BILANCIO TECNICO DELLA PRIMA GIORNATA

Tattica

Cosa ha detto il primo turno dei gironi della Coppa del Mondo?

Nessuna squadra, anche se nettamente migliore dal punto di vista tecnico e fisico, lascia giocare l’1 contro 1 senza un raddoppio del centrocampista in zona centrale e della punta esterna in fascia. Questo porta ad un intasamento della fascia mediana del campo (e a questo eravamo abituati), ma soprattutto ad un isolamento dell’unica punta che deve fare i conti con almeno 3 uomini bloccati. Messe così le cose in questo Mondiale ci saranno pochi gol e soprattutto partite lente, frenate dalla difficoltà di guadagnare spazio libero inserendosi nello stesso.

Le asiatiche propongono squadre moderne nella concezione generale dell’assetto di squadra, con i calciatori mobili su tutta la superficie di gioco, con i terzini abili nella doppia ed un centrocampo irresistibile per capacità di interscambi, sovrapposizioni e movimento senza palla.

La migliore figura tra le grandi l’ha fatta la Germania. Löw ha preso l’attacco-Mourinho (4 punte mai immobili sul campo, con le ali a retrocedere sulla mediana, il centrale dietro la punta a pressare sul regista e la punta a svariare incontro e in largo) e lo ha ridefinito in relazione ai suoi uomini e alle loro caratteristiche. Ma questo attacco è solo la versione moderna di una meccanica di attacco-difesa molto antica, che proprio in Germania ha avuto la migliore vetrina.

Il calcio africano è in crisi nera. Non c’è innovazione in nessun elemento del gioco e i giovani non hanno prospettive.

Jvan Sica

ALMANACCO DI SUDAFRICA 2010: 16 GIUGNO

La storia essenziale della Coppa del Mondo di Sudafrica 2010 raccontata, giorno dopo giorno, partita dopo partita, attraverso i tabellini e le reazioni della stampa delle nazioni in campo: una carrellata di prime pagine che fornisce uno spaccato di cultura sportiva, emozioni, tecnica giornalistica e non, design editoriale che permette di costruire un racconto non convenzionale della Coppa del Mondo 2010.



HONDURAS-CILE 0-1 (0-1)

MARCATORE: 34′ pt Beausejour (C).

HONDURAS (4-2-3-1): Valladares; Chavez, Figueroa, Nunez (34′ st Martinez), Izaguirre; W. Palacios, Guevara (20′ st Thomas); Mendoza, Espinoza, Alvarez; Pavon (14′ st Welcome). (Canales, J.Palacios, Bernardez, D. Suazo, Garcia, Sabillon, Turcios, Escober). All.: Mendoza (Rueda squalificato).

CILE (3-3-1-3): Bravo; Isla, Medel, Ponce; Vidal (36′ st Contreras), Carmona, Millar (8′ st Jara); Fernandez; Valdivia (42 st’ M. Gonzalez), Beausejour, Sanchez. (Pinto, Fuentes, H. Suazo, Estrada, Orellana, Fierro, Tello, Paredes). All.: Bielsa.

ARBITRO: Maillet (Sey).

NOTE: angoli: 4 a 6 per il Cile. Recupero: 1′ e 3′. Ammoniti: Carmona, Fernandez e Palacios per gioco scorretto

La Tribuna La Nacion

SPAGNA-SVIZZERA 0-1

MARCATORI: Fernandes all’8′ s.t.

SPAGNA (4-1-4-1) Casillas; Sergio Ramos, Piqué, Puyol, Capdevila; Busquets (16′ st Fernando Torres); David Silva (17′ st Jesus Navas), Xabi Alonso, Xavi, Iniesta (32′ st Pedro); Villa. All. Del Bosque.

SVIZZERA (4-4-2) Benaglio; Lichtsteiner, Senderos (36′ pt Von Bergen), Grichting, Ziegler; Barnetta (47′ st Eggimann), Inler, Huggel, Fernandes,; Derdiyok (34′ st H. Yakin), Nkufo. All. Hitzfeld.

ARBITRO: Webb (Ing)

NOTE: Ammoniti: Ziegler, Grichting e H. Yakin per gioco scorretto, Benaglio per c.n.r.. Recuperi: 1′ p.t. e 5′ s.t.

