SERBIA E CROAZIA VEDONO LE SEMIFINALI

Le due balcaniche chiudono al primo posto nei rispettivi gironi e ai quarti pescano le avversarie più abbordabili.

dal nostro inviato

FIRENZE Chi si attendeva una giornata tranquilla e avara di emozioni, alla Super Final della World League di pallanuoto maschile, ha avuto di che ricredersi. I pronostici sono stati rispettati, è vero. Ma certamente non possono passare inosservati i cinque espulsi definitivi – uno per atto di brutalità, con conseguente squalifica – nella partita tra Serbia e Stati Uniti o la vittoria ai rigori del Montenegro sull’Australia, brava ancora a non farsi distrarre dalla squalifica per doping di due anni al suo portiere James Stanton.

Nel girone A, la Serbia guadagna il primo posto ma, al contempo, perde una pedina fondamentale come Milan Aleksić, espulso per fallo di brutalità: quasi sicuramente salterà i quarti di finali contro il Canada. Partita a dir poco bizzarra, con cinque espulsi in via definitiva, con il centroboa slavo Duško Pijetlović che segna una tripletta in meno di due tempi (finisce sotto la doccia poco prima di metà gara), con il connazionale Prlainović che rimane sorprendentemente a secco dopo due giornate da indiscusso protagonista.

Nel girone B, invece, il Montenegro conferma le difficoltà incontrate in questa prima fase di Super Final: dopo la sofferta vittoria sul Canada nel match inaugurale, dopo la sconfitta senza attenuanti con la Croazia, arriva il successo strappato ai rigori ad un’Australia che renderà sicuramente la vita difficile all’Italia nei quarti di finale. Per quasi due tempi i montenegrini, ancora privi di Nikola Janović per infortunio, sembrano condurre agevolmente, poi si lasciano acciuffare sino all’epilogo dei rigori, dove viene scongiurato il rischio del terzo posto (e di beccare l’Italia padrona di casa ai quarti). Vince anche la Croazia sul Canada, senza premere più del dovuto sull’acceleratore: Rudić preserva le energie togliendo un centroboa – Dobud – e portando in panchina il portiere di riserva Nižić. Bella prova per il ventunenne Sandro Sukno, nuovo acquisto della Pro Recco, a segno per ben quattro volte, tra i canadesi il centroboa Constantin si conferma un giovane promettente realizzando una tripletta: chissà che qualche squadra europea non metta gli occhi su di lui.

 

WORLD LEAGUE SUPER FINAL
FIRENZE, 21-26 GIUGNO
3a GIORNATA

 

GIRONE A

SERBIA-STATI UNITI 11-5 (3-1, 4-1, 3.1, 1-2)

SERBIA: Soro, Avramović, Gocić, Vanja Udovičić 2, Ćuk, Duško Pijetlović 3, Nikić 2, Aleksić 1, Rađen, Filipović 3, Prlainović, Mitrović, Gojko Pijetlović. All. Dejan Udovičić (squalificato, in panchina Dejan Stanojević).

STATI UNITI: Moses, Varellas, Hudnut, Powers 1, Wright, Buckner, Beaubien, Azevedo 1, Bailey 1, Hutten, Smith 2, Krumpholz, Mann. All. Schroeder.

ARBITRI: Peris (CRO) e Naumov (RUS).

NOTE: superiorità numeriche Serbia 7/8 + 2 rig., Stati Uniti 3/13. Espulsi definitivamente per somma di falli Duško Pijetlović a 0’03” st, Smith a o’26” tt, Gocic a 5’36” qt e Hudnut a 2’32” qt. Espulso definitivamente per atto di brutalità – con squalifica – Aleksić a 2’57” qt.

 

CINA-ITALIA 9-12

CLASSIFICA: Serbia 8 pti, Italia 7 pti, Stati Uniti 3 pti, Cina 0 pti.

 

GIRONE B

MONTENEGRO-AUSTRALIA 8-5 dtr (2-1, 1-1, 0-1, 1-1; 4-1)

MONTENEGRO: Radić, Draško Brguljan, Radović 2, Danilović, Vukčević, Tičić, Mlađan Janović 2, Drašković, Klikovac, Darko Brguljan, Petrović, Jokić, Šefik. All. Porobić.

AUSTRALIA: Quinlivan, Campbell, Cleland, Baird 1, Maitland, Martin, Cotterill, McGregor, Younger 1, Woods, Howden 1, Miller, Roach 1. All. Fox.

ARBITRI: Goldenberg (USA) e Ni Shi (CHI).

