GOLF: HA PRESO IL VIA L’OPEN CHAMPIONSHIP

Nella cornice dell’Old Course di StAndrews ha preso il via la 139ma edizione dell’Open Championship di Golf. Tra gli attesi protagonisti anche i fratelli Molinari.

St AndrewsIl Golf è nato sui links, campi tra costa, dune e campagna dove limitatissimo era, ed è tuttora l’intervento dell’uomo, e la difficoltà del campo deriva dalle condizioni meteorologiche in zone spesso battute dai venti e dalla conformazione molto varia del terreno del quale sono parte integrante i pot bunker, aree sabbiose, veri e propri buchi, dove in passato si rifugiavano i greggi durante le tempeste. Nulla a che vedere con i campi da golf disegnati dagli architetti in giro per il mondo con fairway liscissimi, bunker posizionati ad hoc per rendere la vita difficile ai golfisti.

L’Old Course è il link per antonomasia e non stupisce quindi che in assenza di condizioni meteorologiche avverse il campo di St Andrews, dopo oggi ha preso il via la 139ma edizione dell’Open Championship, si trasformi in un campo estremamente facile. Accade quindi che fino alle 16 quando si alza il vento che precede la pioggia arrivata un paio di ore più tardi, vengano consegnati score estremamente generosi come quello del leader, il nordirlandese McIlroy con il suo 63 (9 colpi sotto il par), quello del sudafricano Oosthuizen, partito intorno a mezzogiorno, secondo a 2 colpi dal leader o quello di Tiger Woods (67) che, non a caso, ha vinto le ultime due edizioni sull’Old Course beneficiate da ottime condizioni del tempo.

Per coloro che si sono trovati a lottare sul campo contro il vento e la pioggia è stata un’altra gara nella quale non è per nulla da disdegnare il 69 ottenuto da Edoardo Molinari che la settimana scorsa ha dimostrato di trovarsi a suo agio sui campi scozzesi vincendo a Loch Lomond lo Scottish Open. Non si è trovato, invece, a suo agio il fratello Francesco che ha lottato contro il campo per tutta la giornata non trovando il modo, sono sue parole, “di interpretare le condizioni di gioco”. Il suo 74 che lo pone al 117° posto della classifica lo mette a rischio di taglio domani sera mentre il 30° posto del fratello lo posiziona in rampa di lancio per una performance che potrebbe valergli la convocazione nella squadra europea di Ryder Cup.

Classifica dopo 18 buche

1 MCILROY, Rory NIR 63 -9
2 OOSTHUIZEN, Louis RSA 65 -7
T3 DALY, John USA 66 -6
T3 COLTART, Andrew SCO 66 -6
T3 TILEY, Steven ENG 66 -6
T3 DREDGE, Bradley WAL 66 -6
T3 HANSON, Peter SWE 66 -6
T8 SIEM, Marcel GER 67 -5
T8 WATNEY, Nick USA 67 -5
T8 GLOVER, Lucas USA 67 -5
T8 O’HAIR, Sean USA 67 -5
T8 WOODS, Tiger USA 67 -5
T8 ANDERSSON HED, Fredrik SWE 67 -5
T8 CANIZARES, Alejandro ESP 67 -5
T8 YANG, Y.E. KOR 67 -5
T8 WESTWOOD, Lee ENG 67 -5
T17 ROCK, Robert ENG 68 -4
T17 SENDEN, John AUS 68 -4
T17 MCGOWAN, Ross ENG 68 -4
T17 IMMELMAN, Trevor RSA 68 -4
T17 WILSON, Oliver ENG 68 -4
T17 FISHER, Ross ENG 68 -4
T17 VILLEGAS, Camilo COL 68 -4
T17 ISHIKAWA, Ryo JPN 68 -4
T17 STENSON, Henrik SWE 68 -4
T17 JEONG, Jin (A) KOR 68 -4
T17 LOWRY, Shane IRL 68 -4
T17 SINGH, Vijay FIJ 68 -4
T17 BARNES, Ricky USA 68 -4
T30 LAWRIE, Paul SCO 69 -3
T30 MARINO, Steve USA 69 -3
T30 DYSON, Simon ENG 69 -3
T30 ALLENBY, Robert AUS 69 -3
T30 MAHAN, Hunter USA 69 -3
T30 ELS, Ernie RSA 69 -3
T30 O’MEARA, Mark USA 69 -3
T30 VAN PELT, Bo USA 69 -3
T30 GARRIDO, Ignacio ESP 69 -3
T30 KARLSSON, Robert SWE 69 -3
T30 JOHNSON, Dustin USA 69 -3
T30 CASEY, Paul ENG 69 -3
T30 GOOSEN, Retief RSA 69 -3
T30 MOLINARI, Edoardo ITA 69 -3
T30 KAYMER, Martin GER 69 -3
T30 CHIA, Danny MAS 69 -3

