PALLAVOLO – WORLD LEAGUE: GLI AZZURRI SCIVOLANO A PARIGI

Inizia con una sconfitta al tie break la fase discendente del girone di World League.

World League
Foto: FIVB

La World League dell’Italia arriva al giro di boa ma la prima di sei partite consecutive in trasferta non inizia certo nel migliore dei modi. Ancora assenti Buti e Marra, infortunati in fase di recupero; torna invece Fei che riparte dalla panchina.

La Francia veniva dall’umiliante 3-1 contro la Cina ed è sicuramente da considerarsi come la grande delusa del gruppo B ma in un palazzetto calorosissimo ha saputo trasformarsi e recuperare quel gioco che le aveva permesso, non più di un anno fa, di accedere alla finale dell’europeo.

Nel primo set con la diagonale Lasko – Vermiglio, Mastrangelo e Sala al centro e Parodi e Cernic in banda l’Italia inizia subito forte. Il turno di battuta di Vermiglio crea il break decisivo per portare gli azzurri in avanti 13 a 5. In un primo momento l’Italia è abile a sfruttare le incertezze di una Francia assai intimorita. Filippe Blain però azzecca il cambio che trasformerà i suoi giocatori. L’ingresso di Ngapeth per Samica sistema le cose in difesa e consente alla Francia di riportarsi sul -2. La rimonta però costa fatica ai francesi e l’Italia vince facilmente il set per 25 a 19.

Il secondo set è molto più equilibrato. Anastasi toglie un Parodi che fatica a ingranare ma Savani non riesce a far meglio. L’Italia però si ferma troppo a lungo a quota 15 costringendo Anastasi a cambiare la diagonale. Dentro Fei e Travica ma è troppo tardi; l’Italia non riesce a incidere a muro e il set finisce 25 a 19 per i francesi.

Nel terzo set, che comincia con le stesse formazioni, la Francia si porta subito avanti sull’onda dell’entusiasmo. Anastasi cambia il palleggiatore e un grintosissimo Cernic prova a far reagire i suoi. La ricezione però non è precisa e il muro inefficace. La Francia gioca meglio e porta a casa il set.

Nel quarto set si riparte da Travica e Savani. Il giovane palleggiatore distribuisce bene il gioco e l’italia riacquista sicurezza nei fondamentali. Un importante turno in battuta di Cernic porta l’Italia sul 16 a 8. La Francia sotto pressione comincia a commettere errori gratuiti. Trascinata da Lasko e Cernic l’Italia macina gioco fino a che la pipe di Savani chiude il set sul 25 a 17.

Si va dunque al tie break con Anastasi che conferma Travica e Savani per Vermiglio e Parodi. Gli scambi sono tiratissimi, si combatte punto a punto fino a che l’equilibrio non viene spezzato da uno dei pochi errori di Lasko che consegna di fatto la vittoria ai francesi.

Per l’Italia è una brutta battuta d’arresto che non compromette però il cammino verso la finale a sei di Buenos Aires. Molto positiva la prove di Lasko che ha giocato con notevole continuità; Fei può guarire con calma e per il mondiale l’Italia avrà due opposti di primissimo livello. In banda ottima prestazione di Cernic, non solo per il contributo realizzativo, ma anche per la grinta e la leadership messa in campo. Da rivedere Parodi, troppo leggero a muro, discreto Savani. La scarsa vena di Vermiglio ha permesso a Travica, il palleggiatore del futuro, di giocare due set importanti. Male i centrali, in particolare Sala, poco utilizzati e mai veramente in partita.

FRANCIA ITALIA 3 – 2 (19-25; 25-19; 25-20; 17-25; 15-13)

Francia: G. Hardy-Dessources 9,  R. Vadeleux  17,   B. Toniutti 2,  G. Samica, N. Marechal 15, O. Kieffer (C) 6, H. Henno (L). (A. Rouzier n.e, J. Tolar, E. Ngapeth 20, E. Rowlandson, T. Takaniko 4)

Italia: L. Mastrangelo 9, S. Parodi 9, L. Manià (L), V. Vermiglio (C) 5, M. Lasko 25, A. Sala 5, M. Cernic 17. (G. Maruotti n.e, C. Savani 9, D. Travica, A. Fei 2, E. Birarelli)

Nicola Sbetti

GIRONE H: SVIZZERA A SECCO, QUALIFICATE SPAGNA E CILE

La Spagna supera il Cile e conquista il primo posto nel girone dove viene bocciata la sterilità svizzera.

