TOUR: CASAR BEFFA CUNEGO, SCHLECK IN GIALLO

Andy Schleck e Alberto Contador all’attacco, Cadel Evans che soccombe al gomito fratturato domenica. Tutto in una tappa

Sandy Casar
Foto:Ansa.it

Il Tour de France saluta le Alpi con il più classico dei tapponi: lunga 209 km, la nona frazione va da Morzine-Avoriaz fino a Saint-Jean-de-Maurienne, ad una trentina di chilometri dal Frejus, attraverso cinque gran premi della montagna. Tra questi, spiccano il Col de la Colombiére, 16.5 km al 6.7% da scalare nella primissima parte di giornata, e il Col de la Madeleine, 25.5 km di ascesa al 6.2% di pendenza media. Questa montagna, affrontata per la ventitreesima volta nella storia della Grande Boucle, termina a 35 km dall’arrivo, buona parte dei quali sono di rapidissima discesa.

Il gruppo, dopo il giorno di riposo, si trova dunque ad affrontare una tappa lunga ed impegnativa, che potrebbe contribuire a rivoluzionare nuovamente la classifica generale.

Dal primo metro di corsa è subito bagarre, con scatti e controscatti mirati a portar via la fuga di giornata: dopo vari tentativi, riescono nell’intento undici corridori. Si tratta del passistone tedesco Jens Voigt (Saxo Bank), del cacciatore di tappe Sandy Casar (Française des Jeux), della maglia a pois Jérôme Pineau (Quick Step), della maglia verde Thor Hushovd (Cervélo Test Team), che però si stacca già sulla Colombiére, del tedesco Johannes Fröhlinger (Team Milram), della coppia in forza alla Bbox Bouyges Telecom composta da Anthony Charteau e Cyril Gautier, del “vecchio” Cristophe Moreau (Caisse d’Epargne), assieme ai compagni di squadra Luis León Sánchez e José Iván Gutiérrez, e del toscano Rinaldo Nocentini (Ag2r-La Mondiale), finalmente all’attacco dopo un avvio di stagione molto tormentato. Durante la discesa della Colombiére, l’estone Rein Taaramäe (Cofidis) e il veronese Damiano Cunego (Lampre-Farnese Vini) rientrano sui fuggitivi, al termine di un dispendioso inseguimento. Il vantaggio del plotoncino al comando non sale mai sopra i 6’, visto che gli uomini della BMC di Evans, in particolare Alessandro Ballan e Brent Bookwalter, lavorano alacremente.

Sulla Madeleine, la fuga perde pezzi: molti corridori non digeriscono questa salita lunga e irregolare, e dunque davanti resta solamente un quartetto composto da Casar, Luis León Sánchez, Charteau e Cunego. Nel gruppo della maglia gialla, gli Astana fanno il ritmo per favorire Contador, mentre si stacca subito un irriconoscibile Carlos Sastre (Cervélo). Nel giro di pochi chilometri, quando ne mancano 40 alla fine, il lavoro forsennato della squadra kazaka produce un’altra vittima eccellente: la maglia gialla Cadel Evans (BMC) è infatti in netta difficoltà, e perde contatto dai suoi rivali, a cause delle folli trenate di Paolo Tiralongo e Daniel Navarro. Proprio lo spagnolo riesce quindi a fare il buco: al termine del suo lavoro, restano assieme solo il capitano Contador e il suo principale avversario, ovvero Andy Schleck, con i restanti big in difficoltà; alcuni, come Sastre ed Evans, sono in crisi nera; altri, come Basso e un recuperato Armstrong, si difendono meglio. La faccia di Evans, stravolta come non mai, dà l’idea della fatica che i corridori vivono su queste impegnative ascese. Basso invece, pur perdendo un paio di minuti dai due dominatori, non sembra mai in completo affanno, ma riceve poca collaborazione da Armstrong, Van den Broeck e dagli altri componenti del suo gruppetto, oltre a non aver potuto contare sul compagno Kreuziger, “desaparecido” troppo presto. Contador e Schleck, dopo qualche dissidio iniziale, salgono con regolarità, aiutati nel finale della Madeleine da Jens Voigt, gregario del lussemburghese e reduce della fuga, che dopo l’ultimo sforzo si pianta letteralmente, come quegli splendidi cani da slitta che tirano per il loro leader fino allo sfinimento. In discesa, i quattro in fuga, grazie soprattutto al lavoro di Casar, riescono a mantenere un vantaggio sicuro, pur perdendo qualcosa, sulla coppia all’inseguimento, che raggiunge l’ex fuggitivo Moreau: ma quando finisce la discesa, e il francese smette di tirare, gli altri tre non riescono ad imprimere un ritmo deciso e così, metro dopo metro, il terzetto di Contador rimonta clamorosamente, riagganciandoli ai 700 metri dal traguardo.

