CICLISMO – FRÄNK SCHLECK E’ IL NUOVO RE DI SVIZZERA

Frank Schleck
Foto: UCI

Come spesso accade al Giro di Svizzera è l’ultima tappa a cronometro a decidere le sorti della contesa. La corsa contro il tempo è stata vinta dal tedesco Tony Martin in 31 minuti e 21 secondi alla media di 49,9 Km/h. Il tedesco, che per tre giorni aveva indossato anche la maglia gialla, ha concluso la prova 17’’ più veloce del favorito Cancellara, vincitore nel 2009 ma quest’anno solamente 56°. Sul traguardo di Liestal il migliore degli italiani è stato Alessandro Ballan della Bmc, 14° a 1’20’’ da Martin. I favoriti deludono, ad approfittarne è Fränk Schleck della Saxo Bank che, chiudendo la crono al 13° posto, riesce a conservare 12 fondamentali secondi e trionfa al giro di Svizzera 2010.

Fränk aveva vinto la terza tappa e limitato i danni a La Punt (6° tappa) quando, pur avendo perso 38’’ da Gesink ne aveva guadagnati 17, decisivi, su Armstrong. Nella cronometro finale di oggi infatti, Armstrong non è andato particolarmente bene. Undicesimo, è riuscito a recuperare solo 5’’ a Schleck. Gesink invece è crollato ed è arrivato al traguardo con un ritardo di 2’19’’ su Martin che lo ha relegato al 6° posto della classifica generale. Fränk Schleck si aggiudica quindi il giro di Svizzera con 12’’ su Armstrong e 17’’ sul compagno di squadra Fuglsang.

Matteo Carrara, vincitore quest’anno del giro del Lussemburgo proprio davanti a Fränk Schleck e a Lance Armstrong, è il migliore degli italiani. Chiude il giro di Svizzera al 14° posto allo stesso tempo del più giovane degli Shleck, Andy. Alessandro Petacchi con la fortunosa vittoria nella quarta tappa, segnata dalla caduta di Cavendish e Haussler, ha colorato di azzurro i cieli di Svizzera altrimenti segnati dal predominio tedesco. Grazie alle due vittorie di Burghartd e i successi di Haussler e Martin i ciclisti tedeschi hanno ottenuto ben quattro successi di tappa su nove. Fra le squadre dominio della Saxo Bank che vince due tappe, la classifica a squadre e la maglia gialla grazie a Schleck. email secure server . Ancora preoccupazione invece intorno a Kirchen, colpito da un malore venerdì sera. Rimane in coma farmacologico ma non dovrebbe correre pericolo di vita.

MAGLIA GIALLA – CLASSIFICA GENERALE:

1° Fränk Schleck LUX, SAX; 2° Lance Armstrong USA, RSH, a 12’’; 3° Jacob Fuglsang DAN, SAX, a 17’’.

MAGLIA A POIS – CLASSIFICA A PUNTI:

1° Tony Martin GER, THR, 15 pt.; 2° Fabian Cancellara SVI, SAX, 12 pt.; David Zabriskie USA, GRM, 10 pt.

MAGLIA BIANCA – GRAN PREMI DELLA MONTAGNA

1° Mathias Frank SVI, BMC, 49 pt.; 2° Wouter Poels OLA, VAC, 40 pt.; Robert Gesink OLA, RAB, 21 pt.

MAGLIA BLU – CLASSIFICA SPRINT

1° Mathias Frank SVI, BMC, 16 pt.; 2° Burghartd GER, BMC, 3° 15 pt.; 3° Javier Aramendia SPA, EUS, 12pt.

Nicola Sbetti

ALMANACCO DI SUDAFRICA 2010: 19 GIUGNO

La storia essenziale della Coppa del Mondo di Sudafrica 2010 raccontata, giorno dopo giorno, partita dopo partita, attraverso i tabellini e le reazioni della stampa delle nazioni in campo: una carrellata di prime pagine che fornisce uno spaccato di cultura sportiva, emozioni, tecnica giornalistica e non, design editoriale che permette di costruire un racconto non convenzionale della Coppa del Mondo 2010.



OLANDA-GIAPPONE 1-0 (primo tempo 0-0)

MARCATORE: Sneijder all’8′ s.t.

OLANDA (4-2-3-1): Stekelenburg, Van der Wiel, Heitinga, Mathijsen, Van Bronckhorst, Van Bommel, De Jong, Kuyt, Sneijder (dal 38′ s.t. Afellay), Van der Vaart (dal 27′ s.t. Elia), Van Persie (dal 43′ s.t. Huntelaar). (16 Vorm, 22 Boschker, 12 Boulahrouz, 13 Ooijer, 15 Braafheid, 14 De Zeeuw, 18 Shaars, 11 Robben, 19 Babel). All. Van Marwijk.

