BEACH SOCCER: CONCLUSA LA SECONDA TAPPA DEL GIRONE NORD

Viareggio Beach SoccerLa matricola Viareggio Beach Soccer in vetta, in tutta solitudine, e già qualificata per la poule scudetto di Ostia di Ferragosto: questo il principale responso della seconda tappa del girone Centro-nord del campionato italiano di beach soccer. A Olgiate Olona, in provincia di Varese, il girone Centro-nord fornisce i primi verdetti e promuove già alle finali la squadra toscana, che ha raccolto l’eredità dei Cavalieri del Mare, scomparsi quest’anno dal panorama beachsocceristico dopo la conquista di due scudetti ed altrettante Supercoppe italiane.

Nei bianconeri di Stefano Santini brilla soprattutto la stella di Gabriele Gori, classe 1987, che con la tappa in terra lombarda sale a quota 17 reti in classifica marcatori, distaccando di sei marcature il tandem Ahmed-Bruno del Milano Beach Soccer, seconda forza del girone. I meneghini hanno avuto un cammino lineare fino all’ultima giornata della tappa, quando si sono dovuti inchinare (ma solo ai rigori) al Coil Lignano Sabbiadoro: i friulani consolidano così il terzo posto in classifica. Per la quarta posizione, l’ultima valida per qualificarsi alla poule scudetto di Ostia, sembra profilarsi un duello tra Colosseum e Sambenedettese.

Prossimo appuntamento con il campionato di beach soccer sarà la seconda tappa del girone Centro-sud, in programma dal 23
al 25 luglio a Pescara.

Questi i risultati e la classifica dopo la seconda tappa del girone Centro-nord.


4a GIORNATA
Viareggio – Alma Juventus Fano  9 – 5
Grumo – Casinò Venezia 4 – 5
Coil Lignano – Bibione 5 – 4
Milano – Cervia 9 – 1
Sambenedettese – Colosseum 2 – 5

5a GIORNATA
Alma Juventus Fano – Bibione 4 – 9
Viareggio – Coil Lignano 7 – 3
Casinò di Venezia – Milano 4 – 16
Colosseum – Cervia 1 – 0
Grumo – Sambendettese 0 – 3

6a GIORNATA
Grumo – Colosseum 1 – 3
Casinò Venezia – Alma Juventus Fano 3 – 4 dtr
Viareggio – Cervia 5 – 4
Coil Lignano – Milano 6 – 5 dtr
Sambenedettese – Bibione 6 – 5

Classifica: Viareggio 18 pt; Milano 15; Coil Lignano 13; Colosseum 12; Sambenedettese 9; Bibione, Casinò Venezia 6; Alma Juventus Fano 5; Cervia 3; Grumo  0

Simone Pierotti

TOUR: SULLE PRIME MONTAGNE NUOVA IMPRESA DI CHAVANEL

Sylvain ChavanelDopo una settimana di corsa, il Tour de France assaggia finalmente le grandi montagne: quest’anno le Alpi vengono affrontate per prime, anche se saranno i Pirenei, da scalare nella seconda metà di corsa, ad offrire le ascese più impegnative. I 166.5 km tra Tournus e Station des Rousses presentano sei gran premi della montagna: nei primi cento chilometri, due di terza categoria e uno di quarta; nel finale, tre di seconda categoria, ovvero la Côte du Barrage Vauglans (scollinamento a 57 km dal traguardo), il Col de la Croix de la Serra (-30 km) e infine la Côte de Lamoura, 14 km di ascesa al 5% di pendenza media, con la vetta posizionata a 5000 metri dall’arrivo. Il paese dove si conclude la tappa, Station des Rousses, è una stazione sciistica situata nel cuore del Giura, a pochi passi dalla Svizzera, e ospita il Tour de France per la prima volta nella storia.