David Villa
Foto: Ansa.it

Una rete in 270 minuti: la sterilità offensiva costa alla Svizzera la qualificazione agli ottavi di finale. I rossocrociati dovevano andare a segno contro l’Honduras per nutrire speranze di qualificazione e non sono riusciti a raggiungere l’obiettivo, al contrario esponendo il fianco ai contrattacchi dell’Honduras che non voleva uscire dai Mondiali senza colpo ferire. Ne è uscito un pareggio a reti inviolate che non serve a nessuna delle due squadre che abbandonano la compagnia delle magnifiche 16 di Sudafrica 2010.

La partita clou del girone tra Spagna e Cile ha garantito lo spettacolo che era nelle previsioni: per mezz’ora la Spagna, che solo una vittoria metteva al sicuro da sorprese, ha avuto il suo da fare a controllare il calcio champagne del Cile di Bielsa. Quindici minuti a metà del primo tempo hanno rovesciato la partita: un errore del portiere Bravo in uscita fuori area su un affondo di Torres ha regalato a David Villa la palla del 1-0 al 24′ mentre 13 minuti più tardi una bella azione spagnola ha portato al goal Iniesta con contemporanea cervellotica espulsione da parte del messicano Rodriguez ai danni del cileno Estrada. A questo punto il destino del Cile è appeso ad un filo, ad una radiolina che se annunciasse una rete a Bloemfontein lo elimirebbe. Nell’intervallo Bielsa riorganizza la squadra e 2 minuti dopo il ritorno in campo Millar accorcia le distanze dalle furie rosse e scava un solco incolmabile nei confronti della Svizzera. L’ultima mezz’ora è pura accademia.

La Spagna vince il girone e incrocerà i tacchetti con il Portogallo mentre il Brasile, in un derby tutto sudamericano, affronterà un Cile che nel reparto arretrato esce decimato per le ammonizioni dalla partita di questa sera.

Massimo Brignolo

GIRONE G: BRASILE E PORTOGALLO COME NELLE PREVISIONI

Brasile e Portogallo passano il turno nel girone dove la Costa d’Avorio di Didier Drogba non è riuscita a giocare il ruolo atteso da terzo incomodo protagonista.

Brasile-Portogallo
Foto:Ansa.it

Si conclude con un nulla di fatto tra le due protagoniste principali il Girone G, il gruppo di Sudafrica 2010 che ha riservato meno sorprese nel torneo. Brasile e Portogallo, praticamente sicure della qualificazione, non hanno punto nei 90 minuti ricchi solo di nervosismo e gioco duro figlio della grande rivalità tra i due paesi: più ammonizioni, sette tutte nel primo tempo, che occasioni da goal hanno segnato un pareggio a reti inviolate che promuove i verdeoro in prima posizione e i lusitani in seconda posizione per gli ottavi di finale di martedì.

Nell’altra partita del girone, una fin qui deludente Costa d’Avorio ha tentato un tardivo risveglio nella partita contro la Corea del Nord ben consapevole che solo una goleada di proporzioni storiche unita ad una vittoria del Brasile avrebbe consentito un rocambolesco passaggio del turno. Due reti nei primi venti minuti ad opera di Yayà Tourè e di Romaric hanno acceso le speranze degli ivoriani che però non sono andati oltre un inutile 3-0 siglato al 37′ del secondo tempo da Kalou.

Massimo Brignolo

F1: PROVE LIBERE DEL VENERDI’ A VALENCIA

A Valencia le prime prove libere sembrano premiare le scelte Ferrari con il miglior tempo di Alonso inseguito dalle Red Bull

Fernando Alonso
Foto: Dimitar Dilkoff(AFP

Prima giornata di prove a Valencia con qualche piccola sorpresa.  Nel primo turno, trascorso a pulire il circuito, e verificare assetti e aggiornamenti, Rosberg si è levato lo sfizio di essere il più veloce, davanti al duo Mclaren, e al resto del gruppo. Numerose le escursioni fuori pista, a causa dell’asfalto ancora troppo “verde” per le Formula 1, tutte senza conseguenze particolari. Da segnalare Bruno Senna che perde uno specchietto e costringe i commissari a sospendere la sessione per rimuovere i detriti dalla pista.

