HOCKEY GHIACCIO: GLI AWARDS DELLA NHL

Finita la stagione NHL, vengono assegnati gli Oscar della Stagione: il MVP è lo svedese Henrik Sedin, ma sono molti altri i premiati.

Daniel Sedin
AP Photo

Con la fine della stagione e in attesa del draft di Los Angeles per l’Nhl è giunta l’ora di assegnare gli “oscar del ghiaccio”. Vediamo come è andata:

Hart Memorial Trophy – vincitore HENRIK SEDIN

Il premio più antico e prestigioso dell’hockey su ghiaccio, quello che designa il migliore giocatore della stagione, è stato vinto dal terzo in comodo. Henrik Sedin, centro ventinovenne dei Vancouver Canucks, con una stagione superba, in cui oltre a 29 reti è stato in grado di fornire ben 83 assist per un totale di 112 punti, è riuscito a emergere sullo schiacciante duopolio mediatizzato Ovechkin – Crosby. Per lo svedese si tratta di un giusto premio per una carriera fantastica che andrà però condiviso in famiglia con il gemello e compagno di linea Daniel (29 reti e 56 assist).

Vezina Trophy – Vincitore: RYAN MILLER

Il numero 30 che ormai da sei anni difende la gabbia dei Buffalo Sabres ha ottenuto il trofeo più prestigioso fra i portieri. Miller nel corso della stagione ha parato il 93% dei tiri, vincendo 69 incontri e ha concluso per ben cinque volte un incontro imbattuto. Con la vittoria del Vezina Il ventinovenne del Minnesota, argento olimpico ad Vancouver, entra nell’olimpo dei migliori portieri di sempre nella storia dell’Nhl accanto a mostri sacri come Roy, Hasek e Brodeur.

James Norris Memorial Trophy – Vincitore: DUNCAN KEITH

Il trofeo che viene assegnato al miglior difensore della regular season è stato assegnato per la prima volta al ventiseienne difensore canadese dei Chicago Blackhawks. Per tutta la stagione Keith ha guidato con l’autorevolezza di un veterano la difesa degli Hawks fino alla vittoria della Stanley Cup. 82 presenze in stagione regolare e 22 ai playoff ne hanno fatto un highlander del ghiaccio soprattutto quando, durante la serie contro San José, ha trovato la forza di rientrare sul ghiaccio nonostante sette denti rotti.

Frank J. Selke Trophy – vincitore PAVEL DATSYUK

Per il terzo anno consecutivo il centro russo dei Detroit Red Wings ha ottenuto il riconoscimento in quanto attaccante che ha dimostrato maggiori qualità nella fase difensiva. Ovviamente per il trentunenne fenomeno russo la fase difensiva è solo una delle sue molteplici qualità dato che nel corso della stagione è andato a segno 27 volte collezionando ben 43 assist.

Calder Memorial Trophy – vincitore TYLER MYERS

Il  ventenne difensore statunitense dei Buffalo Sabres ha vinto il trofeo come giovane esordiente dell’anno. Ha disputato tutte le partite realizzando 11 reti e 37 assist. Alle sue spalle si sono piazzati il portiere dei Red Wings, Howard e il centro degli Avalanche, Duchene.

Lady Byng Memorial Trophy – vincitore MARTIN ST LOUIS

Dopo quattro anni di dominio incontrastato del russo Pavel Datsyuk anche Martin St. Louis può finalmente aggiungere il Lady Bryng al suo ricchissimo palmares. Questo particolare trofeo viene assegnato al giocatore che oltre alle elevate  prestazioni ha saputo anche combinare sportività e condotta da gentiluomo.  Il trentacinquenne dei Lightning quest’anno ha concluso la stagione regolare con 29 reti e 65 assist per un totale di 94 punti e pur giocando con la consueta cattiveria agonistica ha concluso la stagione regolare con pochissimi minuti di penalità sulle spalle.