Ancora una volta, appena il direttore di corsa Preudhomme sventola la bandiera che dà il via alla frazione, si scatena la bagarre. Cinque corridori riescono sin da subito ad avvantaggiarsi: si tratta della maglia a pois Jérôme Pineau (Quick Step), intenzionato a difendere la sua divisa di miglior scalatore; del valente passista tedesco Christian Kness (Team Milram); del francese Samuel Dumuolin (Cofidis), 158 cm di grinta e velocità; dell’esperto tedesco Danilo Hondo (Lampre-Farnese Vini), apripista di Petacchi nelle volate e vincitore di due tappe al Giro d’Italia 2001; e del basco Rubén Pérez, corridore completo in forza alla Euskaltel-Euskadi. Il gruppo inizialmente lascia fare, l’unico atleta che tira con un certo vigore è Stuart O’Grady, gregario della maglia gialla Cancellara alla Saxo Bank. Successivamente, è la BBox Bouygues Telecom, squadra esclusa dalla fuga iniziale, a prendere in mano le redini della corsa, facendo scendere il vantaggio dei fuggitivi, per preparare l’attacco del capitano Thomas Voeckler, che avviene puntualmente sulle rampe della Croix de la Ferra: seguendo l’azione del campione nazionale francese, una decina di atleti esce dal gruppo, tra i quali Rafael Valls (Footon-Servetto), Juan Manuel Garate (Rabobank) e Damiano Cunego (Lampre-Farnese Vini). Nel giro di pochi chilometri, questo plotoncino raggiunge i fuggitivi, che si staccano ad uno ad uno, ma viene a sua volta raggiunto da un’azione straordinaria di Sylvain Chavanel (Quick Step), già vincitore della seconda tappa. Lo stesso Chavanel, incurante del caldo asfissiante, saluta la compagnia sull’ultima ascesa, mentre nel gruppo principale la maglia gialla Fabian Cancellara, dopo lunghi chilometri passati a fare da elastico, perde definitivamente contatto, accumulando minuti su minuti: anche il secondo in classifica Geraint Thomas (Team Sky) cede, mentre tutti i big resistono senza fare azioni significative. Chavanel va così a compiere l’impresa forse più straordinaria della sua carriera: vince per la seconda volta una tappa in questo Tour (la terza della carriera), riconquistando quella maglia gialla che aveva perso a causa delle forature sul pavé di Arenberg. Un’impresa ancora più grande se si pensa che questo corridore, all’ultima Liegi-Bastogne-Liegi, aveva rimediato una commozione cerebrale e diverse fratture dentarie che avrebbero potuto compromettergli l’intera stagione. Per la sua squadra, la Quick Step, una giornata da incorniciare, visto che il compagno Jérôme Pineau rafforza il primato nella classifica dei gran premi della montagna.

Domani è il giorno del primo arrivo in salita: 189 km da Station des Rousses a Morzine, attraverso due salite di quarta categoria, una di terza, il Col de Ramaz (prima categoria, vetta ai -30) e il traguardo di Morzine, al termine di un’ascesa lunga oltre 13 km al 6.1% di pendenza media.

Sabato 10 luglio 2010
Tour de France, settima tappa
Tournus – Station des Rousses (165.5 km)

ORDINE D’ARRIVO:

Ciclista Squadra Tempo
1. Sylvain CHAVANEL Quick Step 4h22’52”
(media 37,8 km/h)
2. Rafael VALLS FERRI
Footon-Servetto a 57″
3. Juan Manuel GARATE
Rabobank a 1’27”
4. Thomas VOECKLER
Bbox Bouygues Tel. a 1’40”
5. Mathieu PERGET Caisse d’Épargne stesso tempo

10. Eros CAPECCHI Footon-Servetto a 1’47”

CLASSIFICA GENERALE:

Ciclista Squadra Tempo
1. Sylvain CHAVANEL
Quick Step 33h01’23”
2. Cadel EVANS BMC a 1’25”
3. Ryder HESJEDAL
Garmin a 1’32”
27. Ivan BASSO
Liquigas Doimo a 4’06”

MAGLIA VERDE (punti):

Ciclista Squadra Punti
1. Thor HUSHOVD Cérvelo 118
2. Alessandro PETACCHI Lampre-Farnese Vini
114
3. Robbie MCEWEN
Team Katusha 105

MAGLIA A POIS (montagna):

Ciclista Squadra Punti
1. Jérôme PINEAU Quick Step 44
2. Sylvain CHAVANEL
Quick Step 36
3. Mathieu PERGET
Caisse d’Epargne 28

MAGLIA BIANCA (giovani):

Ciclista Squadra Tempo
1. Andy SCHLECK
Saxo Bank 33h03’18”
2. Roman KREUZIGER
Liquigas Doimo a 1’15”
3. Rafael VALLS FERRI
Footon-Servetto a 1’44”

Marco Regazzoni

HOCKEY PISTA: VIAREGGIO, UFFICIALIZZATI I FRATELLI BERTOLUCCI

Il CGC Viareggio ha ufficializzato l’acquisto di Alessandro e Mirko Bertolucci che nell’ultima stagione hanno vinto la Supercoppa europea con il Reus Deportivo.