AS Le Matin

SUDAFRICA-URUGUAY 0-3
(primo tempo 0-1)

MARCATORI: Forlan al 24′ p.t. e su rig. al 35′ s.t., A. Pereira al 49′ s.t.

SUDAFRICA (4-4-1-1): Khune; Gaxa, Mokoena, Khumalo, Masilela; Modise, Letsholonyane (Moriri dall’11’ s.t.), Dikgacoi, Tshabalala; Pienaar (dal 33′ s.t. Josephs); Mphela. (Ngcongca, Sibaya, Booth, Thwala, Davids, Parker, Nomvethe, Sangweni, Khuboni, Walters). All. Parreira.

URUGUAY (4-3-1-2): Muslera; M.Perreira, Lugano, Godin, Fucile (dal 25′ s. t. Fernandez); Arevalo, Perez (dal 46′ s.t. Gargano), A.Pereira; Forlan; Suarez, Cavani (dal 44′ s.t. S.Fernandez sv). (Castillo, Caceres, Victorino, Eguren, Abreu, Gonzalez, Scotti, Silva). All. Tabarez.

ARBITRO: Busacca (Svizzera).

NOTE: spettatori. Espulso Khune al 31′ s.t. per gioco scorretto; ammoniti Pienaar per comportamento non regolamentare, Dikgacoi per gioco scorretto. Angoli 3-4. Recuperi: 0 p.t., 5′ s.t.

La Republica Pretoria News

Massimo Brignolo

LA SCONFITTA DELLA SPAGNA CHIUDE IL PRIMO ROUND

Foto: Getty Images

Tutto avrei pensato tranne che di vedere la Spagna partire con una sconfitta a questo Mondiale. Intendiamoci, non che gli svizzeri li vedessi come carne da macello, ma di fronte alla tecnica sopraffina di una squadra come quella iberica, favorita assoluta alla vittoria finale, pensavo che nemmeno la quadratura elvetica avrebbe resistito. E invece, di riffa o di raffa, non hanno solo resistito ma sono riusciti a portarla a casa grazie ad una rete segnata ad inizio ripresa da Gelso Fernandez. Partenza quindi subito in salita per le Furie Rosse, già costrette ad inseguire il duo di testa. Perché non solo la Svizzera si è imposta, oggi. A farcela è stato anche il Cile, capace di regolare Honduras per 1 a 0 nel risultato ma ben più ampiamente sul campo.

In serata, poi, è iniziata la seconda giornata. Sogno praticamente già finito per i padroni di casa: il Sudafrica è stato infatti pesantemente sconfitto da una Celeste trascinata dal solito Forlan (doppietta per lui, terzo goal di Pereira). Con un punto in due partite, quindi, i Bafana Bafana sono già praticamente tagliati fuori dai giochi.

Francesco Federico Pagani

ALMANACCO DI SUDAFRICA 2010: 15 GIUGNO

La storia essenziale della Coppa del Mondo di Sudafrica 2010 raccontata, giorno dopo giorno, partita dopo partita, attraverso i tabellini e le reazioni della stampa delle nazioni in campo: una carrellata di prime pagine che fornisce uno spaccato di cultura sportiva, emozioni, tecnica giornalistica e non, design editoriale che permette di costruire un racconto non convenzionale della Coppa del Mondo 2010.



NUOVA ZELANDA-SLOVACCHIA 1-1
(primo tempo 0-0)

MARCATORI: Vittek (S) al 5′, Reid (NZ) al 48′ s.t.

NUOVA ZELANDA (4-5-1): Paston; Reid, Nelsen, Vicelich (dal 33′ st Christie), Smith; Bertos, Elliott, Lochhead, Fallon, Smeltz; Killen (dal 26′ st Wood) (Moss, Bannatyne, Sigmund, Brown, Barron, McGlinchey, Clapham, Mulligan, Boyens, Brockie). All. Ricki Herbert.

SLOVACCHIA (4-4-2): Mucha; Zabavnik, Durica, Skrtel, Cech; Weiss (dal 46′ st Kucka), Strba, Sestak (dal 35′ st Holosko), Hamsik; Vittek (dal 38′ st Stoch), Jendrisek (Pernis, Kuciak, Pekaric, Kozak, Sapara, Pernis, Jakubko, Kopunek, Salata, Petras). All. Vladimir Weiss.

ARBITRO: Jerome Damon (Sudafrica).