Massimo Brignolo

TOUR: CAVENDISH – PETACCHI 3-2

Mark Cavendish si aggiudica lo sprint dell’undicesima tappa e conquista il terzo successo ma la maglia verde è di Petacchi

Mark CavendishIl sole e il caldo non danno tregua ai corridori nemmeno nell’undicesima tappa, lunga 184.5 km tra Sisteron e Bourg-lès-Valence. La città del distretto della Drôme, nel cuore della valle del Rodano, ospita per la prima volta il Tour de France, al termine di una frazione caratterizzata da un unico gran premio della montagna di terza categoria e da lunghissimi tratti di pianura e discesa.

A differenza di ieri, oggi è il primo attacco a portar via la fuga di giornata: il terzetto che si sgancia sin dai primissimi metri è composto da Anthony Geslin (Française des Jeux), esperto passista veloce, Stéphane Augé (Cofidis), trentaseienne vincitore di otto corse in carriera, e José Alberto Benitez (Footon-Servetto), longilineo scalatore spagnolo. Tra i fuggitivi, Geslin è indubbiamente il corridore più titolato: trentenne di Alençon, sale alla ribalta al Campionato del Mondo 2005, cogliendo una prestigiosa medaglia di bronzo alle spalle di Boonen e Valverde; tra i sette successi colti in carriera, si annoverano anche una Parigi-Camembert ed una Freccia del Brabante, corse dotate di un certo prestigio.

I ragazzi in testa alla corsa si danno cambi regolari, ma le squadre dei velocisti non vogliono perdere l’occasione di portare i propri capitani allo sprint, e dunque il vantaggio dei tre davanti non assume mai proporzioni troppo grandi, restando tra i 3 e i 5 minuti.  Ai 23 km dal traguardo, Augé, Geslin e Benitez si stringono reciprocamente la mano, congratulandosi per aver resistito oltre 150 km in fuga: il gruppo li riassorbe ed inizia la lunga preparazione della volata. Sfruttando il vento laterale, gli uomini della Saxo Bank, la squadra della maglia gialla, tentano però di fare i famigerati “ventagli”, e in effetti una parte del plotone perde contatto dai primi, ma tra di essi non c’è nessun big di classifica: dopo questa sparata, entrano in scena la HTC-Columbia di Mark Cavendish e la Lampre-Farnese Vini di Petacchi, che impongono un ritmo talmente elevato da scoraggiare qualunque tentativo di fuga nel finale. Proprio Cavendish, imboccato ottimamente dai compagni di squadra, si prodiga in uno sprint molto lungo ma al tempo stesso irresistibile per gli avversari, visto che né Petacchi né Farrar riescono ad uscirgli di ruota: un unico connubio di intelligenza, potenza e forza accompagnano la vittoria dell’inglese, con i suoi rivali che si devono accontentare dei piazzamenti. In compenso, Petacchi si consola conquistando la maglia verde della classifica a punti. Per Cavendish si tratta del tredicesimo successo in carriera alla Grande Boucle, superando così McEwen, Zabel e Cipollini nella graduatoria dei plurivittoriosi in questa corsa.

Domani sono in programma 210.5 km tra Bourg-de-Péage e Mende: cinque gran premi della montagna di terza e seconda categoria, ultimo scollinamento ad un paio di chilometri dalla conclusione, sulla cima intitolata a Laurent Jalabert. Tappa adattissima per fughe o colpi di mano nel finale.