Bill Masterton Memorial Trophy – vincitore JOSE THEODORE

Il Masterton viene assegnato a quei giocatori che esemplificano al meglio le qualità di perseveranza, sportività e dedizione all’hockey su ghiaccio. Può essere assegnato a un atleta un’unica volta. Il commosso Jose Theodore ha vinto perché dopo la morte del figlio nel 2009 è stato in grado di riprendersi giocando con i Capitals la sua migliore stagione dal 2002, quando aveva conquistato sia il Vezina che l’Hart trophys. In regular season Theodore ha ottenuto 30 vittorie in 47 partite parando il 91% dei tiri.

King Clancy Memorial Trophy – vincitore SHANE DOAN

Al capitano dei Phoenix Coyotes, da sempre impegnato in attività di beneficenza all’interno della propria comunità e autore quest’anno di 18 reti e 37 assist, non poteva sfuggire il King Clancy Memorial Trophy che viene assegnato annualmente al giocatore che ha meglio esemplificato qualità di leadership dentro e fuori il ghiaccio.

Ted Lindsay Award – vincitore ALEX OVECHKIN

Premio di consolazione per Alex Ovechkin che viene nominato “most outstanding player” per la terza volta consecutiva. Piccola consolazione per un cannibale di premi individuali a cui però manca ancora il grande acuto con la propria squadra.

NHL Foundation Player Award – vincitore RYAN MILLER Buffalo Sabres (Giocatore che ha dimostrato maggior impegno, perseveranza e gioco di squadra)

Mark Messier Leadership Award – vincitore SIDNEY CROSBY Pittsburg Penguins (Giocatore che si è maggiormente distinto nella leadership attraverso il buon esempio dentro e fuori il campo)

Jack Adams Award – vincitore DAVE TIPPETT Phoenix Coyotes (Allenatore che ha contribuito maggiormente al successo della squadra)

2009-2010 NHL All-Star Team: PORTIERE: Ryan Miller, Buffalo Sabres. TERZINO: Duncan Keith, Chicago Blackhawks. TERZINO: Mike Green, Washington Capitals. CENTRO: Henrik Sedin, Vancouver Canucks. ALA DESTRA: Patrick Kane, Chicago Blackhawks. ALA SINISTRA: Alex Ovechkin, Washington Capitals.


Nicola Sbetti

ANTEPRIMA ULTIMA GIORNATA – GIRONI E/F

Ultima spiaggia per gli azzurri contro la Slovacchia, mentre l’Olanda è già agli ottavi e il Camerun ha già fatto i bagagli.

GIRONE E

Squadra Pts V N P GF GS DG
Olanda 6 2 0 0 3 2 +1
Giappone 3 0 1 1 1 1 0
Danimarca 3 0 1 1 2 3 -1
Camerun 0 0 0 2 1 3 -2

Una delle poche sicurezze di questo Mondiale: Olanda matematicamente qualificata e Camerun matematicamente fuori dai giochi. Anche perdendo, infatti, gli olandesi non scenderebbero sotto il secondo posto, che i camerunensi non potrebbero raggiungere nemmeno vincendo. Sfida aperta quindi tra Giappone e Danimarca, in uno scontro diretto in cui gli asiatici detengono l’unico piccolo vantaggio, una differenza punti migliore che gli permetterebbe il passaggio del turno non solo in caso di vittoria, ma anche di pareggio: imperativo quindi vincere per i danesi.