Pista che migliora in quanto a tenuta nella sessione pomeridiana – con una temperatura sull’asfalto di 45° – e timori della vigilia di Lewis Hamilton che prendono corpo.  L’inglese temeva le prestazioni delle Ferrari dopo le attese modifiche agli scarichi nel retrotreno, e in parte cosi è stato.

Alonso davanti a tutti, con gli aggiornamento tecnici alla F10 che sembrano mantenere le promesse in decimi dichiarate alla vigilia. E se un Alonso – che gioca in casa – nelle prime posizioni ce lo si poteva aspettare, sono le due Red Bull che sembrano invece digerire meglio del previsto il tracciato di Valencia. Vettel secondo per un nulla, Webber alle sue spalle, di un nulla e poco più. Certo che fa sorridere guardare alle Red Bull seconda e terza come a una specie di sorpresa, ma alla vigilia le lattine volanti venivano date per per spacciate sul tracciato spagnolo, e invece sembrano a livello totalmente in lotta con quelle che erano accreditate dei favori del pronostico, ovverosia le due Mclaren.

Davanti a Lewis Hamilton infatti anche Rosberg, poi sesto Kubica, con una Renault che ha deciso di non utilizzare l’F-Duct, sempre a mordere la coda ai primi, Massa, autore di un testacoda che ha costretto la direzione di gara a esporre la bandiera rossa, Sutil, Button e Barrichello a chiudere i primi dieci. Undicesimo Schumacher, dietro di lui Liuzzi, mentre Trulli chiude al ventesimo posto a un secondo abbondante dall’ultimo dei normali, la Toro Rosso di Alguersuari. Nonostante il miglior grip sulla pista in parecchi hanno testato le vie di fuga, e tra questi anche Vettel, Webber e Kubica. Ma è venerdì, e in Formula 1 di venerdì i tempi lasciano il tempo che trovano, per cui aspettiamo domani per avere qualche conferma, perlomeno in termini di prestazione pura.

Di seguito comunque i tempi della seconda sessione:

1. Fernando Alonso Spain Ferrari 1:39.283
2. Sebastian Vettel Germany Red Bull-Renault 1:39.339
3. Mark Webber Australia Red Bull-Renault 1:39.427
4. Nico Rosberg Germany Mercedes GP 1:39.650
5. Lewis Hamilton Britain McLaren-Mercedes 1:39.749
6. Robert Kubica Poland Renault 1:39.880
7. Felipe Massa Brazil Ferrari 1:39.947
8. Adrian Sutil Germany Force India-Mercedes 1:40.020
9. Jenson Button Britain McLaren-Mercedes 1:40.029
10. Rubens Barrichello Brazil Williams-Cosworth 1:40.174
11. Michael Schumacher Germany Mercedes GP 1:40.287
12. Vitantonio Liuzzi Italy Force India-Mercedes 1:40.387
13. Vitaly Petrov Russia Renault 1:40.618
14. Kamui Kobayashi Japan BMW Sauber-Ferrari 1:40.906
15. Pedro de la Rosa Spain BMW Sauber-Ferrari 1:40.945
16. Sebastien Buemi Switzerland Toro Rosso-Ferrari 1:41.115
17. Nico Hulkenberg Germany Williams-Cosworth 1:41.371
18. Jaime Alguersuari Spain Toro Rosso-Ferrari 1:41.457
19. Heikki Kovalainen Finland Lotus-Cosworth 1:42.467
20. Jarno Trulli Italy Lotus-Cosworth 1:42.993
21. Timo Glock Germany Virgin-Cosworth 1:43.811
22. Lucas di Grassi Brazil Virgin-Cosworth 1:43.854
23. Bruno Senna Brazil HRT-Cosworth 1:44.095
24. Karun Chandhok India HRT-Cosworth 1:44.566

Andrea Corbetta

L’ITALIA SENZA CASTROGIOVANNI REPLICA CON IL SUDAFRICA

Secondo test match a East London per l’Italrugby che prova Sepe, Cittadini, Picone e Derbyshire e deve fare a meno di Martin Castrogiovanni.

