Dopo aver mutato la formula molte volte nella sua storia, la Ryder Cup ha trovato la sua stabilità dal 1979 e si disputa attraverso 28 incontri diluiti nell’arco di tre giorni con la forma del matchplay.
Matchplay – A differenza delle gare individuali che generalmente si svolgono considerando la somma dei colpi utilizzati dal golfista nel corso del torneo, nelle prove a Maychplay, un giocatore o una coppia guadagna un punto per ogni buca conclusa in un numero di colpi inferiore a quello dell’avversario.
Le prime due giornate della Ryder Cup prevedono in calendario lo svolgimento di 8 incontri foursomes e 8 incontri fourball lasciando al capitano della squadra ospitante la scelta di quale formato utilizzare nella prima giornata. (Domani si partirà con 4 fourball al mattino e 4 foursomes al pomeriggio)
Foursomes – una coppia di una squadra è opposta ad una coppia dell’altra; ogni coppia utilizza una pallina che viene colpita in alter-nanza dai due golfisti della stessa coppia che si alternano anche quando si tratta di andare sul tee per iniziare una buca.
Fourball – ogni golfista gioca la sua pallina e ai fini del punteggio della coppia viene considerato il migliore punteggio dei due com-ponenti.
Nell’ultima giornata la Ryder Cup si conclude con lo svolgimento di 11 incontri singoli, testa a testa, tra un golfista della squadra europea e un golfista della squadra statunitense.
In ognuno dei 28 incontri la coppia o il golfista che ottiene la vittoria conquista un punto per la sua squadra mentre in caso di pareggio entrambre le squadre aggiungono mezzo punto alla loro classifica. In caso di pareggio al termine delle tre giornate, la squadra che detiene la Coppa, in questo caso gli Stati Uniti, mantiene il diritto ad essere considerata detentrice.
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Massimo Brignolo