Il pronostico: Olanda 100%, Giappone 65%, Danimarca 35%, Camerun 0%

GIRONE F

Squadra Pts V N P GF GS DG
Paraguay 4 1 1 0 3 1 +2
Italia 2 0 2 0 2 2 0
Nuova Zelanda 2 0 2 0 2 2 0
Slovacchia 1 0 1 1 1 3 -2

Tutto ancora da decidere nel girone dell’Italia: gli azzurri avrebbero la certezza di qualificarsi con una vittoria, mentre un pareggio potrebbe non essere abbastanza se la Nuova Zelanda facesse risultato contro il Paraguay. Se si ripetesse la situazione di stallo della prima giornata, con due pareggi con lo stesso numero di reti, addirittura, bisognerebbe ricorrere al sorteggio per decretare il passaggio di turno tra Italia e Nuova Zelanda. Per la slovacchia le uniche chance di qualificazione passano dalla necessità di battere l’Italia, risultato che mandereppe Cannavaro e soci a casa. Al Paraguay, invece, basterebbe un pareggio coi neozelandesi e, anche in caso di sconfitta, potrebbe passare se l’Italia perdesse.

Il pronostico: Paraguay 85%, Italia 60%, Nuova Zelanda 50%, Slovacchia 5%

ALMANACCO DI SUDAFRICA 2010: 23 GIUGNO

La storia essenziale della Coppa del Mondo di Sudafrica 2010 raccontata, giorno dopo giorno, partita dopo partita, attraverso i tabellini e le reazioni della stampa delle nazioni in campo: una carrellata di prime pagine che fornisce uno spaccato di cultura sportiva, emozioni, tecnica giornalistica e non, design editoriale che permette di costruire un racconto non convenzionale della Coppa del Mondo 2010.



SLOVENIA-INGHILTERRA 0-1 (Primo tempo 0-1)

MARCATORE: Defoe al 23′ p.t.

SLOVENIA (4-4-2): S. Handanovic; Brecko, Suler, Cesar, Jokic; Koren, Birsa, Kirm (dal 33′ st Matavz), Radosavljevic; Ljubijankic (dal 17′ st Dedic), Novakovic (J. Handanovc, Dzinic, Ilic, Krhin, Seliga, Filekovic, Komac, Stevanovic, Mavric). All: Matjaz Kek

INGHILTERRA (4-1-3-2): James; Johnson, Upson, Terry, A. Cole; Barry, Gerrard, Lampard, Milner; Rooney (dal 27′ st J.Cole), Defoe (dal 40′ st Heskey) (Green, Hart, Dawson, Lennon, Crouch, Warnock, Wright-Phillips, Carrick). All. Fabio Capello.

ARBITRO: Wolfgang Stark (Germania).

NOTE – Spettatori 36.893. Ammoniti: Jokic, Birsa e Dedic per gioco scorretto, Johnson per simulazione. Angoli: 12 a 2 per l’Inghilterra. Recuperi 0 e 3′.

Ekipa


The Independent


STATI UNITI-ALGERIA 1-0 (primo tempo 0-0)

MARCATORE: Donovan al 46′ s.t.

STATI UNITI (4-4-2): Howard; Bornstein (dal 35′ s.t. Beasley), Demerit, Bocanegra, Cherundolo; Dempsey, Bradley, Edu (dal 19′ s.t. Buddle), Donovan; Altidore, Gomez (dal 1′ s.t. Feilhaber). (Spector, Onyewu, Holden, Clark, Torres, Guzan, Goodson, Hannemann). All. Bradley.

ALGERIA (3-4-2-1): M’Bolhi; Bougherra, Halliche, Yahia; Kadir, Yebda, Lacen, Belhadj; Ziani (dal 24′ s.t. Guedioura); Matmour (dal 40′ s.t. Saifi); Djebbour (dal 21′ s.t. Ghezzal). (Gaouaqui, Mansouri, Boudebouz, Bellaid, Laifaqui, Chaouchi, Medjani, Mesbah, Ardoun). All. Saadane.

ARBITRO: De Bleeckere (Belgio).

NOTE: Spettatori: 49.365. Angoli: 5-4 per l’Algeria. Espulso: 48′ s.t. Yahia per doppia ammonizione. Ammoniti: Yebda, Altidore, Yahia, Lacen, beasley. Recupero: 1′; 4′.