Giovedì 15  luglio 2010
Tour de France, undicesima tappa
Sisteron – Bourg-lès-Valence (184.5 km)

ORDINE D’ARRIVO:

Ciclista Squadra Tempo
1. Mark CAVENDISH HTC-Columbia 4h42’29”
(media 39,2 km/h)
2. Alessandro PETACCHI
Lampre-Farnese Vini stesso tempo
3. Tyler FARRAR
Garmin stesso tempo
4. José Joaquin ROJAS
Caisse d’Epargne stesso tempo
5. Robbie MCEWEN
Team Katusha stesso tempo

CLASSIFICA GENERALE:

Ciclista Squadra Tempo
1. Andy SCHLECK
Saxo Bank 53h43’25”
2. Alberto CONTADOR Astana a 41″
3. Samuel SÁNCHEZ
Euskaltel-Euskadi a 2’45
10. Ivan BASSO
Liquigas Doimo a 5’09”

MAGLIA VERDE (punti):

Ciclista Squadra Punti
1. Alessandro PETACCHI
Lampre-Farnese Vini 161
2. Thor HUSHOVD Cérvelo 157
3. Robbie MCEWEN
Team Katusha 138

MAGLIA A POIS (montagna):

Ciclista Squadra Punti
1. Jérôme PINEAU Quick Step 92
2. Anthony CHARTEAU
Bbox Bouygues Tlc 90
3. Christophe MOREAU
Caisse d’Epargne 62

MAGLIA BIANCA (giovani):

Ciclista Squadra Tempo
1. Andy SCHLECK
Saxo Bank 53h43’25”
2. Robert GESINK
Rabobank a 4’22”
3. Roman KREUZIGER
Liquigas-Doimo a 5’11”

Marco Regazzoni

IERI & OGGI: JIM THORPE VINCE IL DECATHLON ALLE OLIMPIADI DI STOCCOLMA

Novantotto anni fa, Jim Thorpe “Sentiero Lucente” dopo aver vinto il titolo olimpico nel pentathlon domina la concorrenza nel primo ed unico decathlon della sua vita.

Jim ThorpePur non essendo il primo indiano d’America a partecipare alle Olimpiadi – nel 1904 il primo in assoluto fu Frank Pierce della tribù dei Seneca e quattro anni dopo Frank Mount Pleasant (Tuscalosa) e Tewanima (Hopi) conquistarono due sesti posti – “Sentiero Lucente“, al secolo Jim Thorpe irruppe sulla scena olimpica nel 1912 con tutta la sua potenza fisica per passare alla storia come uno degli atleti più forti della storia.

Nato in una riserva indiana ma di sangue misto – entrambi i genitori avevano madri native americane e padri europei, Thorpe fu cresciuto come un pellerossa e si avvicinò durante l’adolescenza allo sport con doti spiccate di polivalenza: atletica, football americano, baseball, lacrosse. Nel 1911 Thorpe iniziò ad eccellere nell’atletica e partè un grande operazione pubblicitaria ante litteram per favorire la sua partecipazione alle Olimpiadi di Stoccolma del 1912 alle quali si qualificò vincendo i Trials del Pentathlon, prova consistente in salto in lungo, lancio del giavellotto, 200 m piani, lancio del disco e 1500 m. La qualificazione gli valse anche l’ammissione alle gare olimpiche di salto in lungo, salto in alto e del decathlon di nuova introduzione.

A Stoccolma nel suo primo giorno di gara, Thorpe stravinse la medaglia d’Oro nel Pentathlon con quattro vittorie e un terzo posto (giavellotto). Il giorno successivo si classificò al quarto posto nel Salto in Alto e quattro giorni dopo finì il Salto in Lungo al settimo posto. L’ultima fatica era rappresentata dal Decathlon che nei programmi dell’epoca distribuiva i dieci eventi in tre giornate. Il 13 luglio, Sentiero Lucente ottenne il terzo tempo nei 100 metri (11″2), la terza misura nel salto in lungo (6.79) e il miglior lancio nel getto del peso (12.89). Il giorno successivo si impose nell’alto (1.87), ottenne il quarto tempo nei 400 metri (52″2), la terza misura nel disco (36.98) e il miglior tempo nei 110 hs (15″6). Il 15 luglio 1912, nell’ultima giornata del suo primo e unico Decathlon della carriera, Jim Thorpe concluse trionfalmente le sue fatiche saltando 3.25 nel salto con l’asta (terzo), ottenendo la quarta misura  nel giavellotto (45.70) e chiudendo al primo posto i 1500 metri in 4’40″1.