i fratelli BertolucciLa notizia era ormai nell’aria da tempo e, questa mattina, ha ricevuto il carattere di ufficialità: il CGC Viareggio, società del campionato di serie A1 di hockey su pista, ha ufficializzato l’acquisto dei fratelli viareggini Alessandro e Mirko Bertolucci, che tornano così a vestire la casacca bianconera dopo, rispettivamente, 21 e 17 anni. Impegnati nell’ultima stagione con gli spagnoli del Reus Deportivo, con cui hanno conquistato Supercoppa europea e Coppa Intercontinentale, i due fratelli tornano a
Viareggio con l’intenzione di dare avvio ad una scuola hockey e, soprattutto, di regalare un trofeo alla società, ai tifosi e alla loro città.

Il presidente bianconero Alessandro Palagi ha altresì confermato che il nuovo allenatore del CGC sarà Massimo Mariotti, tecnico di successo con il Follonica ed unico allenatore capace di portare l’Eurolega in Italia, proprio sulla panchina della squadra maremmana. In arrivo anche un altro giocatore: il nome più gettonato è quello dell’argentino David Farrán, già agli ordini di mister Mariotti a Follonica.


Simone Pierotti

SGAMBETTO NEOZELANDESE NELLA PRIMA DEL TRI NATIONS

Vittoria netta per la Nuova Zelanda nella giornata inaugurale del Tri Nations

La disciplina fa vincere e perdere le partite: questo è successo all’Eden Park di Auckland, dove Bakkies Botha ha messo la sua firma, in negativo, all’incontro inaugurale del Tri Nations 2010 vinto 32-12 dalla Nuova Zelanda sul Sudafrica. Il seconda linea sudafricano, ad appena tre minuti dall’inizio delle ostilità, aveva colpito il mediano neozelandese Jimmy Cowan con una testata. Un gesto non visto dall’arbitro, ma che potrebbe costare caro a Botha, che dovrà apparire di fronte al ufficiale giudiziario del SANZAR Dennis Wheelahan dopo esssere stato citato per gioco pericoloso dal commissario della partita, Scott Nowland. Non è stato l’unico gesto di indisciplina da parte del sudafricano: Botha ha potenzialmente cambiato il corso del match al tredicesimo minuto, ricevendo un cartellino giallo per infrazioni ripetute mentre gli All Blacks avevano messo il Sudafrica con le spalle al muro della loro linea di meta. Durante i dieci minuti di espulsione temporanea, Carter ha pareggiato i conti (Morné Steyn aveva portato il Sudafrica in vantaggio con una punizione pochi minuti prima) dalla piazzola, prima che un contrattacco di Muliaina facesse arrivare la palla a Conrad Smith per la prima meta dell’incontro.

Era il diciottesimo minuto, e da quel momento il Sudafrica non è più riuscito a rialzarsi. Grazie a una grande partita di Mealamu e di Donnelly, i neozelandesi sono stati competitivi in touche, mentre i sudafricani Steenkamp e du Plessis non sono riusciti a replicare le ottime prestazioni di giugno e a sottomettere Owen Franks e Woodcock in mischia chiusa. Un errore difensivo di Jean de Villiers, andato all’intercetto invece di difendere sulla propria ala, ha aperto lo spazio per la seconda meta degli All Blacks. A marcarla, un’ispirato e carismatico Ma’a Nonu, sapiente guida del reparto arretrato neozelandese, che ha così chiuso il primo tempo sul 20-3.

Inutili i tentativi degli Springboks di rientrare in partita all’inizio della ripresa, nonostante i due calci messi a segno da Steyn: i neozelandesi si dimostrano più efficaci nel guadagnare la linea del vantaggio e ben presto varcano la meta avversaria una terza volta, grazie alla stupenda linea di corsa del numero otto Kieran Read, accorso a ricevere un passaggio in sospensione di Weepu, appena entrato al posto di Cowan. Il punto di bonus neozelandese, e il colpo di grazia per i sudafricani, arriva nuovamente per motivi disciplinari: una punizione veloce, e Read spedisce il pilone Tony Woodcock in meta. 32-12, quattro mete a zero, cinque punti in classifica a zero. Contro i pronostici la Nuova Zelanda parte in testa, e il Sudafrica deve riorganizzarsi per riaffrontare gli All Blacks, settimana prossima, di nuovo in casa loro, a Wellington. Perdere di nuovo darebbe un notevole vantaggio alla Nuova Zelanda e, nel caso il passivo dovesse essere nuovamente così largo, sarebbe un duro colpo psicologico per i Boks.