Allo sprint, il favorito dovrebbe essere Damiano Cunego, anche perché non ha praticamente tirato un metro da quando si è ricongiunto con i fuggitivi: tuttavia, Casar lo anticipa, sfruttando ottimamente una curva posta ai 150 metri dal traguardo, e per il veronese non c’è nulla da fare, se non accontentarsi di una mesta terza posizione. Sandy Casar, trentunenne di Mantes-la-Jolie, vince così meritatamente questa tappa, cogliendo il sesto successo di una più che dignitosa carriera che lo ha sempre visto protagonista nei grandi giri, mentre Andy Schleck conquista la sua prima maglia gialla. Il Tour sembra ormai una lotta a due tra il lussemburghese e Contador, divisi da una manciata di secondi, mentre per gli altri i distacchi si contano a minuti.

Domani la decima frazione: 179 km tra Chambéry e Gap, caratterizzata da tre gran premi della montagna (tra cui un prima categoria) e adattissima per le fughe da lontano.

Martedì 13 luglio 2010
Tour de France, nona tappa
Morzine-Avoriaz – Saint-Jean-de-Maurienne (209 km)

ORDINE D’ARRIVO:

Ciclista Squadra Tempo
1. Sandy CASAR Française des Jeux 5h38’10″
(media 36,3 km/h)
2. Luis León SÁNCHEZ
Caisse d’Epargne stesso tempo
3. Damiano CUNEGO
Lampre-Farnese Vini stesso tempo
4. Christophe MOREAU
Caisse d’Epargne a 2″
5. Anthony CHARTEAU Bbox Bouygues Tlc stesso tempo

CLASSIFICA GENERALE:

Ciclista Squadra Tempo
1. Andy SCHLECK
Saxo Bank 43h35’41”
2. Alberto CONTADOR Astana a 41″
3. Samuel SÁNCHEZ
Euskaltel-Euskadi a 2’45
10. Ivan BASSO
Liquigas Doimo a 5’09”

MAGLIA VERDE (punti):

Ciclista Squadra Punti
1. Thor HUSHOVD Cérvelo 118
2. Alessandro PETACCHI Lampre-Farnese Vini
114
3. Robbie MCEWEN
Team Katusha 105

MAGLIA A POIS (montagna):

Ciclista Squadra Punti
1. Anthony CHARTEAU Bbox Bouygues Tlc 85
2. Jérôme PINEAU
Quick Step 85
3. Christophe MOREAU
Caisse d’Epargne 62

MAGLIA BIANCA (giovani):

Ciclista Squadra Tempo
1. Andy SCHLECK
Saxo Bank 43h35’41”
2. Robert GESINK
Rabobank a 4’22”
3. Roman KREUZIGER
Liquigas-Doimo a 5’11”

Marco Regazzoni

TOUR: AD AVORIAZ I PRIMI VERDETTI, SCHLECK C’E’, LANCE NO

Andy Schleck vince la prima vera tappa di montagna del Tour, mentre è notte fonda per Lance Armstrong. Maglia Gialla a Cadel Evans

Andy SchleckDopo l’antipasto di ieri, il Tour de France affronta nella tappa odierna il suo primo arrivo in salita: si giunge a Morzine-Avoriaz, sulla montagna che in passato ha visto trionfare gente come Lucien Van Impe, Bernard Hinault e Piotr Ugrumov, al termine di 189 km senza un metro di pianura, con due salite di quarta categoria, una di terza e il Col de la Ramaz (prima categoria), oltre all’ascesa finale.