Accolto da trionfatore al suo ritorno in patria, venne presto bandito dal movimento olimpico per il suo passato da giocatore professionista in squadre di infima lega di baseball e mentre dal 1913 al 1919, dopo tale decisione, giocò nella MLB con i New York Giants.

Solo nel 1982, Thorpe fu riabilitato dal Comitato Olimpico per vizi procedurali nella sua squalifica: ai suoi familiari vennero restituite le medaglie e Sentiero Lucente ricomparve, al fianco di coloro che furono proclamati vincitori dopo la sua squalifica, nelle classifiche ufficiali.

Massimo Brignolo

WORLD LEAGUE: OK SERBIA E MONTENEGRO

Nella Final Eight della World League di Pallanuoto la Serbia vince il derby con la Croazia e il Montenegro supera la Spagna

UdovičićEra il giorno di Serbia-Croazia alla Final Eight della World League di pallanuoto maschile, in corso a Niš in Serbia, e le ottime premesse non sono stato affatto disattese. Nel girone A, Montenegro e Stati Uniti confermano la loro leadership: i balcanici battono per 11-7 la Spagna, grazie ad una nuova ottima prestazione dei fratelli Janović, Nikola e Mlađan, che in due hanno messo a segno l’ottimo bottino di cinque reti. Con risultato quasi identico (11-5) gli statunitensi hanno superato l’ostacolo cinese: gli asiatici resistono un tempo, poi nel secondo parziale gli USA piazzano un parziale di tre reti e compiono la fuga decisiva verso la vittoria.

Nel girone B, tutto facile per l’Australia che liquida il Sud Africa per 19-4: il capocannoniere degli Aussie in questa giornata di gloria è Billy Miller, autore di quattro reti. Ma i riflettori erano tutti puntati su Serbia-Croazia, derby balcanico interessante non solo per i contenuti tecnici ma anche per le molteplici implicazioni storiche e politiche. E lo spettacolo non è mancato: partenza bruciante dei croati che chiudono il primo tempo in vantaggio per 3-1, poi nei successivi due quarti la Serbia riesce a recuperare lo svantaggio e poi a compiere il sorpasso decisivo, gestendo infine l’esiguo vantaggio nell’ultimo parziale e conducendo in porto l’incontro per 9-8. Oggi si giocano gli scontri diretti per assegnare i primi posti nei due gironi (Montenegro-Stati Uniti nel gruppo A, Serbia-Australia nel gruppo B: equilibrato e dall’esito incerto il primo, pronostico a favore del settebello europeo nel secondo).

GIRONE A

STATI UNITI-CINA 11-5 (3-2, 3-0, 2-1, 3-2)

STATI UNITI: Moses, Varellas 1, Sharf, Powers 1, Wright 1, Alexander 1, Bukner 2, Azevedo 1, Bailey 1, Hutten 2, Smith 1, Krumpholz, Stevens. All. Schroeder.
CINA: Ge, Tan 1, Liang 1, Yu, Guo, Pan 1, Y. Wang, Xie, Li 1, B. Wang 1, Han, Liand, Wu. All. Cai.
ARBITRI: Peris (Croazia) e Hart (Australia)

MONTENEGRO-SPAGNA 11-7 (4-2, 4-3, 1-1, 2-1)

MONTENEGRO: Radić, Brguljan, Pasković, Danilović, Vukčević, Tičić 2, M. Janović 2, N. Janović 3, Ivović 1, Zloković 1, Gojković 2, Jokić, Šćepanović. All. Porobić.
SPAGNA: I. Aguilar, M. García, Martín 1, G. López, Molina 2, Minguell, Gallego, Español, Valles 2, Perrone 1, Mallarach, X. García 1. D. López. All. R. Aguilar.
ARBITRI: Bock (Germania) e Naumov (Russia)

CLASSIFICA: Montenegro e Stati Uniti 6 pti, Spagna e Cina 0 pti.

