Fermo il torneo maschile, agli Europei di Zagabria oggi le attenzioni erano tutte rivolte alla giornata di apertura della competizione riservata alle donne: tanta curiosità per il debutto assoluto, in una competizione internazionale patrocinata da FINA e LEN, della nazionale croata allenata da Milorad Damjanić.
Le prime squadre a bagnare l’inizio del torneo femminile sono Spagna, argento due anni fa in casa a Málaga, e Germania: sulla panchina iberica siede Miguel Ángel Oca, giocatore della Roja ai tempi di Estiarte e Rollán. Il campione olimpico di Atlanta ha lasciato a casa due giocatrici del calibro di Patricia del Soto, campione d’Europa con la calottina del Vouliagmeni, e Jennifer Pareja, pichichi dell’ultimo campionato spagnolo con 129 reti. Ma le sue giocatrici dimostreranno, almeno in questa partita, di essere state brave a colmare il loro vuoto: l’11-9 finale, infatti, non rispecchia del tutto la supremazia dimostrata in acqua, dove le iberiche raggiungono in due circostanze – oltre la metà del secondo quarto e agli inizi del terzo – un massimo vantaggio di cinque reti. Per la serie “capitani coraggiosi” Blanca Gil, attaccante dell’Orizzonte Catania, trascina le compagne calando un poker di segnature, mentre tra le teutoniche balza all’occhio l’impietosa percentuale di realizzazione (9.1%) di Monika Kruszona.
Si complica maledettamente la vita, ma riesce comunque a condurre in porto la vittoria, l’Ungheria: le magiare superano di misura (9-8) le campionesse olimpiche dell’Olanda, guidate in panchina dall’italiano Mauro Maugeri. Partenza lanciata di Rita Drávucz e compagne che volano sul 3-1 e, successivamente, arrivano all’inizio del quarto tempo avanti per 7-3. L’eccesso di sicurezza, però, pare giocare qualche brutto scherzo alle magiare che, in meno di due minuti, vedono ridurre ad una sola lunghezza il vantaggio nei confronti delle olandesi: bastano, comunque, appena quarantadue secondi per andare a segno in un paio di circostanze e tornare a respirare. Un po’ di sofferenza negli ultimi due minuti, quando l’Olanda accorcia nuovamente le distanze sull’8-9, ma la vittoria non sfugge. Esemplare la prova della giovane Gabriella Szűcs, uno dei volti nuovi della nazionale, che la butta dentro ogni volta che tira (100% la sua percentuale di realizzazione), mentre le stachanoviste dell’incontro sono le olandesi Mieke Cabout, van Belkum e Smit, mai sostituite neppure per un secondo.
La piscina di Zagabria accoglie poi la nazionale padrona di casa, alla sua prima apparizione sulla scena internazionale. E non è certo un debutto da consegnare agli annali. Una squadra assemblata pochi mesi fa opposta alla vincitrice degli ultimi due Europei, nonché medaglia di bronzo un anno fa ai Mondiali di Roma. Troppo impari il confronto tra Croazia e Russia, con la squadra di Aleksandr Kabanov che chiude vittoriosa per 28-3: le russe segnano otto gol – in pratica, uno ogni minuto – nel primo parziale e, addirittura, undici nel terzo. La copertina spetta al capitano Sof’ja Konuch, in gol per ben sette volte su otto tentativi, mentre c’è gloria per i portieri Protsenko e Kovtunovskaja che giocano due tempi interi a testa. Portano, invece, la firma di Sehić, Supraha e Kalauz le prime storiche reti della Croazia in una competizione internazionale.
Oggi riposa il torneo femminile mentre riprende il maschile: l’Italia affronta la Turchia (si gioca alle 11.30, ancora niente diretta tv), il match-clou è Montenegro-Spagna con gli iberici che rischiano una clamorosa eliminazione al primo turno.
EUROPEI DI PALLANUOTO 2010
RISULTATI 1a GIORNATA (TORNEO FEMMINILE)
GIRONE A
Croazia-Russia 3-28
Grecia-Italia 7-5
CLASSIFICA: Russia e Grecia 3 pti, Italia e Croazia 0 pti.
GIRONE B
Spagna-Germania 11-9
Olanda-Ungheria 8-9
CLASSIFICA: Spagna e Ungheria 3 pti, Olanda e Germania 0 pti.
OGGI IN ACQUA – TORNEO MASCHILE
ore 10.00 Russia-Serbia
ore 11.30 Turchia-Italia
ore 13.00 Macedonia-Germania
ore 16.30 Ungheria-Grecia
ore 18.00 Romania-Croazia
ore 20.40 Montenegro-Spagna
Simone Pierotti