GIAPPONE (4-3-2-1): Kawashima, Komano, Nakazawa, Tanaka, Nagatomo, Endo, Abe, Hasebe (dal 32′ s.t. Okazaki), Okubo (dal 32′ s.t. Tamada), Matsui (dal 19′ s.t. S. Nakamura), Honda. (23 Kawaguchi, 1 Narazaki, 6 Uchida, 13 Iwamasa, 15 Konno, 14 K. Nakamura, 20 Inamoto, 19 Morimoto, 12 Yano). All. Okada.

ARBITRO: Baldassi (Arg).

NOTE: Ammonito Van der Wiel per gioco falloso. Angoli: 5 a 4 per il Giappone. Recupero: 1′ e 3′. Spettatori: 60 mila circa.

Metro Sports Nippon

GHANA-AUSTRALIA 1-1 (1-1)

MARCATORI: 11′ Holman (A), 24′ pt rig. Gyan Asamoah (G).

GHANA (4-2-3-1): Kingson; Pantsil, Addy, Jonathan Mensah, Sarpei; Annan, K.Boateng (44′ st Amoah); Tagoe (11′ st Owusu Abeyie), K. Asamoah (32′ st Muntari), A.Ayew; Gyan Asamoah. (Agyei, John Mensah, Inkoom, Appiah, D.Boateng, Ahorlu, I.Ayew, Adiyiah, Vorsah). All. Rajevac.

AUSTRALIA (4-2-3-1): Schwarzer; Wilkshire (40′ st Rukavytsya), Neill, Moore, Carney; Valeri, Culina; Emerton, Holman (23′ st Kennedy), Bresciano (21′ st Chipperfield); Kewell. (Beauchamp, Federici, Jedinak, Gelokovic, Garcia, Milligan, Vidosic, Grella). All. Verbeek.

ARBITRO: Rosetti (Italia).

NOTE: pomeriggio freddo, cielo sereno. Terreno di gioco in buone condizioni. Circa 40 mila gli spettatori. Angoli: 6-1. Al 24′ pt espulso Kewell (A) per aver respinto un tiro sulla linea di porta con le mani. Ammoniti: Addy (G), Mensah (G), Ayew (G) Annan (G) e Moore (A). Recupero: 0’pt; 3’st.

Jornal do Desportos Sunday Canberra Times

CAMERUN-DANIMARCA 1-2 (1-1)

MARCATORI: nel pt 10′ Eto’o, 34′ Bendtner; nel st 16′ Rommedahl.

CAMERUN (4-3-3): Souleymanou; M’bia, N’Koulou, Bassong (28′ st Idrissou), Assou-Ekotto; Geremi, Enoh (1′ st Makoun), A. Song; Eto’o, Webo (34′ st Aboubacar), Emana. (Kameni, Assembe, R. Song, Bong, Chedjou, N’guemo, Matip, Mandjeck, Choupo Moting). All.: Le Guen.

DANIMARCA (4-3-3): Sorensen; Jacobsen, Kjaer, Agger, S. Poulsen; Gronkjaer (22′ st Kahlenberg), C. Poulsen, Jorgensen (1′ st Jensen); Rommedahl, Tomasson (41′ st J. Poulsen), Bendtner. (Andersen, Christiansen, Kroldrup, Mtiliga, Kvist, Larsen, Enevoldsen, Eriksen, Beckmann). All.: Olsen.

ARBITRO: Larrionda (Uru).

NOTE: ammoniti: Bassong, M’bia, Kjaer per gioco falloso. Angoli: 7 a 2 per il Camerun. Recupero: 1′ e 3′. Spettatori: 40 mila circa.

Jornal do Desportos BT

Massimo Brignolo

L’ITALIA ARGINA IL SUDAFRICA

Dopo l’incredibile performance di Newlands contro la Francia, un Sudafrica con una formazione rimaneggiatissima non si ripete contro gli azzurri. A undici anni dalla peggiore sconfitta della storia della nazionale, un 101-0 proprio contro il Sudafrica, gli italiani ottengono il passivo più contenuto nella storia degli incontri con gli Springboks.

