QUALCHE NOVITA’ NEL PROGRAMMA DI LONDRA 2012

A 560 giorni dalla Cerimonia di Apertura delle Olimpiadi di Londra 2012, una prima occhiata ai cambiamenti apportati al programma olimpico.

Le immagini del trionfo della Corea del Sud, dopo la vittoria su Cuba nella finale dei Giochi Olimpici di Pechino 2008, rimarranno a lungo le ultime immagini olimpiche relative ad un torneo di Baseball, disciplina che ha vissuto in campo olimpico una vita travagliata inanellando più presenze come sport dimostrativo (7 sin dal 1912) che come sport ufficiale quale è stato solo in cinque edizioni da Barcellona 1992 a Pechino 2008. La decisione presa dal CIO nel luglio 2005 di escludere dal programma olimpico, anche se non dalla lista degli sport olimpici, Baseball e Softball ha di fatto ridotto a 26 gli sport presenti tra un anno e mezzo a Londra. Solo nel mese di ottobre 2009, e quindi con una tempificazione che non permetteva il loro inserimento nel 2012 ma solo a partire da Rio 2016, è stato deciso di riportare a 28 gli sport nel programma olimpico inserendo Golf e Rugby a sette.

Detto di Baseball e Softball, la grande novità della prossima edizione dei Giochi Estivi sarà rappresentata dall’introduzione del Pugilato Femminile: 40 pugili parteciperanno, suddivise in cinque categorie, alla corsa alle prime medaglie della storia in questa disciplina che peraltro mise in scena un incontro dimostrativo nel lontano 2004 per poi diventare fuorilegge ed essere codificata internazionalmente solo una decina di anni fa.

Alcune discipline come il Ciclismo su Pista e la Canoa Velocità hanno, inoltre, visto le proposte di rivoluzione del loro programma olimpico accettate da parte del CIO. Con una decisione discutibile, sotto la spinta di alcune Federazioni forti come quella britannica e strumentalizzando un presunto riequilibrio tra prove al maschile e prove al femminile, spariscono dal programma prove tradizionali come l’Inseguimento, la gara a Punti e la Madison per fare spazio a tre nuove gare al femminile (Velocità a squadre, Inseguimento a squadre e Keirin) e ad una prova a punti, l’Omnium, la cui struttura e la cui capacità di richiamare l’attenzione del pubblico sono ancora tutte da verificare. Anche nella Canoa Velocità cambia il rapporto tra gare maschili e gare femminili: se a Pechino erano stati assegnati nove titoli al maschile e solo tre al femminile, a Londra il divario diminuirà (8-4). Si è arrivati a questi risultati cancellando tutte le prove maschili sui 500 metri e rimpiazzandole con prove sprint sui 200 metri (con l’eccezione del C2 che scompare sulla breve distanza. In campo maschile sarà quindi necessaria una maggiore specializzazione e le prime tendenze si sono già viste agli ultimi Campionati Mondiali dove vi sono stati vogatori concentrati sui 1000 metri e altri concentrati sulla distanza sprint essendo quasi impossibile condurre una preparazione adeguata su entrambe le distanze. In campo femminile, al contrario, rimangono le tre prove sui 500 metri (K1, K2 e K4) alle quali si aggiunge il K1 200 metri.

Un’ultima variazione al programma rispetto all’ultima edizione, seppure ormai codificata, si verificherà sulle pedane della Scherma: dopo aver consentito fino al 2000 l’assegnazione di 5 titoli a squadre, con l’ingresso nel programma olimpico dal 2004 della Sciabola femminile, il CIO ha contingentato a 4 i titoli a squadre assegnati in ogni edizione costringendo la Federazione Internazionale ad applicare il criterio della rotazione. Se a Pechino non si era gareggiato a squadre nel Fioretto maschile e nella Spada femminile, a Londra salteranno un turno la Spada maschile e di Sciabola femminile.

SCHERMA: L’ITALIA REGINA D’EUROPA

Il bilancio dei Campionati Europei di Scherma è eccezionale per l’Italia ma andando a leggere nei dettagli vi sono luci ed ombre.

Fioretto MaschileSi è conclusa ieri a Lipsia la XXIII edizione dei Campionati Europei di Scherma, atto conclusivo della stagione continentale e preludio dei Campionati Mondiali che a fine ottobre si svolgeranno a Parigi.

