PALLANUOTO FEMMINILE: CONTINUA IL PREDOMINIO DELLE STATUNITENSI

Vittoria delle statunitensi in World League, dopo aver superato per la seconda volta l’Australia ai rigori.

Le statunitensi di Adam Krikorian, campionesse del mondo in carica e padrone di casa, si aggiudicano per la quinta volta la World League, battendo l’Australia in finale ai rigori dopo aver pareggiato 7-7 alla fine del tempo regolamentare. Il sette statunitense aveva trovato il vantaggio verso la fine del primo quarto, mantenendolo fino all’inizio del quarto, senza però riuscire a mettere tra sè e le australiane un break importante: il vantaggio massimo era stato di due reti.

Nell’ultima frazione di gioco la riscossa delle australiane: le australiane, sfruttando due superiorità prima con Bronwen Knox (5-5), poi con Glencora Ralph (6-6) ristabilivano la parità per poi portarsi in vantaggio a due minuti dalla fine con Sophie Smith. Era Lauren Wenger, diciotto secondi dopo, a pareggiare i conti per gli Stati Uniti, decretando il pareggio e rinviando il verdetto della gara ai tiri di rigore. Nessun errore per le rigoriste statunitensi, mentre tra i pali la loro Betsey Armstrong, votata miglior portiere del torneo, neutralizzava il quarto rigore delle australiane, tirato da Jemma Dessauvagie, permettendo a Maggie Steffens di mettere in porta il tiro decisivo sulll’ultimo rigore, dietro le spalle di Victoria Brown.

Le statunitensi già nel girone preliminare avevano avuto la meglio delle australiane ai rigori, oltre ad aver superato Grecia (poi sconfitta nuovamente in semifinale) e Russia, mentre nei quarti avevano battuto il Canada 7-4 in una riedizione della finale mondiale di Roma dello scorso anno.

Al terzo posto della World League è arrivata la Grecia, dopo aver battuto nella finale di consolazione le russe per 8-7, stesso risultato con cui l’Australia le aveva superate in semifinale. Nella parte bassa del tabellone la Cina ha battuto l’Ungheria per il quinto posto, mentre l’Olanda ha superato il Canada piazzandosi in settima posizione. Per le magiare inutili le buone prestazioni di Dóra Kisteleki, miglior marcatrice della manifestazione, e di Gabriella Szűcs. Il premio di miglior giocatrice del torneo è andato ala statunitense Brenda Villa, impegnata con il Catania nel campionato italiano.

Sabato 3 luglio 2010
AUSTRALIA – STATI UNITI 7-7 – 4-5 d.t.r.
(1-2; 1-2; 2-1; 3-2)
Coggan Center, La Jolla (California, USA)

AUSTRALIA: Brown, Beadsworth 1, Smith 1, Brightwell, Moran, Knox 3, Webster, Ralph, Dessauvagie, Arancini, Rippon, Zagame, Wakefield.

STATI UNITI: Armstrong, Petri 1, Matthewson, Villa, Wenger 1, Gandy, Steffens, Silver 2, Windes 1, Rulon 1 (rig.), Dries, Craig 1, Seidemann.

NOTE: nessun espulso per limite di falli. Superiorità numeriche Australia 2/9, Stati Uniti 3/9 + 1 rig.

RIGORI:

AUSTRALIA 4 STATI UNITI 5
Webster 1 Gandy 1
Knox 2 Rulon 2
Beadsworth 3 Seidemann 3
Dessauvagie p Silver 4
Brightwell 4 Steffens 5

Damiano Benzoni

PALLANUOTO FEMMINILE: L’ORIZZONTE È SEMPRE ROSSO-AZZURRO

Nella finale del campionato italiano femminile di pallanuoto decisiva gara cinque e l’espulsione di Rita Drávucz, che permettono all’Orizzonte Catania di rimontare una partita passata a rincorrere e mettere le mani sul diciottesimo titolo nazionale.