La squadra sudafricana ha dimostrato poca coesione, forse frutto degli undici cambi operati da Peter de Villiers al suo XV rispetto al match con la Francia. Paradossalmente, gli unici momenti in cui i sudafricani sono riusciti a far funzionare i propri meccanismi sono stati quelli in cui hanno annusato l’odore della linea di meta azzurra: gli Springboks hanno sempre portato a casa una meta nelle tre occasioni in cui hanno invaso l’area dei ventidue azzurra nel primo tempo. Ottima prestazione anche da parte della prima linea Springbok, che ha imposto il proprio dominio anche grazie all’uscita del pilone italiano Martin Castrogiovanni dopo nemmeno venti minuti di gioco per un problema alla schiena. Per l’Italia discreto possesso e dominio territoriale, ma la solita estenuante lentezza nella costruzione del gioco. Tra i migliori in campo l’avversario diretto di Castrogiovanni, Gurthrö Steenkamp, l’estremo Zane Kirchner e l’apertura sudafricana Morné Steyn, mattatore del match con una meta e nove punti al piede.

Piazzola italiana dominata da Mirco Bergamasco, convertito a calciatore titolare solo nel corso dell’ultima stagione: è lui ad aprire le marcature con una punizione al dodicesimo minuto. Il Sudafrica pareggia nel giro di pochi minuti, poi è Kirchner a suggerire ad Habana la prima meta dell’incontro con un grubber ben calciato e raccolto dalla velocissima ala sudafricana. Sulla mezz’ora è il flanker François Louw a rincarare la dose, marcando grazie a un’ottima maul avanzante che scardina la difesa azzurra. Prima della fine del primo tempo arriva anche la meta di Steyn che, con la trasformazione, porta il risultato a fine primo tempo sul 22-3.

Springboks in meta di nuovo a inizio secondo tempo con Kirchner. L’Italia marca solo quando il Sudafrica ha ormai tirato i remi in barca: Tito Tebaldi trova un buco rasente al raggruppamento e si trova in una situazione di due contro uno di fronte a Kirchner. A sostegno del mediano c’è capitan Sergio Parisse, che con la marcatura festeggia anche il ritorno in maglia azzurra dopo un’assenza per infortunio duraa sette mesi.


SUDAFRICA – ITALIA 29-13 (22-3)
Puma Stadium, Witbank

SUDAFRICA: Kirchner (74′ Basson) – Aplon, de Villiers, James, Habana – M.Steyn (63′ de Jongh), Januarie (63′ Pienaar) – Spies, Potgieter (74′ Kankowski), Louw – Matfield (c), Botha (49′ Hargreaves) – du Plessis (51′ van der Linde), Ralepelle (79′ Maku), Steenkamp.

ITALIA: McLean – Robertson, Masi (58′ Canale), Pratichetti, Mi.Bergamasco – Gower, Tebaldi (66′ Picone) – Parisse, Favaro (63′ Derbyshire), Zanni – Geldenhuys, Bernabò (49′ Bortolami) – Castrogiovanni (18′ Cittadini), Ghiraldini (58′ Ongaro), Perugini.

ARBITRO: Small (ENG)

MARCATORI
12′ p. Mi.Bergamasco ITA 0-3
14′ p. M.Steyn RSA 3-3
17′ m. Habana t. M.Steyn RSA 10-3
31′ m. Louw RSA 15-3
38′ mt. M.Steyn RSA 22-3
Fine Primo Tempo 22-3
48′ m. Kirchner t. M.Steyn RSA 29-3
53′ amm. James RSA
63′ m. Parisse t. Mi.Bergamasco ITA 29-10
69′ p. Mi.Bergamasco ITA 29-13
FINALE 29-13

CINISMO ORANJE, DELUSIONE AFRICANA

Robin Van Persie
Foto: Ansa.it

L’Olanda conquista la seconda vittoria in due match, ancora una volta seguendo la strada del “massimo risultato col minimo sforzo”. Perché ancora una volta gli Oranje non riescono ad esprimere le loro qualità, ma nonostante questo i tre punti arrivano lo stesso. Decisiva, ancora una volta, una papera del portiere: Kawashima giudica infatti male la traiettoria del tiro scoccato da Sneijder, facendosi bucare malamente.

Qualcuno da però colpa al pallone… e se per quanto riguarda quella rete i dubbi rimangono la colpa di Jabulani potrebbe invece esserci tutta rispetto al goal segnato dall’Australia: in questo caso, infatti, il rimbalzo del pallone parrebbe aver confuso Kingson, che si lascia scappare un pallone sanguinosissimo che vale il vantaggio siglato da Holman. Bravo comunque il Ghana, poi, a trovare il pareggio con la rete del solito Gyan.