NOTE: superiorità numeriche Montenegro 1/7 + 2 rig., Australia 1/7. Sequenza rigori: Radović gol, Howden gol, Mlađan Janović gol, Miller sbagliato, Danilović gol, Maitland sbagliato, Petrović gol.

 

CANADA-CROAZIA 8-13 (3-3, 2-3, 3-4, 0-3)

CANADA: Randall, Kudaba, Touni 1, Constantin 3, Boyd, Robinson 1, Conway, Graham 3, Gasic, Dakic, Vikalo, McElroy, Aleksic. All. Jovanović.

CROAZIA: Pavić, Burić 1, Bošković 1, Buljubašić 2, Marković, Muslim, Karač 1, Bušlje 1, Sukno 4, Barać 2, Paškvalin, Obradović 1, Nižić. All. Rudić.

ARBITRI: Margeta (SLO) e Moliner (ESP).

NOTE: superiorità numeriche Canada 5/7, Croazia 6/9.

CLASSIFICA: Croazia 9 pti, Montenegro 5 pti, Australia 4 pti, Canada 0 pti.

 

QUARTI DI FINALE

Ore 16.00: STATI UNITI-MONTENEGRO

Ore 17.30: SERBIA-CANADA

Ore 19.00: CINA-CROAZIA

Ore 20.30: ITALIA-AUSTRALIA

Simone Pierotti

USA E AUSTRALIA, PRONTO RISCATTO

Americani e oceanici vincono le loro prime partite alla Super Final dopo la sconfitta all’esordio.

dal nostro inviato

FIRENZE Nessuna sorpresa nelle altre partite della seconda giornata di Super Final di World League alla piscina “Costoli” di Firenze: come era facilmente prevedibile, Stati Uniti ed Australia colgono il primo successo, rispettivamente contro Cina e Canada.

Difficile, tuttavia, etichettare come “partita da allenamento” la vittoria degli statunitensi sugli asiatici nel girone A: la Cina, infatti, resta in partita per oltre metà del primo tempo. Dopo la serata da polveri bagnate contro il Settebello, si riscatta nel migliore dei modi il capitano Tony Azevedo con ben quattro reti, con altrettanti compagni che si fermano invece alla doppietta personale. Onore, comunque, ai ragazzi di Cai Tianxiong per aver mostrato qualche segnale di crescita, anche se il dato delle superiorità numeriche (1/9) rimane impietoso come quello della partita contro la Serbia. Giornata da raccontare ai futuri nipotini per il cinese Guo Junliang: una tripletta contro i vicecampioni olimpici in carica no si verifica tutti i giorni.

Nel girone B, grande prova di forza dell’Australia, per niente distratta dalla tegola della squalifica per doping comminata al suo portiere James Stanton, comunque non convocato per la Super Final: i gialloverdi domano 13-8 il Canada prenotando, così, il terzo posto in classifica. Gli americani confermano, tuttavia, di essere squadra atleticamente preparata e solida in difesa, a dispetto della giovane età: da seguire il centroboa Nicolas Constantin, classe 1991, e l’attaccante Justin Boyd che si sta facendo le ossa in Europa con la calottina del Budva. Secondo penalty consecutivo neutralizzato da Randall: dopo il montenegrino Jokić l’altro giocatore ipnotizzato dal numero uno canadese è McGregor.

Domani giornata decisiva per stabilire le classifiche finali della fase eleiminatoria e dare così vita al tabellone dei quarti di finale: l’Italia gioca con la Cina, il match-clou è Serbia-Stati Uniti, chiudono il programma Montenegro-Australia e Croazia-Canada.

 

 

WORLD LEAGUE SUPER FINAL
FIRENZE, 21-26 GIUGNO
1a GIORNATA

GIRONE A

STATI UNITI-CINA 13-6 (4-3, 3-2, 4-1, 2-0)

STATI UNITI: Moses, Varellas 1, Hudnut 2, Powers, Wright, Alexander 2, Beaubien, Azevedo 4, Buckner, Hutten, Smith, Krumpholz 2, Mann 2. All. Schroeder.

CINA: Ge, Tan 1, Liang Zhonxing 1,  Yu, Guo 3, Pan, Li Bin, Wang, Xie, Liang Nianxiang, Zang, Jiang, Wu. All. Cai.

ARBITRI: Peris (CRO) e Brguljan (MNE).

NOTE: superiorità numeriche Stati Uniti 6/9, Cina 1/9.

SERBIA-ITALIA 13-12 dtr

CLASSIFICA: Serbia 5 pti, Italia 4, Stati Uniti 3, Cina 0.