Diciottesimo scudetto in diciannove anni per l’Orizzonte Catania e terzo consecutivo. A guardare questi numeri si potrebbe pensare a una passeggiata e, invece, quella del 2010 è stata probabilmente la finale più combattuta della storia del campionato italiano femminile di pallanuoto, tanto che la serie è stata decisa in gara cinque. A sfidare il Catania, come sempre, c’era la Fiorentina Waterpolo, unica squadra capace nel 2007 a spezzare il dominio delle rosso-azzurre. Dopo aver chiuso a pari punti la stagione regolare, per la sesta volta consecutiva le due squadre si sono ritrovate in finale. Quattro sfide non sono state sufficienti per decretare la squadra campione d’Italia e gara cinque ha assunto i connotati di una finale secca.

Di fronte ai 700 spettatori della piscina di Nesima le due squadre hanno giocato una partita di intensità unica. Non fosse altro che per il blasone e il fattore campo le ragazze di Formiconi (in calottina bianca) erano leggermente favorite sulle rivali. L’inizio dell’Orizzonte Catania però non è stato certo dei migliori. Per tutti i primi tre tempi di gioco la Fiorentina ha imposto il proprio gioco è ha mantenuto due o tre lunghezze di distanza sulle siciliane. Nel momento decisivo però è emerso il sette catanese che ha giocato meglio e con più attenzione l’ultimo quarto di gioco. La Fiorentina senza la Drávucz, fuori per limite di falli, si è spenta e non ha saputo sfruttare ben 3 superiorità numeriche andando a segno solo una volta in tutto il periodo.

Sfruttando le polveri bagnate delle bianco-viola la Garibotti, con un chirurgico tiro dalla distanza, ha infilato sotto il sette il pallone del 9 a 9. Poi a settantadue secondi dal termine la Gil si è guadagnata un importantissimo rigore. Dai 5 metri Martina Miceli ha completato il sorpasso con un preciso tiro basso che si è infilato sulla destra dell’impotente Gigli. L’ultimo assalto della Fiorentina ha portato solamente alla quarta espulsione temporanea del periodo, ma le ragazze di De Magistris non hanno saputo sfruttare l’ennesima superiorità numerica e il tiro di Biancardi è stato respinto da Brancati.

La più incerta delle finali si è risolta quindi in favore delle padrone di casa per la gioia di coach Formiconi che, come da copione, è stato scaraventato in acqua dalle sue predilette. Catania ha meritato, ma la Fiorentina è uscita davvero a testa alta da questa finale perché è stata in grado di mettere in difficoltà le pluricampionesse d’Italia fino all’ultimo secondo, pur essendo condizionata nell’ultimo quarto dall’espulsione della Drávucz. È indubbio però che le rosso-azzurre, come confermano le parole di Martina Miceli a fine gara, hanno messo in acqua una feroce determinazione che, alla lunga, ha fatto la differenza.

Geymonat Orizzonte Catania – Fiorentina Waterpolo 10 – 9
(1-3; 3-3; 2-2; 4-1) – Serie: 3-2
Piscina di Nesima, Catania

Geymonat Orizzonte Catania: Brancati, Miceli 2 (2 rig.), Garibotti 2, Radicchi 1, Di Mario 2, Salanitro, Bosello 1, Ragusa, Gil 2, Musumeci, Coppolino, Maugeri, Messina. All. Formiconi.

Fiorentina Waterpolo: Gigli, Biancardi 2, Lavorini, Colaiocco, Corrizzato, Casanova 1, Drávucz 3, Masi, Mila De Magistris, Cotti 1, Abbate 1, Frassinetti 1, Giachi. All. Gianni De Magistris.

Arbitri: Gomez, Paoletti

Note: espulse per limite di falli Radicchi, Bosello e Ragusa (OC), Drávucz e Abbate (FW) nel quarto tempo. Superiorità numeriche: Orizzonte Catania 3/8 + 2 rigori, Fiorentina Waterpolo 4/12.

Nicola Sbetti