In serata, infine, il Camerun viene sconfitto anche dalla Danimarca. Alla rete iniziale di Eto’o, viziata da un erroraccio grossolano dello juventino Poulsen, rispondono Bendtner e Rommedahl. check broken links . Danesi che si giocheranno quindi tutto all’ultima giornata contro il Giappone: battendo la nazionale del Sol Levante, infatti, gli eredi dei fratelli Laudrup e del grande Peter Schmeichel staccherebbero un biglietto per gli ottavi.

Francesco Federico Pagani

ALMANACCO DI SUDAFRICA 2010: 18 GIUGNO

La storia essenziale della Coppa del Mondo di Sudafrica 2010 raccontata, giorno dopo giorno, partita dopo partita, attraverso i tabellini e le reazioni della stampa delle nazioni in campo: una carrellata di prime pagine che fornisce uno spaccato di cultura sportiva, emozioni, tecnica giornalistica e non, design editoriale che permette di costruire un racconto non convenzionale della Coppa del Mondo 2010.



GERMANIA-SERBIA 0-1 (primo tempo 0-1)

MARCATORI: Jovanovic al 38′ p.t.

GERMANIA(4-2-3-1): Neuer; Lahm, Mertesacker, Friedrich, Badstuber (dal 32′ s.t. Gomez); Khedira, Schweinsteiger; Müller (dal 25′ s.t. Marin), Özil (dal 25′ s.t. Cacau), Podolski; Klose. (Wiese, Butt, Jansen, Aogo, Tasci, J. Boateng, Kroos, Kiessling, Trochowski) All.: Löw.

SERBIA (4-5-1): Stojkovic; Ivanovic, Vidic, Subotic, Kolarov; Krasic, Kuzmanovic (dal 30′ s.t. Petrovic), Stankovic, Ninkovic (dal 25′ s.t. Kacar), Jovanovic (dal 34′ s.t. Lazovic); Zigic. (Isailovic, Djuricic, Rukavina, Milijas, Tosic, Obradovic, Pantelic, Mrdja). All.: Antic.

ARBITRO: Undiano Mallenco(Spagna).

NOTE: spettatori 38.294. Espulso Klose al 37′ p.t. doppia ammonizione. Ammoniti Ivanovic, Kolarov, Subotic, Khedira, Lahm, Schweinsteiger per gioco scorretto, Vidic per c.n.r. Angoli 7-1. Tiri in porta 4 (1 traversa)-3 (1 palo, 1 traversa). Tiri fuori 9-7. In fuorigioco 3-3. Recuperi 1′ p. t., 3′ s.t.

Berliner Kurier Sportski Zurnal

SLOVENIA-STATI UNITI 2-2 (primo tempo 2-0)

MARCATORI: Birsa (Sl) al 13′, Liubijankic (Sl) al 42′ del p.t.; Donovan (S.U.) al 3′, Bradley (S.U.) al 36′ del s.t.

SLOVENIA (4-4-2): S. Handanovic; Brecko, Suler, Cesar, Jokic; Birsa (41′ s.t. Dedic), Radosavljevic, Koren, Kirm; Ljubijakic (29′ s.t Pecnik, 48′ s.t. Komac), Novakovic. All. Kek.
Panchina: J. Handanovic, Meliga, Dzinic, Ilic, Filekovic, Mavric, Krhin, Stevanovic, Matavz.

STATI UNITI (4-4-2): Howard; Cherundolo, Demerit, Onyewu (35′ s.t. Gomez), Bocanegra; Donovan, Bradley, Torres (1′ s.t. Edu), Dempsey; Altidore, Findley (1′ s.t. Feilhaber). All. Bradley.
Panchina: Guzan, Hahnermann, Spector, Bornstein, Goodson, Beasley, Golden, Clark, Gomez, Buddle.

NOTE: ammoniti Cesar, Findley, Suler, Kirm, Jokic

Ekipa New York Post

INGHILTERRA-ALGERIA 0-0
(Primo tempo 0-0)

INGHILTERRA (4-2-3-1): James; Johnson, Carragher, Terry, Cole; Lampard, Barry (dal 84′ Crouch); Lennon (dal 63′ Wright Phillips), Rooney, Gerrard; Heskey (dal 74′ Defoe). C.T.: Capello

ALGERIA (4-4-2): M’bolhi; Bougherra, Halliche, Yahia, Belhadj; Matmour, Yebda (dal 88′ Mesbah), Lacen, Ziani (dal 81′ Guedioura); Boudebouz (dal 74′ Abdoun), Kadir. C.T.: Saadane

ARBITRO: Irmatov (Uzbekistan)

Daily Mirror Le Buteur

Massimo Brignolo