OGGI IN ACQUA:
ore 16.00 Cina-Spagna
ore 18.40 Montenegro-Stati Uniti

GIRONE B

AUSTRALIA-SUD AFRICA 19-4 (7-2, 2-0, 3-1, 7-1)

AUSTRALIA: Stanton, Maitland, Miller 4, Swift 2, Younger 2, Cotterill, O’Halloran 3, McGregor 2, Martin, Campbell 1, Baird 2, Howden 3, Dennerley. All. Fox.
SUD AFRICA: Belcher, Card 1, Stewart 1, McCarthy, Manson, Kyte, Samuel 1, Bell 1, Downes, Naidoo, Molyneux, Spencer, Kemp. All. Rowe
ARBITRI: Wang Yagi (Cina) e Brguljan (Montenegro)

SERBIA-CROAZIA 9-8 (1-3, 4-2, 2-1, 2-2)

SERBIA: Soro, Avramović 1, Gocicć, V. Udovičić 2, Vapenski 1, D. Pjetlović 2, Nikić 1, Aleksić, Rađen, Filipović, Prlainović 2, Mitrović, G. Pjetlović. All. D. Udovičić
CROAZIA: Nižić, Burić, Bošković, Dobud 2, Joković 1, Karač, Marković, Bušlje 2, Sukno, Muslim 3, Paškvalin, Obradović, Pavić. All. Rudić.
ARBITRI: Gomez (Italia) e Fernández (Spagna)

CLASSIFICA: Serbia e Australia 6 pti, Croazia e Sud Africa 0 pti.

OGGI IN ACQUA:
ore 17.40 Sud Africa-Croazia
ore 20.00 Serbia-Australia

Simone Pierotti

FOOTBALL AMERICANO: OGGI A BOLOGNA COMINCIA LA 4 HELMETS CUP

Blue Team ItaliaInizia oggi alle 18.00 con Italia – Slovenia la prima edizione del 4 Helmet Trophy – Mediterranean Cup torneo internazionale di Football Americano che si disputerà a Bologna presso l’impianto della Lunetta Gamberini, (“la terra degli Elfi Guerrieri”), tempio storico del Football italiano e casa dei Warriors Bologna. Il 4 Helmet Trophy è il primo torneo internazionale per nazioni organizzato in Italia. Vi partecipano Italia, Slovenia, Turchia e Team Eagles Usa.

È prevista una copertura televisiva con ampie sintesi messe in onda dai canali televisivi Rasport Più, Sportitalia e Dahlia.

BLUE TEAM ITALIA: ricostituitosi nel 2009 per volere della Fidaf per prendere parte ai campionati europei gruppo B, dopo che negli anni Ottanta era stato un punto di riferimento in Europa. Dopo l’onorevole quarto posto ottenuto all’europeo austriaco la nazionale italiana, guidata da Coach James Brockman Oliva, è chiamata a fare un salto di qualità.

SLOVENIA: la federazione slovena è nata nel 2002. La giovane e ambiziosa squadra balcanica è formata da giocatori che militano nelle cinque franchigie slovene della lega dell’Europa centrale: la CEFL. L’allenatore è Dantzler ma nel caso in cui gli sloveni giungessero alla finale sarà sostituito dal Matt Penko. Molte delle loro chance di successo dipenderanno dalla vena del quarterback Robi Fiser.

TURCHIA: benché la federazione (Tbsf) sia davvero molto giovane, il movimento del football americano turco risale già agli anni Novanta. I turchi arriveranno a Bologna davvero agguerriti e potranno contare su numerosi atleti che giocano nel competitivo campionato tedesco.

TEAM EAGLES USA: questa squadra semiprofessionistica, nata nel 2001, ha come obiettivo principale la diffusione, la crescita e lo sviluppo del football americano nel mondo. Proprio per questo i ragazzi di coach Rudy Wyland da nove anni sfidano in competizioni amichevoli squadre di tutto il mondo.

Il calendario

Giovedì 15 luglio              ore 18.00             Blue Team Italia Vs Slovenia
Venerdì 16 luglio             ore 21.00             Turchia Vs. Team Eagles Usa
Sabato 17 luglio                ore 16.00             finale terzo/quarto posto
Sabato 17 luglio                ore 21.00             finale primo/secondo posto

Nicola Sbetti