Prende il via domani a Palm Springs con una grande innovazione la Coppa del Mondo 2011 di Pentathlon Moderno; dopo aver provato il sistema nella scorsa stagione nelle gare giovanili, viene introdotto a tutti i livelli l’utilizzo, nella prova di Tiro, delle Pistole Laser che vanno a sostituire le armi ad aria compressa usate fino ad ora. Mentre i puristi del tiro storcono il naso, le ragioni dell’introduzione sono numerose. Oltre al minor impatto ambientale, sbandierato dalla Federazione Internazionale, il ricorso ad armi non pericolose può permettere lo sviluppo della disciplina in impianti diversi (arrivando persino a pensare di gare nei centri storici delle città) e consente l’introduzione della stessa a livello scolastico dal quale, come tutti gli sport di tiro, è sempre stato escluso.
Il Pentathlon negli ultimi dieci anni sta combattendo la sua battaglia contro l’esclusione dai Giochi Olimpici e la sta combattendo cercando di stare al passo con i tempi, impresa difficile per una disciplina introdotta nel 1912 nel programma a cinque cerchi come esercizio tipicamente militare. E non è un caso se fino al 1948 tutti i vincitori del titolo olimpico furono proprio militari di carriera e se nella storia olimpica della disciplina appaiono nomi più legati alla storia militare che a quella sportiva come il Generale Patton, quinto a Stoccolma nell’edizione dell’esordio, o il tedesco Gotthardt Handrick, oro a Berlino e comandante in Spagna della Luftwaffe.
Nel 1912, e per molte edizioni successive senza grandi variazioni, la prova olimpica di Pentathlon Moderno si disputava su un arco di cinque giornate, ognuna destinata ad una disciplina: a Stoccolma si partì con la giornata dedicata al tiro con la pistola per continuare con il torneo di spada, i 300 metri a nuoto, una prova di cross country a cavalli e concludere la tenzone con i 4.000 metri di corsa. La classifica era costruita con la somma dei piazzamenti di ogni atleta nelle cinque prove. Fatto salvo qualche cambiamento nell’ordine delle prime quattro prove, questo formato di gara dura fino alle Olimpiadi di Helsinki del 1952 che vedono il primo civile conquistare la medaglia d’Oro olimpica nella storia del Pentathlon: si tratta del carpentiere svedese Lars Hall.
Lo svedese si conferma sul trono olimpico anche quattro anni dopo a Melbourne quando cambia la formula di determinazione della classifica non più basata sui piazzamenti nelle singole prove ma su tabelle di punteggio che per ogni prova assegnano 1000 punti per l’eccellenza e via via a scendere non trascurando la possibilità di raccogliere punteggi superiori per prestazioni che superino l’eccellenza.
E’ con i Giochi Olimpici di Los Angeles 1984 che si assiste al primo cambiamento significativo della formula di gara: non solo le giornate di gara si riducono a 4 (tiro e corsa si disputano nell’ultima giornata) ma per garantire la spettacolarità dell’atto conclusivo la prova di corsa inizia a disputarsi con la partenza ad handicap con distacchi commisurati al punteggio in classifica. La conclusione diventa immediatamente comprensibile allo spettatore: chi taglia il traguardo ha vinto senza dover ricorrere a calcoli astrusi. E chi viaggia intorno al mezzo secolo non può dimenticare l’atto finale di quelle Olimpiadi: alla partenza della prova di corsa l’azzurro Daniele Masala parte con il pettorale 1 e nove secondi di vantaggio sullo svedese Svante Rasmuson. Intorno al terzo chilometro lo svedese raggiunge Masala e si prodiga in allunghi con l’obiettivo di staccare l’italiano; i due si presentano appaiati sul tratto finale pianeggiante. All’altezza dell’ultima curva Masala cambia ritmo e lo svedese crolla. L’Italia vince per la prima volta la medaglia d’Oro nel Pentathlon Moderno; arrivano anche il Bronzo di Carlo Massullo e l’Oro a squadre [video].
Nel 1988, la prova di Equitazione passa dal percorso di caccia ad una prova di Salto ad Ostacoli ma una nuova pietra miliare è posta nel 1996 ad Atlanta: da questa edizione le cinque prove si svolgono tutte nella stessa giornata e da quella successiva si inizia a disputare anche la prova femminile mentre la prova di Nuoto si accorcia a 200 metri e quella di Corsa a 3.000 metri.
Dopo le Olimpiadi di Pechino di due anni fa, il Pentathlon Moderno (a forte rischio di esclusione dal programma olimpico) cambia ancora la formula, ampiamente sperimentata nella Coppa del Mondo del 2010: la prova di Tiro e quella di Corsa vengono riunite nel Combined Event che chiude la competizione. Sempre partendo ad handicap sulla base della classifica delle prime tre prove, gli atleti devono compiere tre giri di corsa da 1.000 e ad ogni giro sparare a cinque bersagli (soluzione molto simile a quella del Biathlon invernale) caricando l’arma dopo ogni sparo. Non vi sono penalità per gli errori ma l’atleta non può ripartire fino al momento nel quale abbia colpito tutti i cinque obiettivi. Il Combined Event sarà utilizzato alle Olimpiadi di Londra tra due anni mentre le pistole laser sono ancora in fase sperimentale e non è previsto il loro utilizzo, per il momento, in sede olimpica.