Contador attacca Schleck quando è colpito da un guasto meccanico e conquista la maglia gialla tra i fischi del pubblico di Bagnères-de-Luchon
Il Tour entra nell’ultima settimana di corsa, continuando sulla strada dei Pirenei già intrapresa col tappone di ieri. I 187.5 km tra Pamiers e Bagnères-de-Luchon scorrono infatti tra i monti e le valli che segnano il confine franco-spagnolo, attraversando il Col de-Portet-d’Aspet, con la sua maledetta discesa dove trovò la morte Fabio Casartelli, il Col-des-Ares e il Port-de-Balès, oltre 19 km di ascesa al 6.1%. La salita termina a 21 km dal traguardo, dove si giunge attraverso una picchiata lunga e tecnica. La città termale di Bagnères-de-Luchon, sede di arrivo della prima tappa pirenaica della storia, esattamente cento anni fa con la vittoria di Octave Lapize.
Per i primi novanta chilometri, il gruppo rintuzza con determinazione ogni tentativo di fuga: solamente dopo svariati attacchi, prende il largo la fuga di giornata, composta da Alessandro Ballan (BMC), Francesco Reda (Quick Step), Brian Vandborg (Liquigas-Doimo), Johan Vansummeren (Garmin), Sergei Ivanov (Team Katusha), Lloyd Mondory (Ag2r-La Mondiale), Luke Roberts (Team Milram), Aitor Pérez (Footon-Servetto) e i compagni di squadra Sébastien Turgot e Thomas Voeckler (Bbox Bouygues Telecom). Questo plotoncino, ben assortito tra passisti puri come Vansummeren, Vandborg e Roberts e corridori completi come Pérez Arrieta, Voeckler e il nostro Ballan, guadagna rapidamente un vantaggio interessante: ai piedi del Port-de-Balès il margine è di oltre 8 minuti sul gruppo maglia gialla. Sin dai primi chilometri dell’ascesa, Turgot, Mondory e il cosentino Reda non riescono a tenere il ritmo scandito dai compagni di fuga, in particolare dal longilineo Vansummeren, 197 cm x 79 kg. Lo stesso Ballan, già attivo due giorni or sono, sembra brillante, reagendo prontamente agli scatti di Vansummeren, ma non può nulla quando, verso metà salita, Voeckler allunga in modo deciso, restando in testa da solo. Con il suo stile un po’ a ciondoloni, sgraziato come pochi ma efficace, il ragazzo alsaziano guadagna rapidamente un buon margine su Ballan, il suo primo inseguitore, e non perde eccessivamente dal plotone della maglia gialla, condotto dagli uomini della Saxo Bank di Andy Schleck, nel quale gradualmente restano solo i migliori della classifica generale. Ai 2 km dalla vetta, succede l’imprevedibile: Schleck ha un salto di catena e Contador, accortosi immediatamente del problema meccanico del rivale, gli scatta in faccia, seguito da Sánchez e Men’šov. Il lussemburghese, staccato di una trentina di secondi, reagisce con un’azione di pura adrenalina, e in cima alla montagna ha già dimezzato il suo ritardo, lanciandosi in discesa. Su questo terreno, Contador riprende a guadagnare, ben aiutato da Men’šov e da Sánchez, mentre la maglia gialla può contare solo su qualche sparuto cambio offertogli dal belga Van den Broeck. Mentre dietro si lotta per la leadership del Tour, davanti Thomas Voeckler va a compiere l’impresa forse più bella di una carriera che lo ha sempre visto all’attacco, sin dalla prima stagione da professionista: campione nazionale francese in carica, questo ragazzo cresciuto nei Caraibi, in Martinica, coglie il suo secondo trionfo alla Grande Boucle, nella quale era anche stato maglia gialla per ben dieci giorni nel 2004. Il veneto Ballan difende egregiamente la seconda posizione, ma gli occhi di tutti sono puntati sui secondi che separeranno Contador e Schleck: alla fine sono 39, e lo spagnolo può così conquistare la divisa di leader della corsa, mentre il lussemburghese è comprensibilmente deluso ed arrabbiato per il colpo di sfortuna che lo ha privato della prima posizione. Ma il Tour non è certo finito oggi.
Domani il più classico dei tapponi pirenaici, 199.5 km tra Bagnères-de-Luchon e Pau, attraverso il Peyresourde, l’Aspin, il Tourmalet e l’Aubisque, salite storiche che, per quanto lontane dal traguardo, faranno sicuramente la differenza.
Lunedì 19 luglio 2010
Tour de France, quindicesima tappa
Pamiers- Bagnères-de-Luchon (187.5 km)
ORDINE D’ARRIVO:
|
Ciclista |
Squadra |
Tempo |
1. |
Thomas VOECKLER
|
Bbox Bouygues Tlc |
4h44’51” (media 39.5 km/h) |
2. |
Alessandro BALLAN
|
BMC |
a 1’20”
|
3. |
Aitor PÉREZ |
Footon Servetto
|
stesso tempo |
4. |
Lloyd MONDORY
|
Ag2r |
a 2’50”
|
5. |
Luke ROBERTS
|
Team Milram |
stesso tempo |
CLASSIFICA GENERALE:
|
Ciclista |
Squadra |
Tempo |
1. |
Alberto CONTADOR
|
Astana |
72h50’42” |
2. |
Andy SCHLECK
|
Saxo Bank |
a 8″ |
3. |
Samuel SÁNCHEZ
|
Euskaltel-Euskadi |
a 2’00” |
|
|
|
|
14. |
Ivan BASSO
|
Liquigas Doimo |
a 9’15” |
MAGLIA VERDE (punti):
|
Ciclista |
Squadra |
Punti |
1. |
Alessandro PETACCHI
|
Lampre-Farnese Vini |
187 |
2. |
Thor HUSHOVD
|
Cérvelo |
185 |
3. |
Mark CAVENDISH
|
Team Htc-Columbia |
162 |
MAGLIA A POIS (montagna):
|
Ciclista |
Squadra |
Punti |
1. |
Anthony CHARTEAU |
Bbox Bouygues Tlc |
115 |
2. |
Jérôme PINEAU
|
Quick Step |
92 |
3. |
Thomas VOECKLER
|
Bbox Bouygues Tlc |
82 |
MAGLIA BIANCA (giovani):
|
Ciclista |
Squadra |
Tempo |
1. |
Andy SCHLECK
|
Saxo Bank |
72h50’50” |
2. |
Robert GESINK
|
Rabobank |
a 4’53” |
3. |
Roman KREUZIGER
|
Liquigas-Doimo |
a 6’56” |
Marco Regazzoni