Sabato 10 luglio 2010
NUOVA ZELANDA – SUDAFRICA 32-12 (20-3)
Eden Park, Auckland (NZL)

NUOVA ZELANDA: Muliaina – Jane, Smith, Nonu, Rokocoko (58′ Kahui) – Carter, Cowan (54′ Weepu) – Read, McCaw (c), Kaino (72′ Messam) – Donnelly (72′ Whitelock), Thorn – O.Franks (64′ B.Franks), Mealamu (78′ Flynn), Woodcock.

SUDAFRICA: Kirchner – de Villiers, Fourie, Olivier (72′ Aplon), Habana – M.Steyn (72′ James), Januarie (76′ Pienaar) – Spies, Louw (52′ Rossouw), Burger – Matfield, B.Botha (52′ Bekker) – du Plessis (59′ BJ Botha), Smit (c) (72′ Ralepelle), Steenkamp.

ARBITRO: Alan Lewis (IRL)

MARCATORI
6′ p. M.Steyn RSA 0-3
13′ amm. B.Botha RSA
13′ p. Carter NZL 3-3
18′ m. Smith t. Carter NZL 10-3
24′ p. Carter NZL 13-3
35′ m. Nonu t. Carter NZL 20-3
Fine Primo Tempo 20-3
41′ p. M.Steyn RSA 20-6
46′ p. M.Steyn RSA 20-9
56′ m. Read t. Carter NZL 27-9
60′ p. M.Steyn RSA 27-12
79′ m. Woodcock NZL 32-12
FINALE 32-12

CLASSIFICA: Nuova Zelanda 5, Australia* e Sudafrica 0.
* una partita in meno

Damiano Benzoni

F1: POLE PER VETTEL, ALONSO PARTE DALLA SECONDA FILA

Sono le Red Bull a monopolizzare la prima fila del GP d’Inghilterra di Silverstone. La Ferrari di Alonso è terza davanti a Hamilton

Red BullIncredibili, volanti, fantastiche Red Bull. Ma incredibile, volante, fantastico Sebastian Vettel. Pole position strappata con velocità, ma anche tattica, molta tattica, quando il tedesco ha “giocato” con il compagno di squadra mascherando le proprie prestazioni durante la Q2. Prestazione eccezionale della Red Bull che hanno oscurato in parte il grande lavoro compiuto dalla Ferrari, che con Alonso, ma in parte anche Massa, è sembrata l’unica in grado di poter contrastare il passo delle due lattine volanti. Grossa delusione Mclaren, bocciato il pacchetto di modifiche agli scarichi dopo le prove del venerdì, le monoposto di Woking apparivano a vista lontane anni luce dall’equilibrio e stabilità delle Red Bull. Solo la classe cristallina di uno come Hamilton ha evitato la disfatta completa. Notevoli anche Barrichello, con una Williams che al contrario della Mclaren sembra aver azzeccato gli aggiornamenti, e de La Rosa che arriva in Q3 e si prende il lusso di stare davanti alla sua ex maestà Schumacher, ancora una volta poco convincente.

Ma andiamo con ordine, si parte con la seria prospettiva di vedere le rosse nelle prime file a Silverstone, e storicamente questo sarebbe un segnale decisamente positivo per la stagione rossa.  Nelle prima fase solita tragica – sportivamente parlando – apparizione dei tre team debuttanti che si collocano negli ultimi sei posti lasciando la lotta per l’esclusione ridotta a una sola posizione.Posizione che con ben poca gloria viene occupata da Alguersuari imprigionato – dopo un avvio di stagione promettente – in un declino prestazionale che dura ormai da parecchi Gp. Q2 raggiunta per un soffio da Liuzzi, che lamenta un distacco preoccupante rispetto al compagno di squadra Sutil, e da Michael Schumacher che onestamente non sembra così distante dal compagno Rosberg, ma il problema a questo punto è come non si riesca nemmeno a capire quanto Rosberg sia una pietra di paragone effettivamente valida.

