Sono le Red Bull a monopolizzare la prima fila del GP d’Inghilterra di Silverstone. La Ferrari di Alonso è terza davanti a Hamilton
Incredibili, volanti, fantastiche Red Bull. Ma incredibile, volante, fantastico Sebastian Vettel. Pole position strappata con velocità, ma anche tattica, molta tattica, quando il tedesco ha “giocato” con il compagno di squadra mascherando le proprie prestazioni durante la Q2. Prestazione eccezionale della Red Bull che hanno oscurato in parte il grande lavoro compiuto dalla Ferrari, che con Alonso, ma in parte anche Massa, è sembrata l’unica in grado di poter contrastare il passo delle due lattine volanti. Grossa delusione Mclaren, bocciato il pacchetto di modifiche agli scarichi dopo le prove del venerdì, le monoposto di Woking apparivano a vista lontane anni luce dall’equilibrio e stabilità delle Red Bull. Solo la classe cristallina di uno come Hamilton ha evitato la disfatta completa. Notevoli anche Barrichello, con una Williams che al contrario della Mclaren sembra aver azzeccato gli aggiornamenti, e de La Rosa che arriva in Q3 e si prende il lusso di stare davanti alla sua ex maestà Schumacher, ancora una volta poco convincente.
Ma andiamo con ordine, si parte con la seria prospettiva di vedere le rosse nelle prime file a Silverstone, e storicamente questo sarebbe un segnale decisamente positivo per la stagione rossa. Nelle prima fase solita tragica – sportivamente parlando – apparizione dei tre team debuttanti che si collocano negli ultimi sei posti lasciando la lotta per l’esclusione ridotta a una sola posizione.Posizione che con ben poca gloria viene occupata da Alguersuari imprigionato – dopo un avvio di stagione promettente – in un declino prestazionale che dura ormai da parecchi Gp. Q2 raggiunta per un soffio da Liuzzi, che lamenta un distacco preoccupante rispetto al compagno di squadra Sutil, e da Michael Schumacher che onestamente non sembra così distante dal compagno Rosberg, ma il problema a questo punto è come non si riesca nemmeno a capire quanto Rosberg sia una pietra di paragone effettivamente valida.
In Q2 qualcuno esce confidente della propria forza con gomme dure – Alonso, Webber e Vettel – altri preferiscono non correre troppi rischi e montano da subito gomme morbide – Massa e Hamilton. E proprio con le gomme dure, a dimostrazione della perfetta attitudine della Red Bull alla pista inglese, davanti si piazzano ancora i due piloti in blu, con Alonso e Massa alle loro spalle, confermando così quello che sembra ormai il motivo dominante di questo fine settimana. E’ in questa fase che Vettel “gioca”, e per ben due volte rientra ai box senza segnare il tempo quando nei primi due settori gira su tempi molto simili al compagno di squadra. Petrov, apparso parecchio in palla su questa pista, lamenta problemi tecnici e si autoesclude dalla contesa, Button fatica con una Mclaren con poco grip, classificandosi 14° e deludendo una marea di fans accorsi in suo onore, mentre Hamilton, nonostante tutto, sfrutta ogni millimetro di pista, anche se non fa meglio di un settimo tempo che viste le previsioni della vigilia suona come una mezza sconfitta. Kubica aggancia il treno della Q3 per pochi millesimi, bella prestazione di de La Rosa, dell’inossidabile Barrichello, e anche per le due Mercedes, con Schumacher che precede di poco il compagno Rosberg, e anche di Massa che senza far troppo rumore si piazza non troppo distante da Alonso.
In Q3 i due della Red Bull giocano a carte scoperte, e Vettel – rinfrancato dalla vittoria di Valencia e comunque spaventosamente veloce a Silverstone – si aggiudica la lotta in casa Red Bull, con Webber per un’inezia alle sue spalle, e Alonso eccellente terzo, con una Ferrari che può dirsi inferiore solo alle Red Bull, perlomeno qui a Silverstone.Fantastico Lewis Hamilton che riesce a classificarsi quarto nonostante la giornata persa di ieri, e una Mclaren sorprendentemente fuori forma, e bene anche Rosberg autore di un bel giro che lo ha portato al quinto posto. Alle sue spalle Kubica precede Massa, un poco sotto tono in Q3, gli ottimi Barrichello e de La Rosa, e lo Schumacher 2010, ovverosia un buon pilota e niente di più.
Per domani la prima curva dirà probabilmente molto su chi tra Vettel e Webber si aggiudicherà il Gp di Inghilterra, certo Alonso permettendo.
Pos. |
# |
Pilota |
Macchina |
Q1 |
Q2 |
Q3 |
1 |
5 |
Sebastian Vettel |
Red Bull-Renault |
1′30.841 |
1′30.480 |
1′29.615 |
2 |
6 |
Mark Webber |
Red Bull-Renault |
1′30.436 |
1′30.114 |
1′29.758 |
3 |
8 |
Fernando Alonso |
Ferrari |
1′31.019 |
1′30.700 |
1′30.426 |
4 |
2 |
Lewis Hamilton |
McLaren-Mercedes |
1′31.297 |
1′31.118 |
1′30.556 |
5 |
4 |
Nico Rosberg |
Mercedes |
1′31.406 |
1′31.085 |
1′30.625 |
6 |
11 |
Robert Kubica |
Renault |
1′31.680 |
1′31.344 |
1′31.040 |
7 |
7 |
Felipe Massa |
Ferrari |
1′31.313 |
1′31.010 |
1′31.172 |
8 |
9 |
Rubens Barrichello |
Williams-Cosworth |
1′31.424 |
1′31.242 |
1′31.175 |
9 |
22 |
Pedro de la Rosa |
Sauber-Ferrari |
1′31.533 |
1′31.327 |
1′31.274 |
10 |
3 |
Michael Schumacher |
Mercedes |
1′31.720 |
1′31.022 |
1′31.430 |
11 |
14 |
Adrian Sutil |
Force India-Mercedes |
1′31.109 |
1′31.399 |
|
12 |
23 |
Kamui Kobayashi |
Sauber-Ferrari |
1′31.851 |
1′31.421 |
|
13 |
10 |
Nico Hülkenberg |
Williams-Cosworth |
1′32.144 |
1′31.635 |
|
14 |
1 |
Jenson Button |
McLaren-Mercedes |
1′31.435 |
1′31.699 |
|
15 |
15 |
Vitantonio Liuzzi |
Force India-Mercedes |
1′32.226 |
1′31.708 |
|
16 |
12 |
Vitaly Petrov |
Renault |
1′31.638 |
1′31.796 |
|
17 |
16 |
Sebastien Buemi |
Toro Rosso-Ferrari |
1′31.901 |
1′32.012 |
|
18 |
17 |
Jaime Alguersuari |
Toro Rosso-Ferrari |
1′32.430 |
|
|
19 |
19 |
Heikki Kovalainen |
Lotus-Cosworth |
1′34.405 |
|
|
20 |
24 |
Timo Glock |
Virgin-Cosworth |
1′34.775 |
|
|
21 |
18 |
Jarno Trulli |
Lotus-Cosworth |
1′34.864 |
|
|
22 |
25 |
Lucas di Grassi |
Virgin-Cosworth |
1′35.212 |
|
|
23 |
20 |
Karun Chandhok |
HRT-Cosworth |
1′36.576 |
|
|
24 |
21 |
Sakon Yamamoto |
HRT-Cosworth |
1′36.968 |
|