 

GIRONE B

MONTENEGRO-CROAZIA 5-11

AUSTRALIA-CANADA 13-8 (4-2, 4-2, 2-2, 3-2)

AUSTRALIA: Quinlivan, Campbell 2, Cleland 1, Younger, Maitland, Martin 1, Cotterill 2, McGregor 3, Swift 1, Woods 2, Howden, Miller, Roach 1. All. Fox.

CANADA: Randall, Kudaba 1, Touni, Constantin 2, Boyd 2, Robinson, Conway, Graham 3, Gasic, Dakic, Vikalo, McElroy, Aleksic. All. Jovanović.

ARBITRI: Ni Shi (CHI) e Čirić (SRB).

NOTE: espulsi definitivamente Constantin a 7’29” qt e Robinson a 2’39” qt per somma di falli. A 7’29” qt Randall respinge rigore a McGregor.

CLASSIFICA: Croazia 6 pti, Montenegro e Australia 3 pti, Canada 0 pti.

Simone Pierotti

SETTEBELLO DIECI E LODE

Superba prestazione dell’Italia all’esordio nella Super Final di World League: USA sconfitti 10-4.

dal nostro inviato

FIRENZE Per capire che, forse, qualcosa è davvero cambiato nel Settebello basta tracciare un semplice paragone: due anni fa, ai Mondiali di Roma, l’Italia esordiva con una sconfitta patita per mano degli Stati Uniti, con le bordate di Azevedo che tirarono giù il friabile muro edificato dal ct Campagna. Due anni dopo, nel debutto alle finali della World League a Firenze, gli azzurri dell’allenatore siracusano interrompono la serie negativa con gli yankees con un successo squillante (10-4) e, soprattutto, una prova convincente tanto in difesa quanto in attacco nelle situazioni di superiorità numerica.

Che inizio! Lo scatto vinto da Figlioli è il segnale che annuncia la partenza sfavillante del Settebello. Che trova il vantaggio con un’azione da manuale: Tempesti azzecca i tempi dell’uscita su Bailey, palla a Fiorentini, controfuga innescata e Felugo beffa Moses disegnando una bellissima palombella (per la cronaca: anche due anni fa, ai Mondiali di Roma, il centrovasca recchelino aveva regalato un simile capolavoro). Subìto il pareggio, con gli Usa che beneficiano di una doppia superiorità numerica, gli azzurri riprendono a volare: Deserti guadagna un’espulsione  sui due metri e Giorgetti ne fa tesoro siglando il raddoppio, lo stesso centroboa si vede annullare il 3-1 per un fallo, salvo poi siglarlo poco dopo al termine di una controfuga in tutta solitudine di Felugo. Gli Stati Uniti riescono a far leva solo sulla fisicità, con Smith e Hutten particolarmente ruvidi nella marcatura al centro.

Ermetico e cinico. Ad eccezione per il momentaneo pareggio di Powers, il merito principale dell’Italia è esattamente quello di limitare il potenziale offensivo della squadra di Terry Schroeder. Soprattutto quello del capitano Tony Azevedo, il più temuto alla vigilia, rivelatosi poi innocuo come uno squalo sdentato. Poche volte gli azzurri incappano nel fallo grave: quando succede, la squadra protegge Tempesti in modo egregio e, nelle rare situazioni in cui sembrerebbe esserci una falla, l’estremo difensore rende nulli i tentativi ravvicinati di Bailey e Mann. Per oltre due tempi gli Stati Uniti non riescono a far centro, l’Italia invece sfrutta magistralmente tutte le superiorità numeriche: 8-2 alla fine del terzo parziale, è fatta. Una notte magica, come quella di Alex Giorgetti, miglior marcatore italiano con tre reti. Come quella del toscano Stefano Tempesti, capitano del Settebello nella città che lo ha lanciato nell’orbita della grande pallanuoto. Come quella di Sandro Campagna che, stanotte, sognerà la grande impresa di battere domani la Serbia.

 

Martedì 21 giugno 2011
ITALIA-STATI UNITI 10-4
(3-1, 2-0, 3-1, 2-2)
Piscina Paolo Costoli, Firenze

ITALIA: Tempesti, Luongo 1, Gitto, Figlioli 1, Pérez, Felugo 1, Giacoppo, Gallo 2, Presciutti 1, Fiorentini, Aicardi, Deserti 1, Giorgetti 3. All. Campagna.

STATI UNITI: Moses, Varellas, Hudnut 1, Powers 2, Wright, Alexander, Beaubien, Azevedo, Bailey, Hutten, Smith, Krumpholz, Mann. All. Schroeder.

ARBITRI: Margeta (SLO) e Naumov (RUS).

NOTE: superiorità numeriche Italia 3/5, Stati Uniti 3/7. Espulso Hutten per somma di falli a 1’27” qt.