Sin dai primissimi chilometri molti corridori cercano di portar via la fuga buona, ma oggi si fa più fatica rispetto agli altri giorni: infatti, nonostante alcune cadute nei primi chilometri (tra i corridori coinvolti anche Cadel Evans),  i primi attaccanti vengono ripresi immediatamente, e solamente nella discesa del Petit Joux, la prima asperità di giornata, sette atleti riescono a fare il vuoto. Il primo a partire è Mario Aerts (Omega Pharma-Lotto), esperto passista belga, già vincitore di una Freccia Vallone; lo seguono Imanol Erviti (Caisse d’Epargne), navarro già all’attacco nelle prime tappe; Koos Moerenhout (Rabobank), trentasettenne olandese campione nazionale nel 2007 e nel 2009; Christophe Riblon (Ag2r-La Mondiale), pistard francese; Benoit Vaugrenard (Française des Jeux), ventottenne passista-scalatore; e infine la coppia in forza alla Cofidis composta da Amaël Moinard e Sébastien Minard. Sulla Ramaz, quando il vantaggio dei fuggitivi si aggira ancora sui 3’30’’, restano davanti solo Moerenhout, Aerts e Moinard, mentre gli altri cedono di netto. E sul primo vero colle di questo Tour, c’è anche la prima vera sorpresa: infatti, Lance Armstrong (Team RadioShack), forse complice anche una dolorosa caduta poco prima dell’ascesa, si stacca dal gruppo di Contador, Basso e gli altri “big” di classifica, e, scortato fedelmente da Janez Brajkovic, perde svariati minuti e con essi le sue chance di vincere la sua ottava Grande Boucle.

Sull’ultima salita gli Astana fanno un ritmo infernale, riagganciando gli ultimi fuggitivi ai meno 5 grazie alle trenate di Tiralongo, Vinokourov e Navarro. Quando si sposta anche quest’ultimo,  pare che Contador sia prossimo all’attacco ma in realtà, per un paio di chilometri, ci sono solo tentativi poco decisi da parte di Gesink, ben rintuzzati dagli altri favoriti: si stacca solamente il britannico Bradley Wiggins, con lo stesso Basso che sembra più volte vicino a mollare, ma alla fine chiuderà con i migliori. Lo scatto decisivo, per quanto non possa ovviamente creare grandi distacchi, lo fanno Andy Schleck (Saxo Bank) e Samuel Sánchez (Euskaltel-Euskadi), che guadagnano una manciata di secondi sul gruppetto: il lussemburghese ha la meglio nello sprint a due, vincendo la sua prima tappa al Tour de France. Venticinque anni, già a podio sia al Giro che al Tour, il fratello di Frank sembra avere trovato la mentalità giusta per imporsi definitivamente a questi livelli, ma ovviamente saranno i Pirenei i giudici finali sulle sue possibilità. La maglia gialla, complice il crollo preventivato di Chavanel, passa sulle spalle del campione del mondo Cadel Evans. Per la cronaca, Armstrong arriva proprio insieme all’ormai ex leader della corsa, a quasi 12’ dal vincitore.

Domani la Grande Boucle godrà del primo giorno di riposo: si riprenderà martedì col traguardo a Saint Jean de Maurienne, dopo quattro salite molto impegnative, comunque lontane dalla conclusione.

Domenica 11 luglio 2010
Tour de France, ottava tappa
Station des Rousses – Morzine-Avoriaz (189 km)

ORDINE D’ARRIVO:

Ciclista Squadra Tempo
1. Andy SCHLECK Saxo Bank 4h54’11”
(media 38,5 km/h)
2. Samuel SÁNCHEZ
Euskaltel-Euskadi stesso tempo
3. Robert GESINK
Rabobank a 10″
4. Roman KREUZIGER
Liquigas-Doimo stesso tempo
5. Alberto CONTADOR Astana stesso tempo

9. Ivan BASSO Liquigas-Doimo stesso tempo

CLASSIFICA GENERALE:

Ciclista Squadra Tempo
1. Cadel EVANS
BMC 37h57’09”
2. Andy SCHLECK Saxo Bank a 20″
3. Alberto CONTADOR
Astana a 1’01”
13. Ivan BASSO
Liquigas Doimo a 2’41”

MAGLIA VERDE (punti):

Ciclista Squadra Punti
1. Thor HUSHOVD Cérvelo 118
2. Alessandro PETACCHI Lampre-Farnese Vini
114
3. Robbie MCEWEN
Team Katusha 105

MAGLIA A POIS (montagna):

Ciclista Squadra Punti
1. Jérôme PINEAU Quick Step 44
2. Sylvain CHAVANEL
Quick Step 36
3. Andy SCHLECK
Saxo Bank 30

MAGLIA BIANCA (giovani):

Ciclista Squadra Tempo
1. Andy SCHLECK
Saxo Bank 37h57’29”
2. Roman KREUZIGER
Liquigas Doimo a 1’25”
3. Robert GESINK
Rabobank a 2’17”

Marco Regazzoni