In Q2 qualcuno esce confidente della propria forza con gomme dure – Alonso, Webber e Vettel – altri preferiscono non correre troppi rischi e montano da subito gomme morbide – Massa e Hamilton. E proprio con le gomme dure, a dimostrazione della perfetta attitudine della Red Bull alla pista inglese, davanti si piazzano ancora i due piloti in blu, con Alonso e Massa alle loro spalle, confermando così quello che sembra ormai il motivo dominante di questo fine settimana. E’ in questa fase che Vettel “gioca”, e per ben due volte rientra ai box senza segnare il tempo quando nei primi due settori gira su tempi molto simili al compagno di squadra. Petrov, apparso parecchio in palla su questa pista, lamenta problemi tecnici e si autoesclude dalla contesa, Button fatica con una Mclaren con poco grip, classificandosi 14° e deludendo una marea di fans accorsi in suo onore, mentre Hamilton, nonostante tutto, sfrutta ogni millimetro di pista, anche se non fa meglio di un settimo tempo che viste le previsioni della vigilia suona come una mezza sconfitta. Kubica aggancia il treno della Q3 per pochi millesimi,  bella prestazione di de La Rosa, dell’inossidabile Barrichello, e anche per le due Mercedes, con Schumacher che precede di poco il compagno Rosberg, e anche di Massa che senza far troppo rumore si piazza non troppo distante da Alonso.

In Q3 i due della Red Bull giocano a carte scoperte, e Vettel – rinfrancato dalla vittoria di Valencia e comunque spaventosamente veloce a Silverstone – si aggiudica la lotta in casa Red Bull, con Webber per un’inezia alle sue spalle, e Alonso eccellente terzo, con una Ferrari che può dirsi inferiore solo alle Red Bull, perlomeno qui a Silverstone.Fantastico Lewis Hamilton che riesce a classificarsi quarto nonostante la giornata persa di ieri, e una Mclaren sorprendentemente fuori forma, e bene anche Rosberg autore di un bel giro che lo ha portato al quinto posto. Alle sue spalle Kubica precede Massa, un poco sotto tono in Q3, gli ottimi Barrichello e de La Rosa, e lo Schumacher 2010, ovverosia un buon pilota e niente di più.

Per domani la prima curva dirà probabilmente molto su chi tra Vettel e Webber si aggiudicherà il Gp di Inghilterra, certo Alonso permettendo.

Pos. # Pilota Macchina Q1 Q2 Q3
1 5 Sebastian Vettel Red Bull-Renault 1′30.841 1′30.480 1′29.615
2 6 Mark Webber Red Bull-Renault 1′30.436 1′30.114 1′29.758
3 8 Fernando Alonso Ferrari 1′31.019 1′30.700 1′30.426
4 2 Lewis Hamilton McLaren-Mercedes 1′31.297 1′31.118 1′30.556
5 4 Nico Rosberg Mercedes 1′31.406 1′31.085 1′30.625
6 11 Robert Kubica Renault 1′31.680 1′31.344 1′31.040
7 7 Felipe Massa Ferrari 1′31.313 1′31.010 1′31.172
8 9 Rubens Barrichello Williams-Cosworth 1′31.424 1′31.242 1′31.175
9 22 Pedro de la Rosa Sauber-Ferrari 1′31.533 1′31.327 1′31.274
10 3 Michael Schumacher Mercedes 1′31.720 1′31.022 1′31.430
11 14 Adrian Sutil Force India-Mercedes 1′31.109 1′31.399
12 23 Kamui Kobayashi Sauber-Ferrari 1′31.851 1′31.421
13 10 Nico Hülkenberg Williams-Cosworth 1′32.144 1′31.635
14 1 Jenson Button McLaren-Mercedes 1′31.435 1′31.699
15 15 Vitantonio Liuzzi Force India-Mercedes 1′32.226 1′31.708
16 12 Vitaly Petrov Renault 1′31.638 1′31.796
17 16 Sebastien Buemi Toro Rosso-Ferrari 1′31.901 1′32.012
18 17 Jaime Alguersuari Toro Rosso-Ferrari 1′32.430
19 19 Heikki Kovalainen Lotus-Cosworth 1′34.405
20 24 Timo Glock Virgin-Cosworth 1′34.775
21 18 Jarno Trulli Lotus-Cosworth 1′34.864
22 25 Lucas di Grassi Virgin-Cosworth 1′35.212
23 20 Karun Chandhok HRT-Cosworth 1′36.576
24 21 Sakon Yamamoto HRT-Cosworth 1′36.968