Miami Herald Le Buteur


GHANA-GERMANIA 0-1 (primo tempo 0-0)

MARCATORE: Ozil al 15′ st.

GHANA (4-1-4-1): Kingson; Pantsil, J.Mensah, Jonathan, Sarpei; Annan; Tagoe (19′ st Muntari), K.Boateng, Asamoah, A.Ayew (47′ st Adiyiah); Gyan (37′ st Amoah). (Agyei, Inkoom, D.Boateng, Appiah, Ahorlu, I.Ayew, Addy, Owusu Abeyie). All.: Rajevac.

GERMANIA (4-2-3-1): Neuer; Lahm, Friedrich, Mertesacker, Boateng (28′ st Jansen); Khedira, Schweinsteiger (36′ st Kroos); Muller (22′ st Trochowski), Ozil, Podolsk; Cacau. In panchina: Aogo, Tasci, Kiessling, Wiese, Badstuber, Marin, Butt, Gomez. Allenatore: Loew 6. ARBITRO: Simon (Brasile).

NOTE: spettatori 83.391. Ammoniti Ayew e Muller. Serata fredda, cielo sereno. Terreno di gioco in buone condizioni. Angoli 7-4 per la Germania. Recupero: 1′; 3′.

Jornal do Desportos Hamburger Morgenpost

AUSTRALIA-SERBIA 2-1

MARCATORI: Cahill (A) al 23’, Holman (A) al 28’, Pantelic (S) al 38’ s. t.

AUSTRALIA (4-2-3-1) Schwarzer; Wilkshire (dal 36’ s.t. Garcia), Beauchamp, Neill, Carney; Culina, Valeri (dal 20’ s.t. Holman); Emerton, Cahill, Bresciano (dal 20’ s.t. Chipperfield); Kennedy. (Galekovic, Federici, Jedinak, Rukavytsya, Milligan, Vidosic). All. Verbeek.

SERBIA (3-5-2) Stojkovic; Vidic, Lukovic, Obradovic; Ivanovic, Kuzmanovic (dal 33’ s.t. Lazovic), Stankovic, Ninkovic, Jovanovic; Krasic (dal 16’ s.t. Tosic), Zigic (dal 22’ s.t. Pantelic). (Isailovic, Rukavina, Kolarov, Kacar, Pantevic, Milijas, Petrovic, Subotic, Mrdja, Djuricic). All. Antic.

ARBITRO: Larrionda (Uruguay).

NOTE: Spettatori 37.836. Ammoniti: Beauchamp, Wilkshire ed Emerton per gioco falloso. Lukovic e Ninkovic per gioco falloso. Recuperi: primo tempo 1’; secondo tempo 3’.

Sportski Zurnal

Massimo Brignolo

STATI UNITI IN EXTREMIS, PROSEGUONO INGHILTERRA E GERMANIA

Inghilterra e Germania si risollevano e passano il turno, Ghana ancora in gioco e Stati Uniti salvi fuori tempo massimo.

Era una giornata in cui poteva accadere di tutto, e di tutto è accaduto. Prendiamo per esempio il Girone C: fino al 90′ sembrava che la Slovenia fosse in procinto di passare il turno, ma a spezzare i cuori dell’undici slavo ci ha pensato Landon Donovan. Nel primo minuto di recupero la stella degli Stati Uniti ha messo a segno la rete decisiva del girone, portando la sua squadra agli ottavi di finale. Doppia beffa per gli sloveni che, in vantaggio di due reti, si erano fatti rimontare proprio dagli Stati Uniti pochi giorni fa. Si è risvegliata invece l’Inghilterra di Capello, nonostante i tanti errori di Wayne Rooney sottoporta: 1-0 alla Slovenia con una rete di Jermain Defoe, mentre gli avversari si rendevano più volte pericolosi con Valter Birsa, mancando però la rete del pareggio che avrebbe garantito il passaggio del turno. Fuori senza molta lode l’Algeria: espulsione del capitano Yahia a una manciata di secondi dal fischio finale ha messo termine alla campagna di Coppa del Mondo della squadra di Saadane, incapace di segnare anche solo una rete in tre partite.