Per un’Italia che lascia mestamente il Sudafrica, ce n’è una che ci rimane ancora per qualche giorno: la nazionale di rugby affronta nel secondo test match del tour estivo gli Springboks, dopo aver subito una sconfitta contenuta settimana scorsa a Witbank, dove il risultato finale era stato 29-13. Un risultato che i sudafricani cercheranno di raddrizzare cercando di replicare piuttosto la performance di due settimane fa contro la Francia, fatta di cinismo e intensità.

Gli occhi del Sudafrica saranno puntati su Gio Aplon, al suo esordio con la maglia numero 15 della nazionale sulle spalle, in una posizione per cui gli Springboks faticano a trovare soluzioni. Un posto che potrebbe essere facilmente occupato da François Steyn, sistematicamente ignorato dal CT Peter de Villiers. I due centri saranno de Jongh e Fourie, mentre Jean de Villiers verrà spostato all’ala per coprire Aplon. Confermata la mediana Januarie-Morné Steyn, assieme alle terze linee Spies e Louw, a fianco dei quali tornerà Schalk Burger. Turno di riposo per Matfield, sostituito in seconda linea da Andries Bekker, mentre torna a indossare la fascia di capitano il tallonatore John Smit, che portò gli Springboks a sollevare la Coppa del Mondo tre anni fa.

Per l’Italia l’assenza più pesante è quella di Martin Castrogiovanni, uscito dopo nemmeno venti minuti di gioco per problemi alla schiena nel match di Witbank. Due cambi quindi in prima linea, con Lorenzo Cittadini a sostituire l’italo-argentino del Leicester e Fabio Ongaro tallonatore al posto di Ghiraldini. Cambia quasi tutto anche nel resto della mischia, dove l’unico punto fisso resta capitan Parisse: in seconda linea giocheranno Bortolami e Del Fava, mentre i flanker saranno Vosawai e Derbyshire. Nell’asse 9-10-15 Mallett cambia solo il mediano di mischia, facendo partire Simon Picone in luogo di Tebaldi, mentre sulla linea dei trequarti l’ingresso di Canale permette di spostare Masi a primo centro, e Robertson vien messo a riposo per dare a Michele Sepe un’occasione di farsi vedere.

Sudafrica – Italia
Test match – diretta Sky Sports 2 alle ore 15
Buffalo City Stadium, East London

SUDAFRICA
ITALIA
Gio Aplon 15 Luke McLean
Jean de Villiers 14 Michele Sepe
Jaque Fourie 13 Gonzalo Canale
Juan de Jongh 12 Andrea Masi
Bryan Habana 11 Mirco Bergamasco
Morné Steyn 10 Craig Gower
Ricky Januarie 9 Simon Picone
Pierre Spies 8 Sergio Parisse (c)
François Louw 7 Manoa Vosawai
Schalk Burger 6 Paul Derbyshire
Andries Bekker 5 Marco Bortolami
Bakkies Botha 4 Carlo Antonio Del Fava
Jannie du Plessis 3 Lorenzo Cittadini
(c) John Smit 2 Fabio Ongaro
Gurthrö Steenkamp 1 Salvatore Perugini
R
Chiliboy Ralepelle 16 Leonardo Ghiraldini
BJ Botha 17 Franco Sbaraglini
Flip van der Merwe 18 Quintin Geldenhuys
Dewald Potgieter 19 Alessandro Zanni
Ruan Pienaar 20 Tito Tebaldi
Butch James 21 Riccardo Bocchino
Wynand Oliver 22 Matteo Pratichetti
Peter de Villiers CT Nick Mallett


Arbitro: Keith Brown (NZL)
Giudici di linea: Andrew Small (ENG), Andy MacPherson (SCO)
Television Match Official: Graham Hughes (ENG)

Damiano Benzoni