.t. Henry) (Mandanda, Abidal, Reveillere, Planus, Evra, Valbuena). All.: Domenech.

SUDAFRICA (4-4-2): Josephs; Ngcongca, Mokoena, Khumalo, Masilela; Pienaar, Sibaya, Khuboni (dal 33′ s.t. Modise), Tshabalala: Mphela, Parker (dal 23′ s.t. Nomvethe). (Walters, Gaxa, Booth, Thwala, Sangweni, Davids, Letsholonyane, Moriri). All. Parreira.

ARBITRO: Ruiz (Colombia).

NOTE: spettatori 45mila circa. Espulso Gourcuff al 26′ p.t. per una gomitata a un avversario. Ammoniti: Diaby per gioco scorretto. Angoli: 3-5. Recuperi: 3′ p.t., 3′ s.t..

L'Equipe The Citizen

GRECIA-ARGENTINA 0-2 (Primo tempo 0-0)

MARCATORI: Demichelis al 32’, Palermo al 44’ s.t.

GRECIA (3-4-2-1): Tzorvas; Papadopoulos, Moras, Kyrgiakos; Vyntra, Papastathopoulos, Tziolis, Torosidis (dal 10’ s.t. Pasatzoglou); Katsouranis (dal 10’ s.t. Ninis), Karagounis (dall’1’ s.t. Spiropoulos); Samaras. (Chalkias, Sifakis, Seitaridis, Charisteas, Sapingidis, Gekas, Kapetanos, Malezas, Prittas.) All: Rehhagel.

ARGENTINA (4-3-1-2): Romero; Otamendi, Demichelis, Burdisso, C.Rodriguez; Maxi Rodriguez (dal 18’ s.t. Di Maria), Bolatti, Veron; Messi; Milito (dal 35’ s.t. Palermo), Aguero (dal 31’ s.t. Pastore). (Andujar, Pozo, Heinze, Higuain, Tevez, Garce, Mascherano.). All: Maradona.

ARBITRO: Irmatov (Uzb)

NOTE – Spettatori 38.891. Ammoniti Katsouranis e Bolatti per gioco scorretto. Angoli 10-1. Recuperi: primo tempo 1’, secondo tempo 2’.

Sportday Olè

NIGERIA-COREA DEL SUD 2-2 (primo tempo 1-1)

MARCATORI: Uche (N) al 12′, Lee Jung Soo (C) al 37′ p.t.; Park Chu Young (C) al 3′, Yakubu (N) al 24′ s.t.

NIGERIA (4-4-2): Enyeama; Shittu, Odiah, Yobo (1′ s.t. Echiejile), Afolabi; Yussuf Ayila, Etuhu, Obasi; Kanu (12′ s.t. Martins), Yakubu, Uche. All. Lagerback.
Panchina: Ejide, Aiyenugba, Taiwo, Utaka, Haruna, Ideye, Odemwingie , Obinna, , Adeleye.

COREA DEL SUD (4-4-2): Jung Sung Ryong; Cha Du Ri, Lee Young Pyo, Cho Yong Hyung, Lee Jung Soo; Kim Jung Woo, Ki Sung Yong (dal 42′ s.t. Kim Jae Sung), Park Ji Sung, Lee Chung Yong; Park Chu Young (48′ s.t. Kim Dong Jin), Yeom Ki Hun (dal 19′ s.t. Kim Nam Il). All: Huh Jung Moo.
Panchina: Lee W. Jae; Kim Young Kwang; Oh Beom Seok; Kim Hyung II, Kim Bo Kyung; Ahn Jung Hwan; Lee Seung Yeoul; Lee Dong Guk; Kang Min Soo.

ARBITRO: Benquerenqa (Portogallo)
NOTE: Ammonito Enyeama, Obasi, Yussuf Ayila

Chosun

Massimo Brignolo