Negli ottavi di finale Capello si troverà di fronte la Germania, prima classificata del Girone D dopo la vittoria 1-0 contro il Ghana. Uno scontro disputato a viso aperto da entrambe le formazioni, la cui chiave forse è stata la maggior compattezza della difesa tedesca: in avvio di ripresa, proprio nel momento in cui i ghanesi si rendevano più pericolosi con le conclusioni di Kwadwo Asamoah, un sinistro dal limite dell’area di Mesut Özil regalava la vittoria e il passaggio del turno ai tedeschi. Passaggio di turno comunque non compromesso per il Ghana: i Black Stars affronteranno gli Stati Uniti agli ottavi di finale, grazie alla concomitante sconfitta della Serbia.

A Nelspruit, infatti, i serbi hanno dovuto cedere il passo all’Australia per 2-1 dopo aver dominato il primo tempo senza essere riusciti a violare la porta difesa da Schwarzer. Troppe le occasioni sprecate da Dejan Stanković e soci sottoporta: partita particolarmente frustrante per Nikola Žigić sostituito, dopo aver mancato diverse occasioni da rete, due minuti prima che l’Australia passasse in vantaggio con Tim Cahill e sei prima del raddoppio di Brett Holman. Sottopressione, la Serbia ha cercato di dare il tutto per tutto e a sei minuti dalla fine la riserva di Žigić, Marko Pantelić, ha riaperto il match. Serbia che si è illusa pochi minuti più tardi, vedendo Pantelić gonfiare nuovamente la rete: sarebbe stato il gol del pareggio e del passaggio del turno, se non fosse stata annullato per fuorigioco.

Damiano Benzoni

WIMBLEDON: LA PARTITA DEI RECORD

Nicolas Mahut e John Isner sono in campo da 9 ore e il loro incontro è stato sospeso per oscurità sul 59-59 nel quinto set

Isner-MahudSono ormai tre giorni che sui campi dell’All England Lawn Tennis and Croquet Club di Wimbledon ha preso il via il torneo più prestigioso del Tennis, l’unico torneo del Grand Slam a disputarsi sull’erba. Tradizioni come le fragole con panna alla Club House, tecnica di gioco diversa, soprattutto nelle prime giornate, per la velocità della superficie e ogni anno qualche storia da inserire nel libro delle curiosità.

Entreranno di sicuro in tutti gli almanacchi del tennis, Nicolas Mahut e John Isner che dopo nove ore di gioco, suddivisi in due giornate, non hanno ancora terminato il loro incontro; è normale la sospensione avvenuta ieri sera per l’oscurità sul due set pari mentre è decisamente fuori dalla norma quanto avvenuto oggi sul campo 18 dove, potenza del servizio e della regola che non prevede il tie break nel set decisivo, sono stati battuti tutti i record.

La partita è stata nuovamente interrotta per oscurità al raggiungimento delle nove ore di gioco dopo che i due si sono dati battaglia per tutta la giornata e attualmente sono andati al riposo notturno sul 59-59 del quinto set: battuto il record di durata – il precedente di 6 ore e 44′ era di Fabrice Santoro e Arnaud Clement stabilito nel 2004 al Roland Garros -, superato il primato per il numero di game disputati (112, tra Pacho Gonzalez e Charlie Passarell, nel 1969) che sino ad ora sono stati 163, polverizzato il record degli ace visti in una partita (180 fino ad ora contro i 108 del precedente primato). E Mahut e Isner che sarebbero passati del tutto inosservati nella storia delle due settimane del torneo inglese hanno avuto la loro giornata di gloria.

Massimo Brignolo