NOTE – Spettatori: 23.871. Ammoniti Lochhead, Strba per gioco scorretto e Reid per c.n.r. Angoli: 9-3 per la Slovacchia. Recuperi 1′ e 3′.

Waikato Times dennik Sport

COSTA D’AVORIO-PORTOGALLO 0-0

COSTA D’AVORIO (4-3-3): Barry; Demel, K. Toure, Zokora, Tiené; Eboue (dal 43′ s.t. Romaric), Y. Toure, Tioté; Kalou (dal 20′ s.t. ip information Drogba), Dindane, Gervinho (dal 36′ s.t. Keita). (Zogbo, Bamba, Yeboah, Boka, Angoua, Gohouri, Gosso, Kone, Doumbia): All.: Eriksson.

PORTOGALLO (4-2-3-1): Eduardo; Paulo Ferreira, Alves, Carvalho, Coentrao; Mendes, Meireles (dal 40′ s.t. Amorim); Ronaldo, Deco (dal 17′ s.t. Tiago), Danny (dal 10′ s.t. Simao); Liedson. (Beto, Fernandes, Miguel, Rolando, Costa, Duda, Pepe, Veloso, Almeida): All.: Queiroz.

ARBITRO: Larrionda (Uruguay).

NOTE: spettatori: 37.034. Ammoniti Zokora, Demel, Ronaldo. Angoli: 6-4. Recupero: 1′ p.t., 3′ s.t.

L'inter A Bola

BRASILE-COREA DEL NORD 2-1 (0-0)

MARCATORI: 10′ Maicon (B), 27′ Elano (B), 44′ st Ji Yun (C)

BRASILE (4-2-3-1): Julio Cesar; Maicon, Lucio, Juan, Bastos; Gilberto Silva, Felipe Melo (39’st Ramires); Elano (27’st Dani Alves), Kakà (33’st Nilmar), Robinho; Luis Fabiano. (Doni, Luisao, Thiago Silva, Josuè, Baptista, Kleberson, Grafite). All. Dunga 6.

COREA DEL NORD (5-3-2): Ri Myong Guk; Cha Jong Hyok, Pak Chol In, Ri Jun Il, Ri Kwang Chon, Ji Yun Nam; Mun In Guk (dal 35’ s.t. Kim Kum Il), An Yong Hak, Pak Nam Chol; Jong Tae Se, Hong Yong Jo. All. Kim Jong Hun.

ARBITRO: Kassai (Hun).

NOTE: serata fredda, terreno in buone condizioni, spettatori 65.000. Ammonito Ramires (B). Angoli: 7-3 per il Brasile. Recupero: 0’pt, 2’st.

O Globo

Massimo Brignolo

ITALIA-PARAGUAY: IL GIORNO DOPO

De Rossi
Foto Ansa.it

Discreto esordio quello della truppa Azzurra: allo stadio Green Point di Città del Capo i nostri ragazzi danno discreta mostra di sé dalla trequarti avversaria in giù, risultando evanescenti solo in fase conclusiva. Ed è un vero peccato questo anche in relazione al fatto che se il nostro attacco si rivelerà sterile ancor peggio riuscirà a fare quello dei nostri avversari, capaci di produrre una sola palla goal, quella con cui ci puniranno, a sei dal termine del primo tempo, con Alcaraz.

Partita ordinata quella della compagine di Lippi che tiene piuttosto bene il campo e subisce goal solo su situazione di palla inattiva, senza dare poi molti altri spazi agli avanti paraguayani. Buone le prestazioni di molti dei nostri ragazzi: Zambrotta disputa una gara molto solida risultando il migliore del nostro reparto arretrato, Criscito esordisce in una competizione così importante con buona disinvoltura, così come Montolivo. De Rossi, poi, ci salva andando a sfruttare il buco di Justo Vilar per infilare il goal del pareggio e Pepe risulta essere molto volenteroso. Note parzialmente dolenti della serata restano quindi solo un Marchisio un po’ smarrito in una posizione che non gli appartiene, un Iaquinta che pare ancora essere alla ricerca della forma migliore ed un Gilardino da una parte lasciato troppo solo e dall’altra incapace di pungere come ai bei tempi.

Ora sotto con la Nuova Zelanda per trovare quei tre punti mancati ieri: posto il livello medio di questo Mondiale, comunque, ben figurare è assolutamente nelle nostre corde!

Francesco Federico Pagani