L’Italia, da sempre protagonista in questa disciplina, esce da Lipsia con un bilancio trionfale: 10 medaglie (era dal 1999 che non si raggiungeva la doppia cifra) con 5 medaglie d’Oro, 2 d’Argento e 3 di Bronzo, la vittoria nel medagliere e nella Coppa per Nazioni.

FIORETTO

Specialità Oro Argento Bronzo
Indiv. M
A.Baldini (ITA)
V.Aspromonte (ITA) R.Ganeyev (RUS)
R.Kruse (GBR)
Squadre M
Italia
V. Aspromonte
A. Baldini
A. Cassarà
G. Avola (ris.)
Russia
A.Sedov
A.Khovansky
A.Cheremisinov
R.Ganeev (ris.)
Regno Unito
E. Jefferies
R. Kruse
L. Halsted
M. Mepstead (ris.)
Indiv. F
V.Vezzali (ITA)
E.Lamonova (RUS) I. Deriglazova (RUS)
E.Di Francisca (ITA)
Squadre F
Italia
A. Errigo
E. Di Francisca
V.Vezzali
I. Salvatori (ris.)
Germania
C.Golubytskyi
K.Wächter
S. Bingenheimer
M. Zacke (ris.)
Russia
L. Korobeinikova
I. Deriglazova
A. Chanayeva
E. Lamonova (ris.)

Si potrà dire che quando hai in squadra fenomeni come Vezzali, Baldini, Di Francisca e Cassarà è tutto più facile, ma non sempre è così. E allora, cambiano i commissari tecnici, cambia la gestione federale, ma le vittorie arrivano sempre. Il motivo è presto detto: i Maestri. Sono loro, e le società di appartenenza, che fanno della scherma lo sport più vincente d’Italia. Una mentalità vecchia acquisita da più di 100 anni di storia. Una cultura alla vittoria, che non ha eguali“, scrive Salvatore Sanzo sul suo blog ed è l’analisi più centrata per un’arma che da anni è il fiore all’occhiello italiano nel segno della continuità e del rinnovamento. Undici anni fa a Bolzano, Valentina Vezzali era già al comando ma ad ogni ciclo olimpico linfa vitale nuova è arrivata a dare forza al movimento. L’en plein di Lipsia con 4 titoli europei su 4 e 6 medaglie conquistate sulle 10 a disposizione dipende anche dalla generazione di mezzo e dai giovani al loro esordio: Andrea Baldini e Arianna Errigo, seppure affermatissimi con titoli europei, mondiali e Coppe del Mondo, hanno rispettivamente 24 e 22 anni e sono la migliore assicurazione per il futuro così come lo sono i due esordienti a questi Campionati Europei. Valerio Aspromonte ha 23 anni e dopo l’Oro ai Mondiali Giovani del 2006, ha conquistato quest’anno la sua prima vittoria in una tappa di Coppa del Mondo, Giorgio Avola è un 1989 che quest’anno ha saputo vincere gli Europei Under 23.  Il Fioretto azzurro oltre che un grande presente è pronto per un radioso futuro.

SCIABOLA

Specialità Oro Argento Bronzo
Indiv. M
A.Yakimenko (RUS)
N.Limbach (GER) B.Apithy (FRA)
O.Shturbabin (UKR)
Squadre M
Italia
L.Samele
A.Montano
L.Tarantino
D.Occhiuzzi (ris.)
Ucraina
A.Yahodka
D.Boyko
D.Pundyk
O.Shturbabin (ris.)
Germania
B.Belsheim
B.Hubner
N.Limbach
M. Hartung (ris.)
Indiv. F
S.Kormilitsina (RUS)
S.Velikaia (RUS) I. Bianco (ITA)
S.Klemm (GER)
Squadre F
Ucraina
H.Pundyk
O.Kharlan
O.Khomrova
O.Zhovnir (ris.)
Russia
E.Diatchenko
J.Gavrilova
S.Velkaia
S.Kormiltsina (ris.)
Italia
I.Bianco
I.Vecchi
G.Marzocca
A.Lucchino (ris.)