 

Simone Pierotti

WORLD LEAGUE: BALCANICHE OK

Nella prima giornata di Super Final, vincono tutte le squadre balcaniche.

dal nostro inviato

FIRENZE Era difficile, se non impossibile, pronosticare un esito differente. Ma le partite, si sa, per essere vinte devono prima di tutto essere giocate. E con concentrazione. Onore, dunque, alle tre nazionali balcaniche – Croazia, Montenegro e Serbia – che nella giornata inaugurale della Super Final di World League, a Firenze, non steccano.

Nel girone A, quello dell’Italia, esordio fin troppo facile per la Serbia detentrice del titolo e vincitrice di quattro delle ultime cinque edizioni: Vanja Udovičić e compagni non hanno pietà della Cina, una delle eccellenze della pallanuoto asiatica, ancora acerba per pretendere di impensierire le grandi potenze mondiali. Giornata di gloria per Milan Aleksić, autore di una tripletta, e per i compagni Filipović, Nikić e Duško Pijetlović, tutti a segno con una doppietta. Volenterosi quanto si vuole, ma tecnicamente inferiori, i cinesi hanno vinto la resistenza di Slobodan Soro solamente in due occasioni, di cui una in superiorità numerica (1/9 il dato finale, di strada ce n’è ancora da fare…).

Nel girone B, vittoria a fatica per il Montenegro su un sorprendente Canada che, non più tardi di tre anni fa, ai Giochi di Pechino rimediò un secco 12-0 per mano dei balcanici. Questa volta finisce 8-6 in favore degli “Squali rossi”, per i quali però la giornata era iniziata malissimo: sotto di due reti nel primo tempo, Jokić che si fa parare un rigore da Randall. Il coach degli americani Dragan Jovanović, ex portiere della Jugoslavia, schiera un nugolo di giovani – ben sei i ventenni in acqua – che sopperiscono alla mancanza di un centroboa di ruolo con una grande preparazione nel nuoto: fino al terzo tempo, chiuso sul 5-5, funziona, poi nel lungo termine i montenegrini fanno sentire la maggior esperienza.  Da notare, tra i balcanici, le assenze dei recchelini Ivović e Zloković. Meno equilibrata la sfida tra Australia e Croazia, che lo scorso anno a Niš terminò con la clamorosa vittoria degli wallabies: gli uomini di Rudić imparano la lezione e mettono al sicuro i primi tre punti (12-6 il finale) aggiudicandosi il primo tempo con un secco 4-0. Fatali, agli australiani, le superiorità numeriche, con nemmeno un gol segnato in situazione di uomo in più.

Domani grande giornata con le attese sfide Croazia-Montenegro e Italia-Serbia: chiudono il programma giornaliero Stati Uniti-Cina (si fosse giocata negli anni Settanta si sarebbe parlato di “diplomazia della pallanuoto”) e Canada-Australia.

 

WORLD LEAGUE SUPER FINAL
FIRENZE, 21-26 GIUGNO
1a GIORNATA

 

GIRONE A

SERBIA-CINA 13-2 (3-1, 5-0, 3-0, 2-1)

SERBIA: Soro, Avramović, Gocić 1, Vanja Udovičić 1, Petković 1, Duško Pijetlović 2, Nikić 2, Aleksić 3, Rađen, Filipović 2, Pralinović 1, Mitrović, Gojko Pijetlović. All. Dejan Udovičić.

CINA: Ge, Tan, Liang, Yu, Guo, Pan 1, Li Bin, Wang, Xie 1, Li Li, Zhang, Dong, Wu. All. Cai.

ARBITRI: Terpenka (CAN) e Flahive (AUS).

NOTE: superiorità numeriche Serbia 3/5 + 1 rig., Cina 1/9. Espulso Rađen per somma di falli a 1’23” qt.

 

ITALIA-STATI UNITI 10-4

CLASSIFICA: Italia e Serbia 3 pti, Stati Uniti e Cina 0.

 

GIRONE B

MONTENEGRO-CANADA 8-6 (1-3, 2-1, 2-1, 3-1)

MONTENEGRO: Radić, Draško Brguljan, Radović 1, Danilović, Vukčević 1, Tičić 1, Mlađan Janović 1, Nikola Janović 1, Klikovac, Darko Brguljan 2, Petrović 1, Jokić, Šćepanović. All. Porobić.

CANADA: Randall, Kudaba 1, Touni, Constantin 1, Boyd 2, Robinson, Conway, Graham, Gasic, Dakic, Vikalo, McElroy 2, Aleksic. All. Jovanović.

ARBITRI: Caputi (ITA) e Stavropoulos (GRE).

NOTE: superiorità numeriche Montenegro 2/5, Canada 1/5. A 3’00” pt Randall para rigore a Jokić.

 

AUSTRALIA-CROAZIA 6-12 (0-4, 1-1, 3-3, 2-4)

AUSTRALIA: Dennerley, Campbell 1, Cleland, Baird, Maitland, Martin, Cotterill, McGregor, Younger, Woods 1, Howden 1, Miller 2, Roach 1. All. Fox.

CROAZIA: Pavić, Burić, Bošković 2, Dobud, Joković 1, Muslim 1, Karač, Bušlje 1, Sukno 2, Barać, Paškvalin 2, Obradović 2, Buljubašić 1. All. Rudić.

ARBITRI: Goldenberg (USA) e MOLINER (ESP).

NOTE: superiorità numeriche Australia 0/6, Croazia 2/8 + 1 rig. Espulso Martin per somma di falli a 5’58” qt.

CLASSIFICA: Montenegro e Croazia 3 pti, Canada e Australia 0 pti.

Simone Pierotti

GODI FIORENZA

Tutto pronto nel capoluogo toscano per la Super Final della World League maschile.

Mancava da tanti anni – dodici, per l’esattezza – la grande pallanuoto internazionale, a Firenze. Mancava da dodici anni alla piscina Costoli, storico impianto all’aria aperta rimesso in sesto con un investimento da 200mila euro. E la prossima settimana, dal 21 al 26 giugno, torna in grande stile con la Super Final della World League maschile. Che, per la seconda volta, farà tappa in Italia a tre anni di distanza dall’edizione disputata a Genova. Per la Federnuoto, reduce dall’organizzazione dell’atto finale dell’Eurolega maschile, è certamente un onore, per il Settebello del ct Sandro Campagna l’occasione di confrontarsi con le migliori squadre al mondo – mancano, a voler cercare il pelo nell’uovo, solo Spagna ed Ungheria – e di dimostrare che l’argento conquistato lo scorso settembre agli Europei di Zagabria non è stato episodico.

Proprio gli azzurri sono stati inseriti nel girone A, un gruppo piuttosto impegnativo come testimonia la presenza di Serbia e Stati Uniti. I balcanici arriveranno in Toscana ebbri di entusiasmo per la conquista dell’Eurolega ad opera del Partizan Belgrado, che rifornisce numerosi elementi alla nazionale guidata da Dejan Udovičić: il ct era a Roma, a visionare conferme e possibili innesti per la sua squadra, e avrà appuntato ben più di un nome sul proprio taccuino. Da non dimenticare, poi, che i vari Mitrović, Nikić, Rađen, Prlainović e Udovičić si presenteranno alla Costoli in qualità di detentori del titolo e, soprattutto, di vincitori della competizione in tre delle ultime quattro edizioni. Attenzione anche agli Stati Uniti, unica potenza pallanotistica non europea: sotto la guida di Terry Schroeder gli americani si sono sempre più imposti sulla scena internazionale, arrivando a conquistare un argento olimpico ed un quarto posto ai Mondiali. Merito di quei giocatori cresciuti nei campionati del Vecchio Continente, con il centrovasca di origini brasiliane Tony Azevedo su tutti. Vittima predestinata, invece, sembrerebbe essere la Cina che lo scorso autunno ha visto sfumare, per un solo gol di distacco, il sesto oro della sua storia ai Giochi asiatici: tra gli uomini di Tianxoing Cai e gli avversari c’è un divario al momento incolmabile, la qualificazione ai danni di Giappone, Nuova Zelanda e, soprattutto, Kazakistan è comunque il segnale che il movimento sta andando nella giusta direzione.

Nel girone B la corsa al primo posto pare essere tutta una questione – ma guarda un po’ – balcanica: la Croazia, che il santone Ratko Rudić ha trascinato sulla vetta dell’Europa, ed il Montenegro di Petar Porobić sono, indubbiamente, le corazzate di questo gruppo. Il confronto diretto tra le due nazionali sarà un’interessante rivincita della finalissima dell’edizione di due anni fa, disputata a Podgorica e vinta dai padroni di casa. A completare il gruppo l’Australia di John Fox che, come dimostrato lo scorso anno a Niš, ha saputo voltar pagina dopo il traumatico addio di Pietro Figlioli per il Settebello e, infine, il Canada: i cugini “poveri” degli USA affideranno le chiavi della squadra al promettente Justin Boyd, giocatore in forza al Budva, che nella recente Final Four di Eurolega ha messo a segno una doppietta nella finale per il terzo posto.