Sarà una coincidenza, sarà un effetto placebo, ma l’arrivo da meno di un mese del francese Christian Bauer alla guida della Sciabola russa ha portato i suoi frutti. Bauer, il padrino della Sciabola, è in passato riuscito a portare all’Oro olimpico il cinese Zhong Man e quattro anni prima Aldo Montano; una separazione più o meno consensuale lo allontonò dalla squadra azzurra nel 2006 e la Sciabola azzurra è più o meno dove l’aveva lasciata Bauer. In campo maschile è legata agli estri di Aldo Montano e del trentasettenne Luigi Tarantino anche se inizia a crescere Luigi Samele, 22 anni, campione del mondo cadetti nel 2004. Montano è lo sciabolatore di maggior classe dell’intero circuito mondiale, genio e sregolatezza; solo la sua continuità può essere messa in discussione. A quasi trentadue anni ha “bucato” per un problema muscolare la prova individuale ma ha dato spettacolo nella gara a squadre, impegno che per i suoi contenuti caratteriali gli si addice certamente. Il suo 17-3 nella semifinale a squadre contro il tedesco Hartung che ha rovesciato il punteggio da 13-25 a 30-27 è da antologia della sciabola di tutti i tempi.

SPADA

Specialità Oro Argento Bronzo
Indiv. M
J.Lucenay (FRA)
G.Boczkó(HUN) P.Sukhov (RUS)
R.Zawrotniak (POL)
Squadre M
Ungheria
G.Imre
G.Boczko
P.Somfal
T.Padar (ris.)
Ucraina
D.Karuchenko
M.Khvorost
B.Nikishin
I.Reyzlin (ris.)
Germania
M.Schmitt
J.Fiedler
C.Knelp
S.Launer (ris.)
Indiv. F
I.Duplitzer (GER)
M.Piekarska (POL) L. Flesse-Colovic (FRA)
N.Mills (ISR)
Squadre F
Polonia
E.Nelip
M.Piekarska
M.Stroka
D.Dmowska (ris.)
Italia
B.Del Carretto
M.Navarria
N.Moellhausen
F.Quondamcarlo (ris.)
Francia
H.Kiraly-Picot
M.Nisma
L.Flessel-Colovic
N.Alibert (ris.)

La Spada appare come l’arma maggiormente in difficoltà nel panorama italiano. Detto della squadra femminile che dimostra come la prova a squadre vada oltre la pura somma matematica delle singole e che ha trovato una sua maturità con l’inattesa vittoria ai Campionati Mondiali dello scorso anno confermata dall’Argento a Lipsia, il settore maschile sembra non riuscire a ritrovarsi dopo la prematura scomparsa di Claudio Carnevali e la partenza del tecnico Angelo Mazzoni (un patrimonio della scherma italiana lasciato emigrare); non a caso la Svizzera di Mazzoni ha bloccato la strada degli azzurri ai quarti di finale lasciando la Spada maschile unico settore ad uscire da Lipsia senza una medaglia. Il campione olimpico Tagliariol non si discute, il trentacinquenne Alfredo Rota raccoglie risultati in Coppa del Mondo, il campione italiano Diego Confalonieri è stato lasciato a casa, Paolo Pizzo (27 anni) è stato fatto tardivamente esordire, è stato lanciato il ventunenne Enrico Garozzo, oro ai Campionati Mondiali Giovani i due anni fa. L’impressione è che il talento vi sia ma manchi una organizzazione, quella chimica di squadra che permette a tutti di crescere. Sperando di essere smentiti ai Mondiali di Parigi.

Evoluzione del Medagliere dell’Italia

FIORETTO SCIABOLA SPADA TOTALE
O A B T O A B T O A B T O A B T
1999 4 1 5 1 1 2 2 2 4 6 3 2 11
2000 1 1 2 2 2 0 1 0 3 4
2001 3 1 4 1 1 2 1 1 3 3 1 7
2002 2 2 1 1 0 2 1 0 3
2003 2 2 1 1 1 3 2 2 1 3 3 7
2004 3 3 2 2 0 0 0 5 5
2005 3 2 5 1 2 3 0 4 0 4 8
2006 1 1 2 1 1 2 2 0 1 4 5
2007 1 1 4 6 0 1 1 2 2 2 4 8
2008 2 1 3 1 1 3 3 2 2 3 7
2009 4 1 5 1 2 3 1 1 5 0 4 9
2010 4 1 1 6 1 2 3 1 1 5 2 3 10

Massimo Brignolo